Se la missione di Steve Jobs con Apple è stata quella di scoprire e rendere accessibile un nuovo universo fatto di sogni, non poteva esserci nome migliore di Apple Park, per definire l’astronave, che in America hanno già ribattezzato «Spaceship» o «Mothership» sorta a Cupertino come “Campus 2”, ovvero seconda sede dell’azienda della mela morsicata. E in uno dei giorni più importanti di Apple, a 10 anni dal lancio del primo iPhone che pare già preistoria, in occasione del keynote del nuovo melafonino, ecco che un tributo a Steve Jobs nell’astronave che si promette di colonizzare il mondo a suon di scoperte tecnologiche non poteva mancare. Così, il nuovo iPhone 8 o iPhone X che dir si voglia – in attesa di un’ufficialità sul nome – verrà presentato nell’auditorium sorto proprio accanto al Campus 2 che, guarda caso, prende il nome di Steve Jobs Theater. Un’opera in pieno stile Apple: essenziale, elegante, ricercata. Spiccano il bianco, la struttura circolare, le ampie vetrate. Ma c’è di più, molto di più: dentro…e sotto!



I SEGRETI DELLO STEVE JOBS THEATER

I fortunati che avranno modo di seguire la presentazione del nuovo iPhone saranno 1000, come i posti a sedere nello Steve Jobs Theater, l’auditorium dedicato al genio che ha rivoluzionato il mondo della telefonia e non solo. Se state pensando che 1000 sedute siano poche, forse non avete fatto i conti con i costi. Perché Apple è prima di tutto qualità: anche quando si tratta di costruire delle sedie. Il blogger Neil Cybart ha chiarito che ogni poltrona è costata 14mila dollari. Ora i conti fateli: 14.000 dollari per mille posti, uguale cifra astronomica – e non sarebbe potuto essere altrimenti trattandosi di astronave – pari a 14 milioni di dollari. MacMagazine ha pubblicato su Instagram alcuni scatti esclusivi dei lavori in corso: si vede la scelta del legno chiaro per gli spalti, la mezzaluna disegnata per il palcoscenico. Ma c’è di più, dicevamo, visto che il teatro si sviluppa seguendo due rampe di scale: la struttura circolare lascia spazio al “sotterraneo”, si scende, ci sono posti a sedere per i più fortunati. Ci sono divani in pelle e ascensori rotanti: non è fantascienza, è Apple.



I DETTAGLI DELL’APPLE PARK

Per portare a termine l’Apple Park ci sono voluti quasi 4 anni (inizio dei lavori nel 2013) e soprattutto tanti soldi: si è partiti con delle stime iniziali di 3 miliardi, ma il progetto alla fine ne ha richiesto 5. Apple, però, non ha badato a spese per costruire la sua astronave circolare, il suo secondo braccio nel cuore della Santa Clara Valley. Lì lavoreranno 12mila dipendenti, più che altro 12mila cervelli connessi, reparti che si scambiano informazioni con velocità e interattività supersoniche: un’astronave, appunto. Del resto, quando il progetto era stato pensato nel 2006, l’intenzione era proprio questa come ha chiarito il nuovo ceo, Tim Cook:”Immerso nel verde, è progettato per offrire ispirazione al nostro team e apportare benefici all’ambiente. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di realizzare uno degli edifici a maggiore efficienza energetica al mondo e il campus sarà interamente alimentato da energia rinnovabile“. Si tratta infatti di un edificio a consumo zero, che grazie al suo impianto fotovoltaico da 17 megawatt collocato sul tetto rappresenta una delle costruzioni con pannelli solari più grandi del mondo, e che grazie alla ventilazione naturale non ha bisogno di riscaldamento o condizionamento per 9 mesi su 12. Si chiama Apple Park, ma è una vera e propria astronave: ci porta nel futuro, pronti a partire?

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