Come sta mostrando in questi minuti anche il programma di Barbara D’Urso. Pomeriggio 5, il caso della ragazza finlandese rapinata e stuprata tra venerdì e sabato dietro al pub della stazione Termini di Roma diviene sempre di più un caso nazionale. Nelle stesse ore delle indagini a Firenze sul caso del presunto stupro dei carabinieri, ora un’altra brutta storia di violenze che questa volta coinvolge un 22enne originario del Bangladesh; «Il gip di Roma ha convalidato il fermo emettendo un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del 22enne bengalese accusato dello stupro di una ragazza finlandese», spiega l’Ansa nell’ultima novità sul caso della Stazione Termini. L’arrestato è accusato di violenza sessuale e rapina: si era offerto di accompagnarla a casa, ma la sua era solo una trappola sfociata nella brutale violenza e nella rapina, tra l’altro di pochissimi euro (circa una quarantina) rimasti nel portafoglio della ragazza finlandese. A Pomeriggio 5 un ristoratore della zona racconta gli attimi tremendi di quella ragazza che è entrata, dopo la violenza subita, nel suo locale per denunciare il tutto: «era sconvolta e cercava la sua amica. Le telecamere hanno filmato tutto, era mattina presto tra le 4.30 e le 5». (agg. di Niccolò Magnani)



LE PAROLE DEL SINDACO RAGGI

“Vicina alla ragazza finlandese aggredita nei pressi della stazione Termini. Roma non accetta alcun tipo di violenza”. Con questo tweet la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha voluto esprimere la vicinanza del Campidoglio nei confronti della finlandese violentata nei pressi della stazione Termini. Ancora un caso di violenza sessuale che turba l’Italia dopo quanto accaduto a Firenze e in altre zone del paese. La ragazza finlandese è stata derubata ed abusata da un 23enne del Bangladesh, residente a Roma con un permesso per motivi umanitari. La Sindaca ha sottolineato come il Comune di Roma e tutta la città non tollereranno un’escalation di violenza, anche se il caso come detto si incastra in un quadro di livello nazionale che si sta facendo ampiamente preoccupante. La dinamica della violenza è già stata ricostruita dalla testimonianza della giovane, ma si attende ora l’interrogatorio del 23enne stupratore per riuscire a chiarire al meglio lo svolgimento dei fatti. (agg. di Fabio Belli)



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ANCORA UN CASO DI STUPRO

Nuovo caso di stupro, questa volta teatro della violenza sessuale è Roma. All’alba di sabato nella zona della stazione Termini una ragazza finlandese è stata violentata dopo essere stata picchiata e rapinata. La giovane, che era arrivata da qualche giorno in Italia per lavorare come baby sitter, aveva trascorso la serata di venerdì in un locale vicino alla stazione capitolina con un’amica. Poco prima dell’alba ha cercato un taxi per tornare a casa, ma in quel frangente è stata avvicinata da un ragazzo che con modi gentili si è offerto di accompagnare le due a casa con la macchina, dicendo loro che era parcheggiata in una via limitrofa. Fidandosi dell’uomo, la giovane ha accettato il passaggio e tranquillizzato l’amica titubante, che invece è rimasta a cercare un taxi. Lo sconosciuto però dopo un centinaio di metri ha tentato un approccio sessuale con la giovane, che ha provato a gridare e opporsi all’aggressione. L’uomo non si è fermato neppure quando una donna, affacciatasi dalla finestra del suo appartamento per le grida della ragazza, ha cominciato a dare l’allarme.



“HO AVUTO PAURA DI MORIRE”

Dopo aver minacciato di morte la vittima, l’uomo l’ha picchiata con una grossa pietra, poi l’ha costretta a seguirlo in una zona buia e appartata, dove ha abusato sessualmente di lei. Dopo aver rubato quaranta euro alla vittima, è scappato. «Mi diceva se ti muovi o provi a scappare t’ammazzo, mi minacciava con una grossa pietra. Ho avuto paura di morire, è stato terribile», ha raccontato la vittima tra le lacrime e sotto choc agli agenti che l’hanno soccorsa e poi portata in ospedale. Il giovane è stato identificato dopo qualche ora: le indagini della quarta sezione della squadra Mobile e del commissariato Viminale hanno permesso di identificare, e poi arrestare, l’uomo. È un 23enne del Bangladesh, che è stato rintracciato e bloccato in piazza Fiume. Stando a quanto riportato da Repubblica, il giovane è stato anche riconosciuto dalla vittima. Il bengalese era in possesso di un regolare permesso di soggiorno ottenuto per motivi umanitari. Inoltre aveva svolto diversi lavori a Roma.