Come riportato dal Venerdì di Repubblica, Olivier Le Carrer ha realizzato un “Atlante dei Luoghi Maledetti”, ovvero un elenco dei posti più temibili del pianeta, che potrebbero influenzare e spaventare chi vi si possa spingere in cerca di avventura, ma che potrebbe esporsi alle terribili influenze delle zone descritte. Un viaggio attraverso i cinque continenti che tocca luoghi conosciuti o meno, a partire dalla tomba di Tutankhamon, il faraone egizio la cui tomba venne rinvenuta da persone che, oltre a scoprire le ricchezze che vi erano all’interno, furono costrette a convivere con una vera e propria maledizione e con una scomparsa prematura. In Africa invece sono presagio di sventura i passaggi dei pipistrelli della frutta, muso canino e capaci di creare nuvole che oscurano il cielo, oltre che far sparire trecentomila tonnellate di frutta l’anno, capaci di creare anche notevoli carestie. Il parco nazionale di Kasanka, dove prosperano, viene considerato uno dei luoghi maledetti
LA MITICA ANTICAMERA DELL’INFERNO
Nell’elenco dell’“Atlante dei Luoghi Maledetti” ci sono anche diversi castelli, come quello di Montsegur, il luogo capace di dare più vertigini al mondo, e quello di Tiffauges, conosciuto anche come il castello di Barbablu che vi uccise le sue sette mogli. Da non dimenticare anche il monte Golgota, per le sue implicazioni conosciute con il calvario di Gesù, e persino la città di Norimberga, considerata il laboratorio dove nacque il Nazismo. Ovviamente c’è spazio anche per il triangolo delle Bermuda, ma non va dimenticato anche quello meno conosciuto del Nevada, che pur trovandosi ad appena mezz’ora in automobile da Las Vegas, ha visto inabissarsi oltre duemila aerei nell’ultimo mezzo secolo. E all’estremo NordOvest della Russia esiste un posto chiamato Zapadnaya Litsa, chiamato da tutti “anticamera del’inferno”: condizioni climatiche impossibili e notti polari lo rendono un luogo impraticabile anche per i più estremi amanti della natura selvaggia.