A sedici anni dall’11 settembre 2001, molte testimonianze si sono incrociate e soprattutto particolari inediti sono emersi nel corso degli anni. Da quel tragico giorno, la ricerca della verità è stata lenta ma costante, e sono arrivati nelle mani dell’opinione pubblica dopo essere passati per l’intelligence, foto e prove che hanno chiarito il mosaico dell’attentato alle Torri Gemelle. Sono emerse foto inedite degli attentati di cui l’FBI è entrata progressivamente in possesso: dalla tragedia di chi è rimasto intrappolato ai piani superiori delle Torri in fiamme, fino ai rarissimi scatti del Pentagono, un attacco sul quale le speculazioni si sono susseguite nel corso di molti anni, con molti complottisti che sono arrivati a ipotizzare come l’attacco alla sede dell’esercito non sia in realtà mai avvenuto. Sono arrivate foto e testimonianze che hanno chiarito cosa è accaduto quel terribile giorno, dalla gente lanciatasi nel vuoto per sfuggire all’incendio, fino alla parte del Pentagono letteralmente sbriciolato dallo schianto dell’aereo. Documenti che formano la memoria collettiva di quello che è un giorno dolorosamente rimasto nella storia dell’umanità. (agg. di Fabio Belli)



LE TORRI DI LUCE SI ILLUMINANO

Un giorno di paura e terrore, nel quale quasi tremila persone persero la vita e in cui la storia cambiò: questi alcuni dei tanti significati dell’11 settembre 2001. Con l’attacco alle Torri Gemelle la vita quotidiana di tutti noi è cambiata. Diversa è inevitabilmente anche la giornata odierna, nella quale il ricordo comincia e finisce con momenti di luce. A New York si schiude l’Oculus della nuova stazione di Santiago Calatrava, al tramonto si accenderanno le Torri di luce che ogni notte dell’11 settembre ricordano le Torri crollate del World Trade Center. La cosiddetta Strada della Luce all’interno della stazione ha un valore simbolico: l’apertura della parte superiore della stazione invita tutti i presenti ad alzare lo sguardo verso il cielo e permette al sole di entrare, diffondendo un sentimento di speranza e al tempo stesso eliminando quella sensazione di vulnerabilità che permane a New York dai tragici attentati del 2001. Anche le Torri di Luce hanno un grande valore simbolico: illumineranno la notte di New York al posto di quelle scomparse. Si innalzeranno quindi nell’oscurità per onorare i morti di Ground Zero. (agg. di Silvana Palazzo)



ECCO PERCHÉ È CROLLATO IL WORLD TRADE CENTER

Ma perchè il World Trade Center cadde con le Torri Gemelle colpite da due aerei dirottati quel maledetto 11 settembre 2001: in 16 anni le teorie del complotto americano si sono sprecate facendo spesso sfoggio di ipotesi tra lo strampalato e l’antiscientifico con un grado di malafede spesse volte urticante. Qualche anno fa uno dei blog sulla’11 settembre e la memoria di quell’orrendo attentato intervistò un professore di Ingegneria Civile alla University of Auckland, Charles Clifton, proprio per cercare di fugare ogni dubbio riguardo il crollo evidente di due torri come quelle nel giorno più triste per gli Stati Uniti d’America. «Ciò che successe al World Trade Center 1 è che l’aereo colpì tra il 93° e il 99° piano, volando praticamente orizzontale, e tagliò di netto l’intelaiatura perimetrale, trapassandola. I solai non offrirono in pratica alcuna resistenza all’aereo e così il coresubì gran parte dell’impatto; quindi l’aereo distrusse una grossa parte del corei immediatamente, all’impatto, e ne indebolì fortemente il resto. Ci sono alcune registrazioni di chiamate dai cellulari di persone che poi sono morte ed erano intrappolate nella parte più alta della Torre Nord: dissero che al momento dell’impatto il centro dell’edificio si abbassò leggermente e rese impossibile fin da subito usare gli ascensori e le scale. Le connessioni iniziarono a essere sovraccaricate a tutti i piani sopra alla zone d’impatto finché qualcosa cedette».



L’ANNIVERSARIO DEL TERRORE

Oggi, 11 settembre, gli Stati Uniti d’America sono presi dalle gravissime emergenze degli uragani, prima Harvey ora Irma: numero di morti elevato, milioni di sfollati e un clima avverso che sta mettendo in ginocchio alcune aree del Paese. 16 fa in quel 11 settembre 2001 alle Torri Gemelle fu “uragano”, ma questa volta voluto, pensato e pianificato al dettaglio, che sconvolse ancora gli Usa aprendo una breccia nella storia che prese il nome di “terrorismo islamico”. Intendiamoci, prima dell’attacco alle Twin Towers di New York non è che Al Qaeda non ci fosse, ma era come non preso in considerazione come reale minaccia globale quel terrorismo costruito sulla jihad e l’assoluta convinzione che il nemico infedele andasse ucciso e abbattuto. Già, abbattute proprio come quelle due Torri attraversate e poi sbriciolate da due aerei di linea dirottati in un pomeriggio che cambiò per sempre la percezione di tutti, la paura di tutti e le vite di molti di noi.

