La sua vita poteva finire sulla Rambla di Barcellona, ma è riuscito per miracolo a scampare all’attentato. Una settimana dopo però cade nella disperazione per aver investito una ragazza che stava attraversando la strada in bicicletta. L’incredibile storia è avvenuta ad Arcore: erano passate da poco le 23 quando la 17enne è finita sul cofano della sua auto. Ricoverata subito all’ospedale San Raffaele di Milano, è grave e viene per questo tenuta sedata. La città si è stretta attorno al padre, attivista del Movimento 5 Stelle, tra i fondatori del gruppo di Arcore. L’automobilista invece deve fare i conti con la potenza del destino e il confine invisibile che separa la vita dalla morte. L’investitore, una persona altrettanto conosciuta in paese, è disperato: «Ero a 100 metri da casa mia. Avevo superato il semaforo quando ho visto un corpo sul cofano e poi sul parabrezza. Ho subito fermato l’auto». Sceso dalla sua vettura, è corso dalla ragazza ferita a terra.
TRAVOLTA IN BICI: IL RACCONTO DELL’INVESTITORE
Fatica a trattenere le lacrime l’investitore quando racconta quei terribili istanti al Giorno: «Respirava a fatica. Mi sono seduto accanto a lei per farle coraggio e ho chiamato i soccorsi». Lo ha trovato per sé quando ha dovuto chiamare al telefono il padre della 17enne per chiedergli scusa: «Mi ha detto che i medici la tengono sedata. L’hanno risvegliata ma poi di nuovo l’hanno addormentata perché ha una tibia rotta. Prego Iddio che si salvi». Prova a trovare una giustificazione a quello che è successo e spiega che la ragazza è uscita all’improvviso da una strada privata pedalando, ma continua a non darsi pace. Non ha il potere per tornare indietro nel tempo e cambiare gli eventi, ma spera di incontrare la ragazza: «Sarebbe la mia gioia più grande. Il dono più bello». Intanto gli agenti della polizia locale di Arcore devono ricostruire l’incidente e chiarire cosa sia accaduto.