Quando non c’è la fede a spiegare certi fenomeni, come le visioni mistiche, allora tutto diventa lecito, anche a costo di sfiorare il ridicolo, o di caderci contutte le scarpe. Ma a Washington, Capitale degli Stati Uniti, viene condotto uno studio che sta mettendo fianco a fianco l’utilizzo di LSD alle visioni religiose. E la ricerca non è assolutamente velleitaria, ma condotta dalla prestigiosissima Università Johns Hopkins in collaborazione con la New York University. L’obiettivo della ricerca è comprendere se l’utilizzo di sostanze psicotrope possa avere una correlazione nel presentarsi di visioni religiose e propio alcuni esponenti delle religioni maggiori sono stati coinvolti nell’idea e nella sperimentazione. Preti, monaci buddisti, rabbini sono stati chiamati ad assumere sostanze allucinogene e LSD per capire se a queste assunzioni avrebbero poi fatto seguito delle visioni relative all’ambito religioso, e non solo allucinazioni casuali.



DROGA E RELIGIONE

L’ESPERIMENTO DELLE UNIVERSITA’ AMERICANE

In tutto, sono stati trenta i religiosi che hanno fatto parte della sperimentazione, e hanno deciso di lavorare a stretto contatto dopo aver assunto LSD, funghi allucinogeni ed altre sostanze psicotrope per confrontare le loro visioni e le loro percezioni, annotando in maniera precisa e dettagliata quando tali sensazioni arrivano a sfociare nel mistico. Naturalmente la somministrazione delle sostante è controllata in maniera molto scrupolosa dai ricercatori, che hanno molta attenzione che i religiosi non abbiano reazioni avverse e sono pronti ad intervenire in caso si manifestasse qualunque tipo di problema di salute. Quindi, raccolgono tutti i dati per la cui elaborazione sarà comunque necessario attendere un po’ di tempo. Nonostante questo William Richards, psicologo coordinatore dell’esperimento, ha già anticipato che la grande maggioranza delle visioni avute sotto effetto delle sostanze stupefacenti dai soggetti che si sono sottoposti alla ricerca, sono di carattere religioso.



LE VISIONI MISTICHE INDOTTE DALL’LSD

Secondo Richards, il particolare più interessante è che le visioni religiose di preti, monaci e rabbini sotto LSD non sono indotte, cioè legate strettamente ai loro studi o alle loro attività quotidiane legate alla religione, ma sono completamente libere e fantasiose, letteralmente a briglie sciolte, non legate alle loro conoscenze pregresse. Alcuni preti hanno sperimentato apparizioni di Gesù, altri hanno visto davanti ai loro occhi immagini meravigliose e le hanno descritte con minuzia di particolari. Soprattutto, la maggior parte di coloro che si sono sottoposti all’esperimento hanno sperimentato un profondo senso di connessione con il resto del mondo e dell’umanità, che è ciò di cui fondamentalmente i religiosi vanno maggiormente alla ricerca quando decidono di prendere i voti. Lo studio della Johns Hopkins e della New York University è ancora all’inizio comunque: durerà due anni anche per valutare gli effetti delle sostanze stupefacenti nel lungo periodo.

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