Lo avevano annunciato nelle giornate precedenti dopo i primi proclami e ora diviene ufficiale: il Vaticano pubblica una dura nota contro il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, protagonista in negativo nel tentativo di un “golpe” bianco con lo scioglimento delle Camere e le elezioni già avvenute della nuova Assemblea Costituente. Nel mezzo, brogli elettorali, spari sulla folla in protesta da mesi nella capitale Caracas e da ultimo l’arresto dei principali leader dell’opposizione. Papa Francesco e il Segretario di Stato Vaticano non ci stanno e replicano duramente: «Profonda preoccupazione per la radicalizzazione e l’aggravamento della crisi nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, con l’aumento dei morti, dei feriti e dei detenuti», si legge nella prima parte della nota pubblicata dalla Santa Sede. «Il Santo Padre, direttamente e tramite la Segreteria di Stato, segue da vicino tale situazione e i suoi risvolti umanitari, sociali, politici, economici ed anche spirituali e assicura la sua costante preghiera per il Paese e tutti i venezuelani, mentre invita i fedeli di tutto il mondo a pregare intensamente per questa intenzione», prosegue la nota a firma Parolin e Papa Bergoglio.
Oggi alle 11 ora locale, le 17 in Italia, è previsto l’insediamento dell’Assemblea Costituente eletta domenica scorsa nel corso di un voto oscurato da violenze, con una decina di morti, e il forte sospetto di brogli; l’appello molto netto è indirizzato proprio al presidente Maduro. «La Santa Sede chiede a tutti gli attori politici, e in particolare al Governo, che venga assicurato il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché della vigente Costituzione»; il Vaticano chiede con forza che venga sospeso il lavoro della Costituente dato che, «anziché favorire la riconciliazione e la pace, fomentano un clima di tensione e di scontro e ipotecano il futuro». Da ultimo il card. Parolina aggiungo un altro appello affinché si creino le condizioni per una soluzione negoziata in linea con le indicazioni espresse nella lettera della Segreteria di Stato del 1° dicembre 2016, «tenendo presenti le gravi sofferenze del popolo per le difficoltà a procurarsi il cibo e le medicine, e per la mancanza di sicurezza».
RIVOLTA VENEZUELA, PAPA FRANCESCO VS MADURO: “RISPETTARE DIRITTI UMANI”
TORNA AI DOMICILIARI LEADER OPPOSIZIONE LEDEZMA
Nel frattempo sul fronte interno del Venezuela, mentre per oggi è convocata la prima riunione della nuova Assemblea Costituente, una notizia positiva arriva dal ritorno a casa, sotto forma degli arresti domiciliari, uno dei leader arrestato nei giorni scorsi. Antonio Ledezma è così uscito dal carcere e ora è stato trasferito nella sua casa, dove era stato brutalmente arrestato solo qualche giorno fa. «Antonio torna con la preoccupazione per Leopoldo Lopez e gli altri oltre 600 detenuti politici che restano dietro le sbarre, ringraziando il popolo venezuelano e la comunità internazionale per la solidarietà dimostrata», spiega la moglie di Ledezma su Twitter questa mattina. Maduro al momento però non ha compiuto passi indietro sulla convocazione della Costituente, nonostante l’attacco praticamente unilaterale della Comunità internazionale.