Il principe Henrik di Danimarca ha sopportato per una vita intera il fatto che soltanto alla moglie, la Regina Margherita II, spettasse il titolo di sovrana. Lui, Henri Marie Jean André de Laborde, 83 anni, nato conte di Monpezat a Talence, in Aquitania, padre dei suoi due figli e nonno dei suoi otto nipoti, di bocconi amari ne ha ingoiati parecchi, ma quando si è trattato di scegliere l’ultima dimora della sua vita, quella eterna, ha deciso di prendersi la rivincita su tutto e tutti, di compiere quello scatto d’orgoglio che mai aveva compiuto prima. Eccolo Henrik, il principe offeso, con la sua decisione di non essere sepolto insieme alla sua consorte, annunciata ai sudditi di Danimarca dalla portavoce del palazzo, Lene Balleby, che ha fatto di tutto per cercare di minimizzare l’accaduto con l’opinione pubblica: “Per il principe la decisione di non essere sepolto accanto alla regina è la naturale conseguenza del fatto che non è stato trattato come suo pari e non ha ricevuto i titoli che desiderava”. Mai re, mai con te nella tomba, mia amata regina: che per l’occasione ha fatto sapere di essere d’accordo con la scelta del suo sposo. Dopo una vita da sottoposto, la libertà di non prendere ordini da nessuno, almeno nell’aldilà.



IL PRINCIPE OFFESO, HENRIK DI DANIMARCA E IL RIFIUTO ALLA SEPOLTURA INSIEME ALLA REGINA

LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO

E dire che il principe Henrik per ottenere la corona ce l’ha messa davvero tutta. Con la regina Margherita II ha festeggiato nel mese di giugno le nozze d’oro. Oltre 50 anni fa il loro primo incontro, con Henrik che -come riporta Il Corriere della Sera – da segretario all’ambasciata di Francia a Londra fu invitato a un party cui era presenta anche la giovane figlia dell’allora re Federico IX di Danimarca. Quando la consorte ereditò la corona, Henrik, che per lei aveva cambiato nome, si era convertito al luteranesimo e aveva imparato a masticare anche il danese, si aspettava un riconoscimento, un’indennità reale e un restyling di lignaggio sullo stile di quanto concesso dalla regina Elisabetta d’Inghilterra al principe Filippo. La prassi della casata reale danese, però, non prevedeva nulla di questo tipo e questo al buon Henrik non è mai andato giù. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, si è manifestata in occasione del capodanno 2001 quando al posto della regina, indisposta e impossibilitata ad assistere al ricevimento al castello reale di Copenaghen, fu inviato il primogenito, Federico, principe ereditario. Per papà Henrik questo era davvero troppo, tanto che disse: “In questa famiglia non sono più nemmeno il numero due. Sono diventato il numero tre”. La rabbia fu tale che decise di ritirarsi per qualche tempo nel castello di Caix, in Occitania, acquistato con la regina nel 1975 per produrre vino francese. Da allora ha continuavo a covare risentimento e offesa: ecco perché no, nessuno è davvero sorpreso del fatto che il principe abbia deciso di vivere in pace, dopo morto. Per questo non riposerà accanto alla sua amata/odiata regina nel sepolcro progettato dall’artista Bjorn Norgaard nella cattedrale di Roskilde.

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