E’ scoppiata la polemica dopo il post di denuncia da parte della figlia di una paziente del Cardarelli di Napoli, la quale su Facebook ha evidenziato la presenza di un cadavere vicino al bagno, nel corridoio di un reparto, per oltre tre ore. La notizia ha prontamente fatto il giro del web, tanto da richiedere l’intervento necessario dello stesso nosocomio tramite una nota ufficiale della Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Antonio Cardarelli. A riportare il comunicato è stata l’agenzia di stampa Ansa: “La salma non è stata mai ‘appoggiata’ nel bagno, come incautamente riportato da alcune testate online né tantomeno per tre ore. Il paziente, come sempre accade al Cardarelli, ha ricevuto il massimo rispetto, nella malattia e, purtroppo, anche nella morte”, si legge nella nota. La Direzione ospedaliera ha poi specificato come, al fine di permettere la composizione della salma, la stessa sarebbe stata spostata “nella medicheria del reparto”, un’area “riservata esclusivamente al personale”. Successivamente, intorno alle 10:50, sarebbe stata trasferita in obitorio. Nella nota il Cardarelli ripercorre tutte le tappe dell’accaduto, dall’arrivo del paziente in codice giallo presso il Pronto Soccorso nel pomeriggio di ieri, al ricovero in serata nel reparto di Chirurgia d’Urgenza. Un paziente che, viene specificato, versava “già in condizioni disperate in quanto la sua patologia di base lo caratterizzava come ‘paziente in fase terminale'”. Il decesso è avvenuto alle 10:00 di questa mattina. Solo 50 minuti dopo, dunque, la salma sarebbe stata trasferita in ospedale. “La direzione strategica provvederà ad intraprendere ogni azione necessaria al fine di evitare che la distorsione dei fatti possa causare un danno di immagine all’azienda ospedaliera”, conclude la nota. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ABBANDONATO PER ORE
E’ stata una scena raccapricciante, quella alla quale hanno dovuto assistere alcuni pazienti – e loro parenti – del reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Il cadavere di un uomo, morto in precedenza dopo essere giunto nel nosocomio in codice rosso dal Pronto Soccorso, è rimasto per ore nelle vicinanze del bagno nei pressi della medicheria, prima che qualcuno decidesse di spostarlo e trasferirlo nella camera mortuaria. Ad accorgersi del corpo senza vita dell’uomo, come racconta Corriere.it, è stata una paziente mentre si recava alla toilette dell’ospedale napoletano. Il cadavere era stato adagiato presumibilmente da qualche infermiere su una barella, coperto da un lenzuolo e posizionato proprio davanti al bagno. Lì sarebbe rimasto per almeno 3 ore, vicino al muro, prima che qualcuno si decidesse, sotto gli occhi increduli degli altri pazienti a spostarlo e trasferirlo all’obitorio. Il fatto è stato denunciato con un post su Facebook dalla figlia di un’altra paziente dopo aver appreso il racconto shock della prima testimone, motivando la scelta di mettere tutto online in un post diventando rapidamente virale.
LA DENUNCIA SU FACEBOOK
“Ho fatto fatica a crederci, ma quando sono arrivata dentro ho constatato di persona il livello di degrado a cui siamo arrivati”: lo ha raccontato la figlia di una paziente del Cardarelli dopo il racconto della testimone, la prima ad aver compiuto la macabra scoperta del cadavere vicino al bagno destinato ai pazienti della Chirurgia d’Urgenza. “Stavo per svenire. Poi, ho deciso, dopo sette ore trascorse in pronto soccorso in attesa, che mia madre fosse ricoverata e dopo una notte sulla barella in corridoio proprio a fianco del pover’uomo che già era in agonia: tutto questo va denunciato”, ha ribadito la donna ancora incredula. Il corpo senza vita dell’uomo sarebbe rimasto diverse ore davanti al bagno vicino alla medicheria. Una toilette non riservata al personale dell’ospedale, bensì ai pazienti ed ai loro parenti. La morgue del Cardarelli, primo ospedale del capoluogo Campano, si trova ben distante dai reparti e generalmente, in casi come questi, viene impiegata un’ambulanza per trasportare i corpi senza vita. Questa volta però, l’attesa per l’arrivo del mezzo è stata così lunga da aver portato il personale a sistemare il cadavere del povero uomo accanto a tutti gli altri pazienti che per usufruire del bagno sono stati costretti a passare davanti alla salma e ai suoi parenti in lacrime.