Le bufale e le catene di S. Antonio su WhatsApp corrono velocemente. Non fa eccezione il messaggio riguardante l’entrata in vigore da martedì del nuovo codice della strada. Si parla delle sanzioni per «chiunque verrà sorpreso alla guida del veicolo, anche se è fermo ai semafori o agli stop, con il cellulare o altri apparecchi», cioè «ritiro immmediato della patente e una multa da 180 euro fino a 680 euro». L’obiettivo del messaggio che sta circolando su WhatsApp è di mettere in guardia gli automobilisti: «Stiamo tutti molto attenti, organizziamoci con i viva voce e se indossiamo gli auricolari ricordiamoci che un orecchio deve restare libero». A insospettire è stato però un particolare presente nel testo del messaggio: «Oggi è stato approvato l’articolo più pesante». A fare chiarezza è stata la pagina Facebook “Una vita da social”, progetto della Polizia postale: «È una catena di S. Antonio vecchia. A maggio c.a. ci sono state delle modifiche al Codice della strada che tra le altre cose vietano l’uso del cellulare anche a macchina ferma ma in moto come in situazioni di traffico o semafori».



COME CAMBIA DAVVERO IL CODICE DELLA STRADA

E allora facciamo un po’ di chiarezza su queste norme che mirano a combattere una delle cause sempre maggiori di incidenti stradali, cioè l’uso dei telefonini in auto. A luglio la commissione parlamentare Trasporti ha preparato un pacchetto di norme differenti da quelle precisante nella catena di S. Antonio che circola su WhatsApp. Sospensione della patente fino a tre mesi alla prima infrazione, raddoppio in caso di recidiva. Inoltre, sono aumentate le sanzioni pecuniarie per chi ha la pessima abitudine di parlare al cellulare mentre sta al volante: decurtazione di 5 punti oltre ad una sanzione pecuniaria che va da 160 a 640 euro e che passerà da 320 a 1282 euro per chi viene sorpreso al telefonino la seconda. Anche il taglio dei punti raddoppierà in caso di recidiva. Sanzioni pesanti, inasprite per contrastare dunque i comportamenti più rischiosi degli automobilisti.

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