Purtroppo le condizioni di salute del Cardinale Dionigi Tettamanzi sono decisamente peggiorate nelle ultime ore, dopo una malattia che già da parecchi anni lo tiene lontano dalla vita pubblica e ricoverato alla clinica Villa Sacro Cuore di Triuggio. Purtroppo le condizioni sono “particolarmente gravi” come hanno annunciato dalla Diocesi di Milano questa mattina e il cardinale già di Genova, Ancona e Milano rischia di essere molto vicino al momento della sua morte. «Nelle ultime ore si sono particolarmente aggravate le condizioni di salute del card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, assistito presso la clinica Villa Sacro Cuore di Triuggio», scrivono in una nota congiunta l’arcivescovo uscente e quello appena nominato della Diocesi di Milano, Angelo Scola e Mario Delpini. «Invitiamo tutta la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest’ora di prova», si conclude la breve e triste nota diramata in queste ore.
CARDINALE DIONIGI TETTAMANZI STA MORENDO: LA CURIA DI MILANO PREGA PER LUI
HA GUIDATO TRE ARCIDIOCESI
L’ultima apparizione pubblica del card. Tettamanzi risale allo scorso 20 marzo quando Papa Francesco venne in visita alla Diocesi di Milano e già allora ebbe parole di stima e vicinanza al Cardinale malato e non più presente nella vita pubblica diocesana. Prete lombardo nato il 14 marzo 1934, è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1957 dall’allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. È stato per anni professore di teologia morale al Seminario di Vengono, specialmente sui temi del matrimonio, della sessualità e della bioetica e per questo è stato chiamato da Papa Giovanni Paolo II per collaborare alla stesura di alcune sue encicliche. Il 1 luglio 1989 viene nominato arcivescovo di Ancona-Osimo e viene consacrato vescovo nel Duomo di Milano dall’allora arcivescovo, il cardinale Carlo Maria Martini, mentre a proprio a lui succedette dopo le dimissioni per limiti di età del Cardinale milanese, l’11 luglio 2002. In mezzo è stato arcivescovo anche della comunità di Genova, tra il 1995 e appunto il 2002. Resterà alla guida dell’arcidiocesi milanese fino al 28 giugno 2011, quando nell’incarico gli subentrerà il cardinale Angelo Scola.