Il bilancio dell’alluvione di Livorno è di sei morti e quattro dispersi. La Procura di Livorno ha aperto un’inchiesta sul seminterrato sommerso dall’esondazione in cui sono morte quattro persone, tutte della stessa famiglia. La magistratura ha posto sotto sequestro il luogo, non lontano dallo stadio Armando Picchi: il provvedimento riguarda il piano terra della palazzina e il giardino. Un’altra persona era stata inizialmente conteggiata tra le vittime del maltempo, ma invece è morta a causa di un incidente stradale che non sarebbe direttamente connesso al nubifragio. La Regione Toscana ha confermato che domani proclamerà ufficialmente lo stato di emergenza. Il governatore domani sarà a Livorno, dove arriverà anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Alle 12 è infatti previsto un incontro operativo in Prefettura dopo il nubifragio che ha coinvolto la città toscana. Con il sottosegretario Silvia Velo incontrerà il sindaco Filippo Nogarin e le istituzioni coinvolte nell’emergenza. (agg. di Silvana Palazzo)
I CITTADINI, “DOVE SONO FORZE DELL’ORDINE E MILITARI?”
A Livorno non si fanno i conti solo con il dramma dell’alluvione, ma anche con le polemiche. Una tragedia annunciata? Non per il sindaco Filippo Nogarin, secondo cui non si poteva sapere quello che sarebbe successo. Del resto la Regione aveva emanato allerta arancione. Ma il sindaco di Livorno non è l’unico a lamentarsi: lo hanno fatto anche i cittadini, i quali denunciano di essere stati lasciati da soli. «Tutti parlano ma solo la gente comune fa quello che serve. Dove sono i militari o le forze dell’ordine? Non vedo nessuno sporco di fango», hanno dichiarato ai microfoni di Tgcom24. Intanto Federica Fratoni, assessore regionale della Toscana ad Ambiente e Protezione civile, ha replicato a Nogarin: «Mi pare che stia cercando di alimentare polemiche per addossare responsabilità che non ci sono. Il Comune di Pisa, che ha ricevuto le stesse comunicazioni, ha messo in atto tutti i meccanismi previsti di alert system». (agg. di Silvana Palazzo)
CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA
Proseguono le ricerche dei dispersi a Livorno, ma i numeri per ora restano incerti: si parla di quattro persone, una donna in via Garzelli e altre tre a Gabbro e Collinaia, che i vigili del fuoco stanno ancora cercando. Ma è ripreso a piovere, anche in maniera particolarmente intensa, e quindi torna l’allarme. Si tratta peraltro di ulteriori difficoltà per le persone impegnate a liberare le proprie case dall’acqua e dalla melma, dopo il violento nubifragio della scorsa notte che ha provocato l’alluvione. Una bomba d’acqua caduta tra le 2 e le 4 seminando panico e morte. In questa fase comunque si sta valutando anche il numero di abitazioni che dovranno essere evacuate. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, è pronto a chiedere lo stato di emergenza nazionale al Governo: stando a quanto riportato da Askanews, ha già sentito il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. (agg. di Silvana Palazzo)
L’ESPERTO, “COLPA DELL’EFFETTO TAPPO”
L’ondata di maltempo che si è abbattuta su Livorno ha assunto dimensioni drammatiche. Mentre si contano le vittime dell’alluvione lampo che si è abbattuta nella notte, l’esperto di Meteo.it, Simone Abelli ha spiegato cosa avrebbe portato a tale catastrofe. La causa sarebbe da addebitare alla “tenace convergenza di correnti decisamente umide, proprio in corrispondenza del tratto di mare di fronte alle coste della media-alta Toscana”. Ciò avrebbe portato ad una serie di temporali “rigeneranti” che però avrebbero provocato tra Livorno e Pisa tanta pioggia quanto quella normalmente attesa in tre mesi. “Questi temporali hanno scaricato quantitativi di pioggia degni di un’intera stagione nell’arco di poche ore”, ha confermato l’esperto, come riporta TgCom24. Se da un lato si sono avuti nubifragi insistenti