La morte di Mattia Dall’Aglio, giovane promessa del nuoto, rinvenuto cadavere la scorsa domenica nella palestra di Modena adiacente al comando dei vigili del fuoco e dove era solito allenarsi, sin dalle prime battute aveva assunto in contorni del giallo. Dopo il ritrovamento del corpo senza vita e l’arrivo dei soccorritori che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, sono immediatamente partite le indagini che hanno poi portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due persone. Secondo quanto rivelato dal quotidiano Corriere.it, l’ipotesi di reato contestata è quella di omicidio colposo. A finire indagati sono stati il presidente dell’associazione “Amici del nuoto”, da anni gestore della piscina dei vigili del fuoco ed un tecnico della medesima struttura. A fare totale chiarezza sulle cause della morte di Mattia Dall’Aglio sarà l’autopsia per la quale sarà dato l’incarico nella giornata di domani. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, sarebbe finita la stessa palestra oltre che la reale causa che avrebbe provocato il malore poi risultato fatale per il giovane ed atletico 24enne.
MATTIA DALL’AGLIO, NUOTATORE MORTO: ULTIME NOTIZIE
GLI ULTIMI ISTANTI NEI VIDEO DELLA PALESTRA
Come è possibile che uno sportivo professionista, per di più giovane e sottoposto a ripetuti controlli medici possa morire per un malore, quasi probabilmente un infarto? La magistratura vuole vederci chiaro ed è per questo che ha disposto l’autopsia sul corpo di Mattia Dall’Aglio. Non solo: gli inquirenti stanno cercando di capire anche se la sala pesi della palestra nella quale ha perso la vita il ragazzo originario di Montecchio, in provincia di Reggio Emilia, a tre ore dal suo accesso, sia in regola con le normative vigenti. Al vaglio di chi indaga sulla morte del campione di nuoto e che ha gettato nello sconforto l’intero mondo sportivo, anche le immagini delle telecamere di sicurezza della struttura sportiva. Secondo le prime informazioni, il video in questione avrebbe immortalato Dall’Aglio mentre si sposta da un lato all’altro della sala, dedicandosi al potenziamento di bicipiti e tricipiti per alcuni minuti in modo lento e cadenzato. Successivamente si sposta verso il muro adiacente all’ingresso e qui inizia a fare stretching. Poi il giovane si ferma, prende il telefonino tra le mani e si siede. Questa è l’ultima immagine ripresa dalla telecamera, nonché gli ultimi momenti di vita del 24enne.