LA STORIA DI PAOLA SARDI AD AMORE CRIMINALE

La storia di Paola, una 50enne in carriera e con un matrimonio alle spalle, verrà raccontata ad Amore Criminale oggi, sabato 5 agosto 2017, grazie alla replica della prima puntata del programma di Rai 3. La vicenda comincia con l’ingresso nella sua vita di un corteggiatore misterioso. Ogni giorno, la donna riceve infatti attenzioni dal suo spasimante segreto, che le paga le colazioni al bar in cui si reca abitualmente. Non scopre l’identità di Mario fino a quando, incuriosita, sceglierà di incontrarlo e di scoprire che uomo sia: sarà l’inizio di una lunga discesa fatta di minacce e violenze. E Paola non sarà la sola destinataria di tante attenzioni agghiaccianti. Anche le sue due figlie, all’epoca dei fatti già adulte, entreranno nel mirino di un uomo apparentemente gentile e cortese, quasi all’antica. Ospiti di Asia Argento saranno proprio le tre protagoniste di questa storia, che ripercorreranno le diverse tappe della vicenda. Fin da quelle colazioni pagate che convincono Paola, separata in modo pacifico dal marito, a conoscere il suo corteggiatore misterioso. Il primo incontro fra Paola e Mario sembra idilliaco, proprio grazie ai modi cortesi dell’uomo, un professionista che per lavoro può viaggiare in tutto il mondo. Una carriera importante, quindi, ed un comportamento così insospettabile da non far risuonare alcun allarme nella mente di Paola. 



L’INIZIO DELL’INCUBO

La relazione fra Paola e Mario cambia radicalmente in seguito all’entrata del fratello di lui nella vita di coppia. I suoi modi sono diversi da quelli di Mario e non esita ad usare aggressività e violenza, anche contro Paola e le sue figlie. La donna quindi si oppone e ne parla con il suo compagno, confidandogli di essere intenzionata a denunciarlo. Ed è qui che l’atteggiamento di Mario cambia radicalmente: non esita a difendere il fratello e da gentile e pacato, diventa una persona quasi irriconoscibile. Inizialmente Paola e le figlie sembrano sottovalutare quanto stanno vivendo, anche se i primi timori nascono nel giro di pochi giorni, a causa di tre croci che la donna ritroverà segnate sulla propria cassetta postale. Di lì a poco tempo troverà invece un gatto morto all’interno di un sacchetto di plastica, posizionato all’ingresso dell’edificio in cui abita. Le minacce e le percosse fanno da contorno, dirette sia alla donna che alle due figlie. Vittoria racconta infatti ad Amore Criminale come in quel periodo fosse difficile anche solo uscire di casa e che tutte e tre si rinchiudevano sempre di più in loro stesse. La ragazza inizialmente era felice che la madre avesse trovato un nuovo amore, si potesse rimettere in gioco e sentirsi anche donna, oltre che madre. Non poteva sapere che cosa sarebbe accaduto in seguito. 



LIETO FINE (O QUASI)

Come spesso accade nelle relazioni sbagliate e malate, Paola non denuncia subito Mario o il fratello e preferisce cercare un terreno d’incontro. Anche quando iniziano le prime vessazioni, a cui seguono sms minacciosi inviati dal compagno. In alcuni testi, letti nello studio di Amore Criminale, si può notare la rabbia con cui sono stati scritti: Mario sottolinea a Paola che non sa contro chi si è messa. Ma la storia di Paola finisce in modo positivo, o per lo meno a metà, proprio quando decide di dire tutto alle autorità. O per lo meno finisce l’incubo a cui per tanto tempo è stata costretta a vivere, perché Mario in realtà non subirà alcun provvedimento giudiziario ed è libero di circolare per la città. Libero anche di ritornare da lei e farle del male, se lo volesse, e di ripiombare nella sua vita con tutto il suo peso e ciò che ne consegue. La storia di Paola serve anche a dimostrare come spesso la legge non riesca ancora a tutelare le donne che vivono le sue stesse situazioni prima che avvenga una tragedia.

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