Un tremendo incidente stradale, quello che si è consumato questa mattina sulla Pontina, nella zona di Terracina, dove un uomo in sella alla sua moto ha perso la vita, mentre il figlio è rimasto ferito e trasportato in ospedale. Le dinamiche del terribile sinistro, avvenuto nei pressi di Porto Badino, all’altezza del chilometro 104, sono ancora confuse ed attualmente al vaglio degli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione riportata da LatinaToday.it, nell’incidente sarebbero stati coinvolti due mezzi, ovvero un’auto e una moto. Su quest’ultima viaggiava il 51enne per il quale non c’è stato nulla da fare: per lui lo scontro si è rivelato fatale. Il figlio, giovanissimo, è stato invece soccorso e trasferito al vicino ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove sono state riscontrate alcune ferite dovute al brusco scontro. Sul posto, oltre ai soccorritori del 118 anche la polizia stradale attualmente al lavoro per ricostruire le dinamiche dell’incidente mortale in seguito al quale non sono mancate ripercussioni sulla circolazione. Lungo la Pontina, infatti, si sono create lunghe file che attualmente si sta cercando di smaltire in tempi brevi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
INCIDENTE STRADALE: ULTIME NOTIZIE 6 AGOSTO 2017
SP 17 NARDÒ-GALLIPOLI: AUTO CONTRO ROTATORIA, MUORE 23ENNE
Le strade del Salento sono state segnate ancora una volta da una scia di sangue in seguito al terribile incidente stradale avvenuto oggi poco prima dell’alba. Appena dopo le 4 del mattino, come riporta Corrieresalentino.it, nei pressi del villaggio Santa Rita, poco distante da Santa Maria al Bagno, nel leccese, ha perso la vita una ragazza di appena 23 anni, Claudia Manes, coinvolta in un incidente mortale. La giovane era a bordo di una Volkswagen Up insieme ad altri tre amici quando la vettura sarebbe uscita fuori strada all’altezza di una rotatoria, mentre viaggiava sulla Strada Provinciale 17 Nardò-Gallipoli. Per la 23enne non ci sarebbe stato nulla da fare essendo spirata dopo l’impatto, mentre altri due amici 20enni, Mattia Greco ed Agnese Manca, sono stati prontamente soccorsi e trasportati in codice rosso al Vito Fazzi, ospedale del capoluogo Salentino, dove sono giunti in gravi condizioni e si trovano attualmente ricoverati con prognosi riservata. Il quarto passeggero è rimasto illeso e, grazie alla sua prontezza, è riuscito a tirare fuori dall’abitacolo gli altri amici prima che la vettura ormai distrutta venisse avvolta dalle fiamme. L’auto è stata posta sotto sequestro mentre sull’incidente gravissimo che non avrebbe coinvolto altri mezzi, sono attualmente in corso tutti gli accertamenti da parte della Polizia stradale al fine di stabilire e chiarire eventuali responsabilità.
BRINDISI, SP 35: AUTO CONTRO UN PALO, UN MORTO E DUE FERITI
Una notte tragica per il 17enne Andrea Epifani, vittima di un terribile incidente stradale avvenuto intorno all’una sulla Strada Provinciale 35 che collega San Vito dei Normanni a Specchiolla, marina di Carovigno. Siamo nel Brindisino ed il bilancio dell’incredibile sinistro, come riporta BrindisiReport.it è davvero drammatico: oltre alla morte del ragazzino, due altri giovani sono rimasti gravemente coinvolti nell’incidente. Si tratta di un suo coetaneo e del cugino di 20 anni, rispettivamente ricoverati nel reparto di Chirurgia generale e Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi. Stando a quanto emerso da una prima ricostruzione, i tre ragazzi viaggiavano a bordo di una Renault Twingo guidata da un quarto giovane, anche lui ventenne, alla guida della vettura. Quest’ultimo sarebbe fortunatamente rimasto illeso. Dopo il sinistro, sul posto sono prontamente giunti i soccorritori del 118 ed i Carabinieri della compagnia di San Vito che si sono occupati di ricostruire la dinamica del sinistro, ancora poco chiara. Dalla ricostruzione attualmente al vaglio degli inquirenti, pare che l’auto sia andata a sbattere contro un grosso palo che si trovava sul ciglio della careggiata. L’impatto sarebbe stato così violento da provocare la morte sul colpo per il 17enne, per il quale non ci sarebbe stato nulla da fare. I soccorritori, dunque, non hanno potuto far altro che decretarne il decesso nonostante i vani tentativi di rianimazione messi in atto.