La scuola sta per ripartire ed anche l’argomento vaccini, divenuti obbligatori con legge dello scorso luglio, torna più che mai di attualità. Il prossimo 10 settembre scadrà il termine fissato per consegnare alla scuola dell’infanzia ed al nido la documentazione relativa al certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione dei bambini o l’autocertificazione. Per tutti gli altri gradi di istruzione il limite è fissato al 31 ottobre prossimo. Su questo punto è intervenuta nelle passate ore il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, asserendo: “No, non credo ci saranno proroghe”. Lo riporta oggi l’agenzia di stampa Ansa che ricorda come, secondo quanto previsto dal ministero, l’accesso all’istruzione 0-6 anni potrà avvenire anche con la sola prenotazione della vaccinazione. Ad oggi sarebbero ancora 600 mila i bambini ed i ragazzi ancora inadempienti, ovvero coloro che avrebbero saltato almeno una dose dell’esavalenti o del trivalente, cioè del vaccino contro morbillo, rosolia e parotite al centro di molte polemiche.



ACCESSO ALLA SCUOLA 0-6 ANCHE CON LA SOLA PRENOTAZIONE

Il ministro Valeria Fedeli è tornata a parlare della situazione vaccini durante un suo intervento ai microfoni di Radio24 dove, oltre a non prevedere proroghe ha osservato come quella attuale sia stata “un’estate complicata”, pur dicendosi comunque ottimista. Questo perché, nonostante ci sia stato in atto un dibattito talvolta anche molto acceso sull’argomento, la popolazione, a sua detta, avrebbe comunque preso maggiore coscienza e consapevolezza sull’importanza dei vaccini. “Sono più preoccupata per il carico burocratico” che inciderà sugli istituti scolastici piuttosto che “per il fatto di trovare molti genitori che non vogliono vaccinare i propri figli”, ha commentato. Proprio nelle scuole ha ammesso come ad oggi la situazione sia ancora molto difficile da verificare ma nei prossimi giorni si potrebbe certamente fare maggiore chiarezza. “Stiamo avvertendo un lavoro fatto tra uffici scolastici regionali e provinciali con gli enti locali e con il servizio sanitario locale per facilitare l’acquisizione della documentazione ai genitori. Questo è l’elemento più importante su cui abbiamo lavorato da subito come Miur”, ha aggiunto. In merito alla prenotazione alla vaccinazione consentita per l’accesso all’istruzione 0-6, il ministro Fedeli ha compreso le possibili difficoltà dei genitori sottolineando la possibilità che, nonostante l’avvenuta richiesta, la struttura sanitaria abbia dato appuntamento fra due mesi. In questi casi, “non è responsabilità del genitore”, ha chiarito. Chi invece non ha provveduto a fare la vaccinazione né a richiederla, non entrerà nella scuola 0-6 ma lo farà nella scuola dell’obbligo. “Se un genitore non ha fatto vaccinare il proprio figlio e continua a mantenere un atteggiamento contrario”, ha concluso il ministro che confida nel riuscire a convincere e rendere più consapevoli sull’importanza del vaccino.

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