e già di loro violenti, dall’altro ci sono state le correnti diretta dal mare verso la terraferma che hanno contribuito ad accompagnare l’evento generando un “effetto tappo” distruttivo. E così, mentre i fiumi tentavano di far defluire l’acqua nel mare, i venti violenti di direzione contraria avrebbero ostacolato tale processo, agendo esattamente come un tappo. “Di conseguenza, non avendo trovato altri sbocchi, l’acqua dei fiumi si è riversata sulle aree adiacenti la foce che sono state, in tal modo, allagate”, ha aggiunto l’esperto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL SINDACO, “SI POTEVA EVITARE”
E’ salito a sette il numero delle vittime dell’alluvione a Livorno e potrebbe ancora crescere ulteriormente nelle prossime ore. Lo scrive Corriere.it sottolineando la drammatica situazione che si sta registrando in queste ore e che vede in prima linea Protezione civile e squadre dell’esercito. Proprio loro hanno evidenziato il timore che, soprattutto in collina, a sud della città, possano esserci altre vittime del maltempo. I danni sono ingenti: molti torrenti sono esondati ed ai Tre Ponti, una delle più note spiagge livornesi, è crollato il muro di cinta che costeggia il ponte. Il fango ha spazzato via mezzi e travolto le abitazioni tanto da far evacuare interi quartieri, come Salviano. Il sindaco Filippo Nogarin, intanto, dopo aver chiesto lo stato di calamità e parlato di “situazione drammatica” ha poi sollevato una polemica: “Non ci aspettavamo questa situazione perché l’allarme dato dalla Protezione civile era arancione, invece ci siamo svegliati così”, ha commentato. Ed ancora: “Dobbiamo smettere di gestire le situazioni per emergenze invece dobbiamo porci su un piano di prevenzione”. E alla domanda se, di fatto, una situazione simile si sarebbe potuta evitare, ha chiosato: “Sì, se ci fosse stata prevenzione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NONNO-EROE MUORE PER SALVARE FAMIGLIA
L’emergenza a Livorno non si placa, dopo l’alluvione che si è scatenata questa notte e che ha fatto salire a sei il bilancio dei morti del maltempo. Due restano i dispersi, stando a quanto reso noto dall’agenzia di stampa Ansa. Tra le vittime c’è anche Roberto Ramacciotti, nonno livornese che ha sacrificato la sua vita per mettere in salvo quella della nipotina di appena 3 anni. L’uomo aveva tentato invano di mettere in salvo l’intera famiglia, ma purtroppo è morto insieme ad altri tre membri, ovvero il secondo nipote ed i genitori di quest’ultimo. A riportare la drammatica storia è TgCom24 che rivela come il nonno-eroe e la sua famiglia si trovavano nel seminterrato in cui vivevano, in Viale Nazario Sauro, quando la furia di detriti e fango ha invaso letteralmente la loro abitazione. L’uomo è riuscito a portare al sicuro la bimba di tre anni per poi tornare nella melma e tentare di raggiungere l’altro nipote. Per lui, però, è stato troppo tardi poiché non è più riemerso dal fango. Il Corriere scrive che il nonno era salvo ma, pur di mettere al riparo che persone che amava, “si è tuffato una, due tre volte, nuotando in quell’acqua limacciosa”. Dopo aver salvato la nipotina ha tentato di fare lo stesso con il resto della famiglia tuffandosi nella melma per cinque volte ma, dopo “la sesta non è più tornato in superficie”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TRE DISPERSI