LE PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II

Nel sedicesimo anniversario di commemorazione facciamo qualcosa che in pochi hanno fatto: in tanti parlano di invito alla pace, di pensiero alle vittime e di ricordo di quei tragici attimi. Lo faremo anche noi, (non siamo superiori a nessuno, ci mancherebbe ndr.) lungo la giornata di oggi e anche qui sotto: ma ora vogliamo soffermarci un secondo e andare a vedere chi davvero in quelle ore drammatiche post-attentato alle Torri Gemelle ebbe il coraggio e la prontezza di dire quello che tutti pian piano dopo giorni, mesi, anni sono riusciti a raggiungere come consapevolezza dialettica, ma non sempre realistica, della tragedia. «Al Presidente degli Stati Uniti e a tutti i cittadini americani porgo l’espressione del mio più vivo cordoglio. Dinanzi ad eventi di così inqualificabile orrore non si può non rimanere profondamente turbati. Mi unisco a quanti in queste ore hanno espresso la loro indignata condanna, riaffermando con vigore che mai le vie della violenza conducono a vere soluzioni dei problemi dell’umanità. Ieri è stato un giorno buio nella storia dell’umanità, un terribile affronto alla dignità dell’uomo». Sono le prime parole che l’allora pontefice San Giovanni Paolo II espresse in Udienza Generale in Piazza San Pietro, il giorno dopo quel tragico 11 settembre 2001. Un affronto alla dignità, un attacco all’umanità prima ancora che agli Stati Uniti: il Santo Padre comprese per primo che quella minaccia terroristica era inviata al cuore dell’uomo, contro un Occidente e non contro “solo” gli americani. Subito però il pensiero del Papa corse al cuore diretto del problema: «Come possono verificarsi episodi di così selvaggia efferatezza? Il cuore dell’uomo è un abisso da cui emergono a volte disegni di inaudita ferocia, capaci in un attimo di sconvolgere la vita serena e operosa di un popolo. La fede ci viene incontro in questi momenti in cui ogni commento appare inadeguato. La parola di Cristo è la sola che possa dare una risposta agli interrogativi che si agitano nel nostro animo. Se anche la forza delle tenebre sembra prevalere, il credente sa che il male e la morte non hanno l’ultima parola. Qui poggia la speranza cristiana; qui si alimenta, in questo momento, la nostra orante fiducia».

COSA ACCADDE AL WORLD TRADE CENTER

Sono passati 16 anni ma probabilmente ancora tutti noi ricordiamo dove eravamo, cosa stavamo facendo e come abbiamo reagito alla notizia clamorosa: due aerei di linea entrano nelle Torri Gemelle del World Trade Center. E in quella stessa mattina anche il Pentagono e la Casa Bianca erano obiettivi dei terroristi islamici “guidati” da Osama Bin Laden: non c’era l’Isis ma c’era Al Qaeda, ma il progetto omicida e jihadista era il medesimo. «Alle 8.46 ora locale dell’11 settembre del 2001 il primo aereo si schiantava contro la torre nord del World Trade Center a Manhattan; poco dopo, alle 9.03 ora locale, un secondo velivolo colpiva la torre sud, che sarebbe crollata alle 9.59, seguita dalla torre nord alle 10.28», riportano le cronache di allora di LaPresse. Un altro aereo si schianta sul Pentagono e un altro ancora, probabilmente diretto alla Casa Bianca si schianta a terra a Shanksville, in Pennsylvania, dopo pare l’intervento degli stessi passeggeri che eroicamente si sono ribellati ai dirottatori sul volo dell’Americana Airlines. 2997 persone morte, migliaia di feriti e storie infinite che in questi anni sono spuntate sugli attimi prima e dopo quella tragedia umana di dimensioni difficilmente raggiungibili da un “semplice” attacco terroristico. Come ogni anno si terranno delle commemorazioni ufficiali a New York, nella piazza del memoriale dell’11 settembre sul sito del World Trade Center: come spiega l’Ansa, la cerimonia comincerà intorno alle 8.30 ora locale, le 14.30 in Italia, e prevede la lettura di tutti i nomi nelle vittime.