LA STORIA DEL SANTO

Sant’Emidio nasce nella città tedesca di Treviri nel 273 dopo Cristo. Proviene da una famiglia nobile ed è un seguace del paganesimo. Secondo alcuni atti ufficiali, giunti fino ai giorni nostri, il futuro Santo è stato da giovane arruolato nelle milizie romane. Sant’Emidio incontra due cristiani: Celso e Nazareno, che saranno nominati anch’essi Santi. Il giovane viene convinto dal’opera di predicazione dei suoi due nuovi conoscenti a diventare anche lui un cristiano. Costui dunque riceve il Battesimo e si dedica fin da subito allo studio delle Sacre Scritture. Entra in conflitto con i suoi familiari, che cercano di convincerlo a tornare un pagano. A causa di questi scontri, parte per l’Italia. In questo paese, nella città di Milano, nel 296 viene eletto sacerdote. Per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano, sant’Emidio si trasferisce a Roma. Nella Capitale, costui compie numerosi miracoli, tanto che parecchie persone lo considerano una reincarnazione del Dio Esculapio. Sant’Emidio poi incomincia a diffondere il Cristianesimo in Abbruzzo e ad Ascoli Piceno, dove viene nominato vescovo. In questa città, il prefetto Polimio ordina al vescovo di smetterla con le sue predicazioni, ma quest’ultimo ignora l’avvertimento.
Allora Polimio promette ad Emidio, che se costui compirà dei sacrifici per gli dei, avrà l’opportunità di sposare sua figlia Polisia. Il vescovo però non solo non sposerà la figlia del prefetto, ma riuscirà a convertire anche lei al Cristianesimo. A causa delle sue azioni, sant’Emidio viene arrestato e decapitato il 5 Agosto del 
303 ad Ascoli. Dopo la sua morte, costui è stato eletto Santo dalla Chiesa. 



FESTA PATRONALE DI SANT’EMIDIO

Sant’Emidio è uno dei patroni di Ascoli Piceno. In questa città marchigiana, il 5 Agosto di ogni anno per la festa patronale, nel Duomo della città, dedicato a San Emidio, c’è una messa. Durante questa celebrazione, si ricorda la figura del vescovo di Ascoli e le sue straordinarie virtù, che portarono quest’ultimo ad affrontare la morte, pur di non rifiutare il suo credo cristiano. Al termine della processione che porta la statua del patrono per le vie principali di Ascoli, c’è una sfilata di sbandieratori e viene indetta anche una gara tra arcieri. I festeggiamenti si chiudono con lo scoppio dei fuochi d’artificio e vengono arricchiti con l’organizzazione di sagre, dove si possono mangiare alcuni cibi tipici del posto, come le olive all’ascolana e diverse verdure fritte. 



PATRONO DI ASCOLI PICENO

Ascoli Piceno è un comune delle Marche con quasi 50 mila abitanti. Tra gli edifici religiosi più importanti di questo luogo, ci sono certamente la Chiesa di Sant’Emidio, che è il Duomo della città, e il Battistero di San Giovanni. La Cattedrale ospita una cripta, in cui c’è la tomba con i resti di San Emidio e una statua, che riproduce il battesimo ricevuto da Polisia dal patrono ascolano. Il Battistero invece conserva una vasca battesimale, risalente al V secolo, ed è in stile romanico. Ad Ascoli si può visitare pure il Palazzo del Governo, dove ha sede adesso la prefettura e la bellissima Piazza del Popolo del periodo rinascimentale. In questa cittadina si possono vedere i resti di un Teatro romano del I secolo dopo Cristo e ci si può rilassare nel Parco dell’Annunziata, una stupenda area verde di Ascoli, che sorge sul vecchio colle Pelasgico. 



GLI ATRI SANTI E BEATI DI OGGI

Il 5 Agosto non si commemora solo San Emidio. In questa giornata si festeggiano pure: Santa Nonna di Nazianzio, San Paride di Teano e San Osvaldo di Northumbria. I Beati del 5 Agosto invece sono: Salvio Huix Miralpeix e Arnaldo Pons.