Sale tragicamente a 11 il numero di preti uccisi finora nel mondo dall’inizio dell’anno. L’ultimo caso è avvenuto lo scorso 24 agosto in Brasile, dove un sacerdote cattolico di 49 anni è stato accoltellato a morte mentre si trovava nella sua residenza. Ben sette delle uccisioni a scapito di religiosi, secondo quanto riferito da Cruxnow.com, hanno come teatro proprio l’America Latina. Una sorta di controsenso poiché questo continente risulta essere a maggioranza cattolica. Nonostante questo, stando ai dati emersi annualmente dal Vaticano, l’America del Sud è anche il posto nel mondo in cui avvengono i maggiori omicidi a scapito del personale cattolico. La storia di padre Pedro Gomes Bezerra, prete cattolico 49enne, è emblematica e descrive il clima di paura tra i religiosi del posto a causa della dilagante violenza.



L’OMICIDIO DI PADRE PEDRO GOMES

Avrebbe compiuto 50 anni alla fine del mese, padre Pedro Gomes, ma sua vita è stata spezzata lo scorso 24 agosto nella sua abitazione a Borborema, comune a Sud Est del Brasile. L’uomo è stato pugnalato a morte per cause ancora ignote e, secondo quanto riferito dai media locali, l’assassino si sarebbe scagliato su di lui colpendolo ben 29 volte. E’ questo il numero delle ferite che emerge dal suo corpo e trapelato in seguito all’autopsia compiuta di recente. Con la sua morte sale drammaticamente anche il numero di sacerdoti cattolici uccisi in modo violento nel mondo e in modo particolare in America Latina. La polizia, intervenuta nel luogo del delitto, non ha trovato nell’abitazione segni che potessero far ipotizzare una rapina, sebbene mancasse nel garage l’auto del prete. La notizia dell’uccisione di padre Gomes Bezerra non ha lasciato indifferente la diocesi brasiliana di Guarabira – che comprende anche Borborema -, la quale è intervenuta chiedendo a tutti i fedeli di pregare per la vittima “professando la propria fede nella risurrezione dei morti”, nella speranza che don Pedro Gomes possa avere riposo eterno. Le indagini sull’omicidio, intanto, procedono, sebbene la polizia abbia ammesso di non avere idea di quale possa essere il movente. Un rappresentante della polizia civile, Joao Alves, ha fatto sapere quali saranno le prossime mosse: “Analizzeremo la vita del padre, la gente con cui ha vissuto, se avesse nemici o qualcuno che abbia avuto interesse per la sua morte”.



IN CRESCITA IL NUMERO DI RELIGIOSI CATTOLICI ASSASSINATI

Quello di padre Gomes Bezerra purtroppo non è affatto un caso isolato. L’America Latina da qualche tempo ha conquistato un triste primato, ovvero un numero crescente di religiosi cattolici assassinati. E’ quanto emerge dai conti annuali del Vaticano. Un risultato certamente emblematico se si pensa che questo continente è a maggioranza cattolica. Per decenni lo stesso drammatico primato era sostenuto dalla Colombia, soprattutto a causa della lunga guerra civile che l’ha interessata. I numeri sono spaventosi: dal 1984 sono 70 i sacerdoti cattolici massacrati, due i vescovi, otto suore e tre seminaristi. Nella maggior parte dei casi sono stati sempre vittime dei cartelli della droga del posto. Situazione non tanto differente anche in Messico, dove dal 2006 ad oggi il numero di sacerdoti assassinati è pari a 32. Nella maggior parte dei casi i delitti sono stati collegati alle azioni di bande criminali locali, alimentate dal commercio di stupefacenti.

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