Orrore in Valtellina, dove un giovane di 18 anni è stato vittima di 24 infinite ore di violenza da parte di una coppia di “amici” fidanzatini – lui, un pregiudicato 22enne, lei appena 15enne – conosciuti un mese prima. A riportare l’inquietante vicenda è il Corriere.it, che ripercorre le tappe di una storia incredibile vissuta da un ragazzo appena maggiorenne, vittima di una serie di violenze e minacce, sia fisiche e verbali. Tutto si è consumato in una calda notte di inizio agosto, quando il giovane valtellinese ha deciso di ospitare per alcuni giorni l’amico 22enne conosciuto da poco perché “sbattuto fuori casa”. L’ospite però, non si sarebbe presentato da solo ma in compagnia della fidanzatina 15enne. Sin da subito si delineano i caratteri dei due ospiti e del proprietario: la coppia si inserisce pienamente nel contesto tanto da assumere le sembianze dei padroni di casa ed il 18enne si ritrova all’improvviso oppresso, vittima di un gioco sadico e violento quasi certamente alimentato dall’uso di alcol e probabilmente di altro, che ha reso le 24 ore di “ospitalità” degne di una scena di Arancia meccanica.
IL RACCONTO CHOC DELLE VIOLENZE
La conoscenza tra il 18enne, già lavoratore, ed il 22enne con un curriculum ricco di precedenti per violenza e minacce, era iniziata un mese fa. I due erano soliti incontrarsi in compagnia. “Ogni tanto lui aveva atteggiamenti aggressivi, ma mai contro di me”, ha commentato la vittima. Una volta ospitato, giunto insieme alla fidanzatina minorenne “da subito si sono comportati da padroni”. “Hanno preteso le chiavi della macchina e dell’appartamento. Io di giorno lavoro, tornavo e c’erano bottiglie in giro, urlavano tra loro, ma uscivamo, era sopportabile”, ha raccontato il ragazzo. Poi però, sarebbero iniziate le manifestazioni violente, a partire dalla sera in cui, il 22enne alla guida, probabilmente alterato, gli ha distrutto l’auto schiantandosi contro un palo. Un incidente che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno provveduto a ritirargli la patente. “Iniziavo a capire che non poteva durare così”, ha proseguito. Ed infatti la situazione sarebbe poi drasticamente precipitata. Dopo le lamentele di un vicino di casa, il 18enne sarebbe entrato nell’abitazione per comunicare alla coppia di amici un po’ su di giri che non sarebbero più potuti restare lì. “Gli sono venuti occhi di fuoco”, ricorda il ragazzo.
22ENNE E 15ENNE INDAGATI: SAREBBERO ALL’ESTERO
I due fidanzati non solo brandivano il coltello ma si autoinfliggevano tagli profondi, ridendo e minacciando di fare lo stesso con l’amico. “Ho iniziato ad avere veramente paura. Per non stare da soli, ho proposto di andare da qualche parte”. Il vero incubo, però, parte proprio da qui. Al loro rientro a casa, in piena notte, il 22enne avrebbe perso letteralmente la testa: “Mi hanno fatto sedere sul divano, lui a un certo punto ha preso la mazza da baseball appoggiata alla parete e me l’ha picchiata sul ginocchio, sentivo le ossa come frantumate”. E mentre lui piangeva dal dolore, loro ridevano. “Non so esattamente cosa sia successo dopo, mi hanno fatto ingerire una boccetta di tranquillanti, ho perso i sensi”, ha aggiunto. Al suo risveglio si è ritrovato chiuso in casa, senza documenti, telefono, chiavi. Le minacce non erano finite lì: il 22enne lo avrebbe minacciato nuovamente, puntandogli il coltello alla gola e illustrandogli il programma della giornata. “Non dovevo andare al lavoro, dovevo ritirargli 600 euro al bancomat, procurargli un nuovo telefono, spacciare, e saremmo andati a conoscere un tizio, uno che avrebbe ammazzato la mia famiglia se parlavo”. Usciti di casa, però, il piano fallisce: il 18enne sviene dalla paura e questa sarà per lui la salvezza. Alcuni passanti si sarebbero accorti di lui allertando i soccorsi, mentre i suoi aggressori avrebbero fatto perdere le loro tracce. Ora sono entrambi indagati ma a quanto pare sarebbero già all’estero, come si evince dai loro social, sui quali pubblicano le foto della “vacanza”.