Lo scorso giovedì mattina, intorno alle 9:30, la città di Cerignola, nel foggiano, è stata teatro di un nuovo omicidio. La vittima, Stefano Tango di 46 anni, è stata uccisa con un colpo di pistola calibro 45. Una morte crudele avvenuta sotto gli occhi impietriti della figlia di appena sette anni che attendeva il ritorno del padre al furgone. Da subito le indagini dei Carabinieri e della Polizia avevano escluso che quello di Cerignola fosse un delitto di mafia ed avevano raccolto elementi sufficienti ad una risoluzione veloce del caso, indicando già in serata un possibile sospetto. A partecipare alle indagini anche i Baschi Verdi della Guardia di Finanza che hanno permesso di raccogliere sufficienti prove utili ad incastrare alle sue responsabilità un giovane 32enne, Leonardo Dimmito, pregiudicato del posto. Nei suoi confronti è scattato il provvedimento di fermo e dopo essere stato irreperibile per l’intera notte, lo scorso venerdì mattina sono state avviate le ricerche con massicce perquisizioni e appostamenti, tali da aver spinto il giovane a costituirsi.
“IMPENETRABILE OMERTÀ” DEI TESTIMONI
E’ stato lo stesso Leonardo Dimmito – come riporta FoggiaToday – nella tarda mattinata di venerdì ed accompagnato dal suo avvocato, a presentarsi agli investigatori e costituirsi. Per lui sono così scattate le manette con l’accusa di omicidio volontario dalla quale dovrà tentare di difendersi, spiegando cosa lo avrebbe spinto a commettere un delitto così efferato. Le operazioni precedenti all’arresto si sono rivelate tutt’altro che semplici anche a causa della “impenetrabile omertà” dei testimoni che, appena giunta la polizia sulla scena del crimine, si sono velocemente dileguati. Non solo: nella zona non vi erano telecamere di videosorveglianza né private né cittadine. Non è bastato questo ad ostacolare il lavoro delle forze dell’ordine che sono ugualmente riuscite a raccogliere gli elementi contro il 32enne ora in carcere. La vicenda, tuttavia, ha sottolineato un aspetto positivo, ovvero l’ottimo risultato conseguito grazie alla cooperazione di diverse squadre. Ora, Dimmito resta in attesa dell’udienza di convalida del fermo in seguito alla quale si terrà una conferenza stampa in cui verranno diramati tutti gli aggiornamenti, tra cui il possibile movente dell’omicidio di Cerignola ai danni di Stefano Tango.