Mentre proseguono le dichiarazioni spontanee in Procura di Firenze di uno dei due carabinieri coinvolti nel “presunto” stupro, anche a Pomeriggio 5 si proverà a trattare il complesso caso divenuto nazionale con le ultime proprio dalla Procura dove è in corso il secondo interrogatorio. Intanto, come annuncia La Nazione, è in arrivo in serata in Italia della madre di una delle due giovani studentesse americane per stare vicino alla figlia in giorni ancora delicati come i prossimi: sono infatti in corso altri accertamenti sulle tracce biologiche reperite sul luogo della presunta violenza. Si cercheranno i consueti “incroci” di Dna tra le vittime e i due carabinieri imputati per violenza: non solo, «si attendono inoltre gli esami tossicologici sui campioni ematici prelevati alle due ragazze, essenziali per stabilire se, al momento della presunta violenza, le due ragazze fossero in condizioni di minorata difesa, dovuta all’assunzione di alcolici», precisa il quotidiano fiorentino con le ultime novità investigative del gravissimo caso di Firenze. (agg. di Niccolò Magnani) 



PARLA IN PROCURA PIETRO COSTA

Ha destato scalpore in tutto il mondo la notizia dei due carabinieri di Firenze che avrebbero violentato due studentesse americane dopo averle riaccompagnate a casa. Nelle ultime ore, però, sta prendendo piede un’ipotesi che se confermata avrebbe del clamoroso: il carabiniere 32enne Pietro Costa e il suo capopattuglia, l’appuntato scelto Marco Camuffo, 43 anni, potrebbero avere esperienza in abboccamenti di questo tipo. A suggerire questa possibilità è La Repubblica, che spiega come non sia passato inosservato agli inquirenti che i due abbiano deciso di abbordare le due studentesse americane nel corso della loro prima uscita insieme in pattuglia. Possibile che alle loro spalle ci siano altri episodi simili? Pur distintamente, i due carabinieri hanno un’esperienza pregressa con le ragazze che frequentano la discoteca Flò, dove inizialmente erano stati chiamati per sedare una rissa? Dubbi che gli investigatori cercheranno di chiarire al più presto, per salvaguardare al massimo l’integrità dell’Arma.



OGGI IL SECONDO INTERROGATORIO

Avrà luogo oggi l’interrogatorio di Pietro Costa, il carabiniere 32enne di Firenze, accusato insieme al suo capopattuglia di aver violentato due studentesse americane. In Procura il più giovane dei carabinieri dovrà chiarire se stupro è stato o meno, ben sapendo che gli esami sulle ragazze hanno confermato il rapporto sessuale. Per i due indagati, sospesi dal servizio e avviati verso il possibile congedo, diversi problemi potrebbero arrivare inoltre dalla Procura militare, che non ha alcuna intenzione di soprassedere sulle tante, troppe, irregolarità commesse durante l’uscita in pattuglia finita sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. Come riportato da La Stampa, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, una volta arrivati alle 2,15 alla discoteca Flò, i carabinieri avrebbero agganciato le ragazze facendole salire a bordo della loro gazzella. Questa è stata lasciata incustodita lungo il marciapiede per la bellezza di 23 minuti. Una condotta che il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette ha garantito non tollererà.

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