Dopo lo sgombero dei migranti avvenuto all’alba di oggi a Roma, la tensione continua a restare molto alta. Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa, come rivela l’agenzia di stampa Ansa, hanno azionato l’idrante per sgomberare Piazza Indipendenza, occupata in particolare da donne che si sono inginocchiate per terra, con le mani alzate, in segno di resa. La Questura spiega che “hanno rifiutato una sistemazione d’alloggio”, ribadendo “l’alto rischio”, mentre le immigrate hanno contestato a suon di “Vergogna”, asserendo che le proposte finora sono state viste solo sui giornali. Dopo quanto avvenuto in mattinata, le principali organizzazioni umanitarie, da Unicef a Amnesty hanno protestato per il trattamento riservato ai rifugiati, tra cui bambini, portati via sui pullman della polizia. Le maggiori tensioni nel primo pomeriggio si sono registrate in particolare davanti alla Stazione Termini dove, secondo fonti di polizia, un gruppo di immigrati si sarebbe nuovamente radunato tentando di bloccare il traffico in piazza dei Cinquecento. Non sono mancati anche i malori, come quello accusato da una rifugiata a causa del forte spavento. L’Ansa ha raccolto anche alcune testimonianze shock da parte di una donna che ha raccontato quanto accaduto questa mattina all’alba: “Siamo stati svegliati con l’acqua degli idranti. Hanno preso alcune di noi per i capelli colpendole anche con i manganelli. E’ assurdo: siamo rifugiati politici, abbiamo i documenti in regola”, ha dichiarato (Aggiornamento di Emanuela Longo)



BOMBOLE E SASSI CONTRO LA POLIZIA

Sgombero Piazza Indipendenza a Roma. Nuove tensioni a Roma, dove la polizia ha effettuato un nuovo sgombero di immigrati. All’alba, secondo quanto reso noto dalla Questura, le forze dell’ordine si sono recate in piazza Indipendenza per sgomberarne i giardini, occupati abusivamente da circa 100 cittadini stranieri che avevano occupato precedentemente via Curtatone. Durante l’operazione c’è stato uno scontro: le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. Contro gli agenti sono state usate anche bombole di gas aperte, oltre a peperoncino. L’aggressione ha reso necessario l’uso dell’idrante: così è stato possibile evitare che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Al momento, come riportato da Repubblica, risultano due fermati. Gli immigrati si sono dispersi nelle strade limitrofe alla stazione Termini: ora piazza Indipendenza risulta chiusa e presidiata dalle forze dell’ordine. La polizia ha dunque spinto gli ultimi migranti rimasti fuori dalla piazza, dove restano solo gli oggetti personali delle famiglie coinvolte. Ora la maggior parte dei migranti si è spostata su piazza dei Cinquecento, di fronte alla Stazione Termini.



ROMA, TENSIONE ALL’ALBA: SCONTRO TRA MIGRANTI E POLIZIA

La Questura di Roma ha precisato che «l’intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie». Ieri in prefettura era stata trovata una soluzione provvisoria per un centinaio delle 440 persone sgomberate da via Curtatone, ma Amnesty International Italia ha denunciato l’assenza di serie politiche di assistenza e di alloggio da parte delle autorità capitoline. «Paradossale è la circostanza che lo Stato italiano, concedendo l’asilo politico, abbia deciso di dare protezione a molte di queste persone per poi negare loro, successivamente, ogni forma di assistenza», ha dichiarato Gianni Rufini, direttore generale dell’associazione per i diritti umani, come riportato dal Fatto Quotidiano.