Torna la paura sulla riviera romagnola, dopo l’incubo vissuto da una coppia polacca in vacanza a Rimini. L’ultima sera di relax si è trasformata in un vero e proprio dramma, dopo l’aggressione avvenuta sulla spiaggia del bagno 130 Chiara a Miramare: lei stuprata, lui aggredito e lasciato a terra privo di sensi. Gli aggressori, quattro giovani comparsi dal nulla e per i quali è ancora caccia aperta. Al momento, secondo quanto riporta oggi Today.it, le indagini procedono e gli investigatori avrebbero per le mani varie ipotesi. Al tempo stesso, il Comune di Rimini ha fatto ieri un appello ricolto ai cittadini affinché possano pienamente collaborare con le Forze dell’ordine nell’individuazione dei responsabili. Dopo la violenza, la vittima 24enne è stata trasportata in pronto soccorso dove è scattato il protocollo sanitario in caso di violenza sessuale e l’assistenza psicologica mentre il ragazzo è stato medicato per una frattura facciale e diverse ecchimosi e condotto in Questura dove ha rilasciato le dichiarazioni utili ad avviare la caccia al branco. Sulla spiaggia è intervenuta la Polizia Scientifica per repertare gli oggetti trovati sulla spiaggia e recuperare le immagini delle telecamere di videosorveglianza del Bagno 130.
Il Corriere della Sera riporta le parole della giovane vittima, ancora sotto choc, riferite agli agenti: “Prima volevano attaccar bottone, poi siamo andati sulla sabbia, hanno picchiato il mio amico e mi hanno portato in riva al mare per…”. Le descrizioni degli aggressori fornite dalla coppia agli inquirenti sembrerebbero combaciare con quelle fornite dalla terza vittima, la transessuale peruviana: “Pelle olivastra, mi sembravano nordafricani”, ha ipotizzato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
COPPIA POLACCA ED UNA TRANSESSUALE LE VITTIME
Una coppia stava trascorrendo l’ultima sera di vacanza a Rimini: fermatasi in spiaggia per un momento di intimità in una zona poco illuminata, è stata aggredita da quattro persone comparse dal nulla. Lui, colpito al capo più volte, è svenuto; lei invece è stata violentata ripetutamente. Erano davanti al bagno quando il branco è comparso dal nulla: il giovane è stato picchiato brutalmente, la compagna (non la moglie, come era emerso ieri) trascinata sulla spiaggia, dove ha subito le violenze. L’allarme è scattato quando alcuni passanti, vedendo la coppia insanguinata e sotto choc camminare sul lungomare, hanno chiamato la polizia, che ha acquisito i video delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento di Miramare di Rimini. I due giovani sono stati invece ricoverati. Il questore di Rimini, Maurizio Improta, ha raccontato che gli autori dell’aggressione erano reduci da una notte di sballo con abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Gli autori dello stupro avrebbero poi violentato un’altra persona: il branco avrebbe proseguito la nottata di violenza dirigendosi verso la Statale a Miramare, dove hanno incontrato una transessuale di origine peruviana, abusandone sessualmente. Poi l’hanno lasciata ferita in strada.
CALDEROLI CHIEDE LA CASTRAZIONE CHIMICA
Torna la paura sulle spiagge romagnole, dove in passato ci sono stati altri casi di stupro. Da tempo si discute sull’obbligo di illuminare le spiagge di notte, ma la reazione degli operatori non è stata sempre positiva. C’è però chi ha proposto soluzioni ben più estreme. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord, è tornato a chiedere la castrazione chimica per chi commette violenze sessuali: «Chiunque siano e di qualunque nazionalità siano le quattro bestie che a Rimini hanno violentato a turno una povera turista polacca, picchiando il compagno, c’è una sola cosa da fare: prenderli, sbatterli in galera e buttare via la chiave della cella, ma sul serio, per sempre, e naturalmente sottoporli ad un trattamento di castrazione chimica». Calderoli chiede punizioni esemplari per questi crimini: «Questa donna ha la vita rovinata per sempre: chi ha commesso questo crimine deve pagare una pena altrettanto dura».