Nata con il nome di Faustina Kowalska, Santa Faustina è stata una religiosa di origini polacche, entrata in età adolescenziale a far parte delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Appartenente ad una famiglia dalle umili origini, Faustina apprende ed eredita da questa una profonda e totale devozione, che la accompagnerà fino alla sua morte. L’estrema povertà in cui versava le impedì quasi fin da subito di frequentare la scuola, preferendo a questa alcune occupazioni da domestica che scelse per poter aiutare dal punto di vista economico la sua famiglia. Poco più che diciottenne, fece richiesta ai genitori di poter diventare suora, permesso che tuttavia le fu immediatamente negato, nuovamente a causa delle precarie condizioni finanziarie di questi. A malincuore, Faustina accettò in maniera riluttante questa dolorosa presa di posizione, cercando di reprimere dentro di sè un amore in Dio che presto si presenterà nuovamente, con rinnovato vigore ed immutata forza.
All’interno del suo diario personale cita un episodio che rappresenta l’evento chiave della sua intera vita spirituale. In una sera di svago giovanile come tante, Faustina andò a ballare insieme a sua sorella, quando improvvisamente di fronte a lei apparve la figura di Gesù che la ammonì rimproverandole duramente la vita mondana che stata conducendo. La definitiva consapevolezza di essere una serva di Dio attraversò nuovamente l’anima della giovane ragazza polacca, che decise irreversibilmente di farsi suora. Molti conventi respinsero Fustina, tranne la Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, a Varsavia, dove entrò nel 1925, con il nome di Suor Maria Faustina. Il suo carattere estremamente schivo e riservato alimentarono molte illazioni tra i fedeli, che più volte attribuivano un carattere mistico alle sue gesta. Un profondo spirito di sacrificio, derivante da una dedizione di ferro, caratterizzarono questa sua nuova vita. I frequenti periodi di digiuno che ella osservava rigorosamente indebolirono gradualmente il suo stato di salute, a sua volta provato dalla tubercolosi che per ben due volte l’aveva affetta. Morì il 5 ottobre 1938, all’età di 33 anni. Numerosi episodi eccezionali le sono stati riconosciuti dalla Chiesa Cattolica, tra cui le stigmate, l’ubiquità e le apparizioni. Il processo di beatificazione fu completato nel 1993, ad opera di papa Giovanni Paolo II. Fu poi proclamata santa sette anni dopo, nel 2000, sempre ad opera del pontefice di origine polacca.
LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
Il 30 aprile 2000, in occasione del processo di santificazione di suor Faustina Kowalska, papa Giovanni Paolo II istituì, in via del tutto straordinaria, la Festa della Divina Misericordia, collocata nel periodo corrispondente alla prima domenica dopo le festività pasquali. In ambito italiano, la santa Polacca è patrona della comunità di Palazzolo Vercellese, un paese di poco più di mille abitanti situato in provincia di Vercelli. Panorami suggestivi, con la riva del Po ed i ridenti colli del Monferrato, rivestono dolcemente siti storici di pregio, testimonianza del susseguirsi di diverse epoche. Una coltivazione tipica della zona è il riso, grazie anche alle favorevoli condizioni ambientali e paesaggistiche.
GLI ALTRI SANTI FESTEGGIATI OGGI
Altri santi vengono commemorati il 30 agosto, tra cui San Fantino, Nato in Calabria nell’anno 927. Venerato sia dalla Chiesa Cattolica sia da quella Ortodossa, S.Fantino fu spesso costretto a lottare contro molteplici tentazioni offerte da Lucifero, al quale tuttavia preferì una vita composta da stenti e sacrifici, dedita all’eremitaggio. Raggiunto il sessantesimo anno di età, Fantino si recò nella regione greca del Peloponneso, trasformando durante il suo viaggio marittimo l’acqua del mare il acqua potabile. Morì il 30 agosto dell’anno 1000.