Sarebbero almeno 84 le morti provocate in corsia da Nils Högel, un infermiere tedesco che, secondo le indagini, sarebbe uno dei più spietati serial killer nella storia della Germania. L’uomo, 40 anni, è stato già condannato nel febbraio 2015 dal tribunale regionale di Oldenburg per l’omicidio di cinque persone. Ora però, il caso starebbe per giungere alla sua chiusura ma, come riporta il Bild online, i retroscena emersi lascerebbero senza parole: Högel è ritenuto il responsabile di uno dei più grandi misteri di omicidio in Germania dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi. Dire con certezza quante siano state le vittime registrate tra Delmenhorst e Oldenburg tra il 2000 ed il 2005, non è risultato essere un lavoro semplice, al punto da aver richiesto l’istituzione di una commissione speciale della polizia, che ha lavorato costantemente per tre lunghi anni. L’arduo lavoro finora compiuto sta per approdare in tribunale.
VERSO IL PROCESSO: HÖGEL GIÀ CONDANNATO ALL’ERGASTOLO
Nel corso delle indagini sull’infermiere killer tedesco sono emersi oltre 200 casi di morti sospette. Negli anni, gli inquirenti hanno esaminato centinaia di cartelle cliniche dei pazienti ed analizzato oltre 100 corpi appositamente riesumati al fine di fare luce su presunti residui di farmaci. Fino alla scorsa estate, gli investigatori avevano ipotizzato che Nils Högel potesse essersi macchiato dell’assassinio di 33 pazienti nell’ospedale di Delmenhorst. Sospetto alimentato anche dai sei casi presso l’ospedale di Oldenburg. Lo scorso anno era stato già condannato all’ergastolo. In quell’occasione l’ex infermiere aveva confessato di aver iniettato nel malato terminale un farmaco in grado di provocare insufficienza cardiaca o il collasso circolatorio. Avrebbe poi cercato di rianimarlo per passare come un eroe agli occhi dei suoi colleghi. Tutto venne a galla quando, nel 2005, un collega lo colse in flagrante. La vera portata dei suoi crimini inquietanti però, è venuta a galla solo nel decennio seguente. Ora che tutta la verità sarebbe forse emersa, sono altre le domande che il caso dell’infermiere killer tedesco ha sollevato: cosa ha fallito nelle cliniche in cui Högel lavorava? Come è riuscito ad uccidere in modo indisturbato per così tanto tempo? Grazie ai risultati ottenuti dalle forze dell’ordine, molte di queste domande troveranno risposta. Per molti anni le famiglie delle vittime hanno vissuto nel dubbio atroce del modo in cui i propri cari siano morti. Ora, la speranza è che il processo possa prendere presto il via. A commentare l’inizio della nuova fase è stato l’avvocato Gaby Lübben, che rappresenta più di 70 membri delle famiglie delle vittime, il quale ha dichiarato: “Siamo carichi e ci auguriamo che il processo possa iniziare al più presto”.