Ci sono molti dubbi e confusione riguardo a quanto effettivamente successo nella Chiesa di St. Philippe in Nigeria: alcune fonti di stampa riportano di una strage con più di 50 morti, mentre la polizia locale “contiene” i numeri, ovvero circa 8 morti e 18 feriti dopo una sparatoria per un regolamento di conti. Stando a queste ultime ricostruzioni, tutto nascerebbe da un mancato pagamento relativo proprio alla costruzione della Chiesa di Anambra. «Il sacerdote che stava celebrando la funzione è rimasto illeso e la maggior parte degli altri fedeli sono riusciti a scappare», spiega Vatican Insider, anche se ancora non si ha la certezza sulla dinamica precisa e il bilancio delle vittime. Il terrorismo di Boko Haram al momento viene messo in secondo piano di fronte alla pista interna di “normale” criminalità, anche se resta da capire perché se fosse stato un regolamento di conti siano stati “obbligati” a sparare contro la folla cristiana.



ATTENTATO DURANTE LA MESSA: NIGERIA, SPARI NELLA CHIESA CATTOLICA

STRAGE DI FEDELI

Si prefigura purtroppo una strage in Nigeria con gli spari avvenuti questa mattina nella Chiesa di St. Phillips a Ozubulu: sono almeno 50 i morti, come citano i media nigeriani dopo i primi rilievi del Governatore di Anambra, Willie Obiano, che ha appena visitato il luogo dell’attacco. I testimoni presenti nella Chiesa hanno raccontato che gli assalitori – il numero non è ancora precisato – avevano il volto coperto, sono sono entrati nella chiesa di St. Philips durante la messa, individuando una persona e l’hanno uccisa. Pare, secondo la stampa locale, che il commando di terroristi fosse alla ricerca di un “signore” della droga che era stato individuato all’interno della Chiesa cattolica. Resta però assai strano e sospetto il fatto che dopo il primo omicidio abbiano deciso di sparare a casaccio contro la folla, arrivando ad uccidere almeno 50 persone. Il grande sospetto che si tratti comunque di un’azione volta contro la minoranza cristiana in Nigeria resta assai alto come inquietante probabilità.



SPARI CONTRO I CRISTIANI

Gravissimo attentato avvenuto poche ore fa durante la Santa Messa nella Chiesa Cattolica di Ozubulu, nella regione Ananmbra in Nigeria: l’annuncio dell’attentato è di pochissimi minuti fa, con il mondo del web che sta diffondendo velocemente la notizia, seppur i particolari sono ancora molto confusi. Pare che alcuni uomini siano entrati nella Chiesa Cattolica durante la funzione della domenica mattina, che festeggia oggi la Festa della Trasfigurazione di Gesù: ci sono stati alcuni spari diretti contro un uomo, ucciso all’istante e poi i primi testimoni hanno raccontato come gli attentatori – sembra dunque più di uno – abbiano sparato a casaccio nella folla di fedeli in preda al panico. Non è chiaro di che tipo di matrice sia l’attentato occorso, se sia disegnato dal terrorismo di Boko Haram che purtroppo molte volte nel recente passato ha preso di mira il popolo cristiano presente in Nigeria, o se invece si tratti di un’azione di criminalità “locale”. La dinamica e il metodo utilizzato però sembrano indirizzare le responsabilità al gruppo terrorista e islamista che agisce da anni praticamente incontrastato nello stato africano.



CI SONO VITTIME

Ci sono morti e feriti, avvisano le prime fonti dalla Nigeria: un’altra Domenica di sangue in Nigeria, come tante altre si sono viste anche in Egitto in un Continente dove i cristiani purtroppo vengono costantemente attaccati e martirizzati solamente per la loro testimonianza di fede. L’assalto è stato fatto con volto coperto presso la Chiesa Cattolica di St. Phillips a Ozubulu, nel sud est della Nigeria.: purtroppo dei cento fedeli presenti durante la Santa Messa sarebbero “tanti i corpi senza vita” sul pavimento, forse anche 50 spiegano le prime fonti internazionali. Nelle prossime ore ci saranno ovviamente tutti i dettagli: intanto, secondo quanto riferito dal Nigeria Newspaper, «gli assalitori hanno sparato prima a un uomo ricco e noto tra la popolazione come il vescovo». Secondo recentissimi dati della Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre, ad oggi in Nigeria sarebbero oltre 20 mila le vittime degli estremisti islamici, le cui violenze hanno avuto effetti su circa 26 milioni di nigeriani e impedito l’accesso all’istruzione a 2,3 milioni di bambini, si legge nell’ultimo report pubblicato da Radio Vaticana.