Livorno è stata letteralmente “devastata come mai prima d’ora” dal maltempo che si è abbattuto nelle passate ore, al punto da aver reso necessario la richiesta dello stato di calamità. Lo ha detto in un tweet il sindaco della città, Filippo Nogarin, che sta aggiornando in tempo reale la situazione e le decisioni che si stanno prendendo per far fronte all’emergenza. “Una bomba d’acqua più intensa di quanto lasciava presagire l’allerta meteo”, così il primo cittadino ha riassunto la tragedia che si sta registrando a Livorno, dove in sole due ore, questa notte, sono caduti 250 mm di pioggia. Intanto potrebbe crescere anche il numero delle vittime del maltempo: secondo quanto riportato dal quotidiano Il Secolo XIX, sarebbero al momento cinque le persone uccise dall’alluvione a Livorno, precisamente fra la zona di Monterotondo, poco distante da Montenero e via Nazario Sauro. Si tratterebbe di una bambina, dei suoi genitori e del nonno trovati nello scantinato di una villetta di via Sauro e di un’altra persona morta in seguito ad un incidente stradale. A darne notizia erano stati i Vigili del Fuoco nella mattinata odierna, aggiornando poi nelle ore successive il bilancio delle vittime. Al momento risulterebbero esserci anche tre dispersi, di cui uno a Gabbro e due a Collinara, per i quali sono in corso le operazioni di ricerca da parte dei Vigili del Fuoco. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
#10set 11.20 #Livorno, squadre #vigilidelfuoco impegnate nella ricerca di 3 persone che risulterebbero disperse a Gabbro (1) e Collinaia (2) pic.twitter.com/Xu2KxNZ0jV
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 10 settembre 2017
5 VITTIME DEL MALTEMPO
La situazione a Livorno è di massima allerta a causa dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’intera Toscana provocando anche 5 vittime. Il risveglio per la città non è stato dei migliori in seguito ad un temporale di eccezionale intensità, accompagnato da venti fortissimi che hanno provocato addirittura lo spostamento di diverse vetture, scoperchiato tetti e abbattuto alberi, con danni non indifferenti. Stando alle ultime notizie di MeteoGiornale.it, proprio la pioggia torrenziale ha provocato un’alluvione lampo che si è abbattuta sull’intera città. Secondo le prime stime, seppur non ufficiali si parla di un quantitativo di tra i 150 e 200 mm di pioggia. Un dato non indifferente pari esattamente al 50% delle precipitazioni cadute da gennaio ad oggi. Quanto avvenuto su Livorno rappresenta un evento meteo estremo e che finora ha segnato numerosi interventi da parte dei Vigili del fuoco – oltre 130 in tutto nella sola città -, impegnati anche nel recupero dei corpi delle 5 persone morte a causa del violento maltempo.
ALLAGAMENTI E ALBERI ABBATTUTI
Livorno si è risvegliata distrutta dopo l’alluvione che nella notte e per 4 ore ha interessato l’intera città. Strade allagate e danni non indifferenti, oltre che 5 vittime sono le prime conseguenze catastrofiche dell’ondata di maltempo che ha travolto la Regione Toscana, concentrandosi in particolare nella zona sud di Livorno. E’ qui che, come evidenzia meteoweb.it, si sono registrati i maggiori disagi con scantinati e strade totalmente invasi dall’acqua. Ma la situazione appare essere ancora più critica nei quartieri di Collinaia e Ardenza e Montenero. Qui si è infatti verificata una esondazione di alcuni torrenti cittadini ed il fango si è riversato in molti scantinati. Secondo Rai News, quattro delle persone morte sono state rinvenute proprio in uno scantinato invaso dal fango. Il primo cittadino di Livorno, Filippo Nogarin, tramite i social ha aggiornato i suoi cittadini circa l’attuale situazione in città. Lo ha fatto su Twitter, dove nelle passate ore ha annunciato una riunione con prefettura e protezione civile per fare il punto della situazione. Le immagini postate dal sindaco sono eloquenti: “A Livorno l’emergenza maltempo non è finita”, scrive, “Sono esondati alcuni torrenti, altri sono sorvegliati dalla protezione civile”. Nei passati muniti ha fatto sapere sempre tramite social che proprio a causa dell’ondata di maltempo la partita di calcio di oggi è stata annullata. Terribile anche l’ultimo bollettino dei Vigili del Fuoco che tramite Twitter hanno fatto sapere che gli interventi tra Pisa e Livorno sono stati finora 160, ribadendo i copiosi “allagamenti, alberi abbattuti, soccorso ad automobilisti”.