E’ stata uccisa Noemi Durini, a soli 16 anni e col fidanzato che ha già confessato per il terribile omicidio. Ma c’è anche la figura del padre della ragazza a ricoprire un ruolo che secondo gli inquirenti potrebbe essere decisivo. L’uomo risulta infatti indagato per i reati di sequestro di persona e occultamento di cadavere. Questo significa che sarebbe stato consapevole di quanto fatto dal figlio, e che soprattutto avrebbe aiutato il fidanzato 17enne della povera Noemi ad occultare il cadavere della ragazza. Favoreggiamento gravissimo, che se confermato potrebbe costare una gravissima pena anche al padre del giovane. La casa del fidanzato di Noemi, ad Alassano in provincia di Lecce, è stata perquisita e ci sono stati i rilevamenti dei RIS per verificare la presenza di tracce biologiche della ragazza, che possano chiarire le idee riguardo la dinamica dell’omicidio, per capire soprattutto se al momento dell’assassinio il ragazzo abbia agito da solo, oppure con qualche complice. (agg. di Fabio Belli) CLICCA QUI PER LE ULTIME NOTIZIE SUL CASO DI NOEMI



LA RAGAZZA SEPOLTA TRA I SASSI

E’ stata uccisa molto probabilmente a colpi di pietre e poi sepolta tra i sassi. E’ questa la drammatica fine riservata alla 16enne di Specchia, nel Leccese, da parte del fidanzato 17enne, assassino reo confesso. Noemi Durini, scomparsa 10 giorni fa, è stata rinvenuta in un campo a Castrignano del Capo su indicazione dello stesso ragazzo che aveva precedentemente confessato il delitto dopo essere stato messo alle strette dagli inquirenti. Noemi, come ha rivelato Repubblica.it, è stata rinvenuta vestita: addosso aveva ancora gli stessi vestiti del giorno della scomparsa, ovvero un paio di leggings neri, una maglietta nera e le scarpe da tennis bianche e nere. Il padre del giovane risulta anche lui indagato per concorso in omicidio volontario, ma stando a quanto emerso nel corso della trasmissione Pomeriggio 5, non avrebbe nulla a che fare con il delitto della 16enne salentina. Il nonno di Noemi, Vito Rizzo, a Repubblica ha commentato: “Penso che il lavoro non l’abbia fatto da solo. Dopo tanti giorni che non avevamo notizie cose buone non ne potevano venire. Anche il fatto che a casa c’era il suo cellulare non era una cosa buona. Abbiamo subito avuto sospetti nei confronti del fidanzato”. Da tempo, infatti, la famiglia della vittima stava tentando di tenere lontano il 17enne dalla figlia, senza però riuscirci. “Bisognava allontanarlo prima, bisognava rinchiuderlo in una casa di cura”, commenta oggi con dolore il nonno. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



REAZIONE CHOC DEL 17ENNE

Un video choc del fidanzato di Noemi Durini, il 17enne assassino reo confesso, sta facendo in queste ore il giro del web. Stando a quanto raccontato a Pomeriggio 5, una donna avrebbe sul web dato ragione al papà della giovanissima vittima, il cui corpo è stato trovato proprio oggi dopo la confessione del ragazzo. La donna in questione, aveva avanzato alcuni sospetti proprio sul ragazzino scatenando la reazione violentissima del 17enne che si sarebbe recato sotto l’abitazione della sua “accusatrice” distruggendole la macchina con una sedia. Una reazione certamente violenta e che confermerebbe il comportamento del giovane arrestato, il cui atteggiamento aveva già destato sospetti e timori presso la madre della vittima 16enne, tanto da rivolgersi alla magistratura minorile. Questo aveva acceso ulteriormente i contrasti tra le due famiglie e la donna, inevitabilmente, si era nuovamente rivolta ai magistrati affinché potessero intervenire per allontanare il 17enne dalla figlia. Stando a quanto racconta tgCom24, ne erano nati due procedimenti, uno penale per violenza privata ed uno civile al fine di verificare il contesto familiare in cui viveva il 17enne, eppure non era scattato alcun provvedimento cautelare nei suoi confronti. Fino alla tragedia di 10 giorni fa, conclusasi nel modo più drammatico per la famiglia della giovane Noemi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



https://twitter.com/QuartoGrado/status/907905115952214016/video/1

RITROVATO IL CADAVERE

Si è concluso nel modo più tragico possibile il caso di Noemi Durini, 16enne della provincia di Lecce scomparsa dieci giorni fa da Specchia. I timori dei genitori, in particolare della madre, sono stati confermati dalla confessione choc giunta oggi da parte del fidanzatino 17enne. E’ stato lui ad uccidere Noemi e dopo la sua ammissione, lo stesso ha condotto i Carabinieri nelle campagne di Castrignano del Capo, a poca distanza dalla provinciale per Santa Maria di Leuca. Come riporta TgCom24, è qui che il giovane aveva occultato maldestramente il cadavere della ragazzina, sotto alcuni massi. Oltre al 17enne reo confesso, è indagato anche il padre 41enne per concorso in omicidio volontario. Una doccia fredda per l’intera famiglia Durini che proprio in concomitanza con la drammatica confessione del 17enne si trovava in prefettura a Lecce in vista di una conferenza stampa alla quale i due genitori avrebbero dovuto prender parte. Entrambi sono stati colti da malore al punto che è stato necessario l’intervento di un’ambulanza. Il sentore che il cerchio stesse per stringersi attorno al responsabile della scomparsa della ragazzina salentina era ormai sempre più palpabile. Oggi, dopo essere stato messo sotto pressione dagli inquirenti, alla fine il giovane ha confessato mettendo fine ad un giallo ancora ricco di punti oscuri, a partire dal movente. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LA CONFESSIONE DEL FIDANZATO 17ENNE

Ha confessato di aver ucciso la giovane fidanzata 16enne di Lecce, Noemi Durini: la clamorosa novità arriva dalla Procura dove l’altrettanto giovane fidanzato 17enne ha appena confessato l’omicidio di Noemi, scomparsa nel nulla lo scorso 3 settembre. Le forze dell’ordine cercano il cadavere, e non è escluso che il ragazzo abbia anche indicato il presunto luogo della sparizione, mentre anche il padre del giovane risulta indagato, in concorso con il figlio, per omicidio volontario, secondo quanto riportato da TgCom 24. Già in queste ultime ore si era arrivati alle indagini e accuse contro il giovane ragazzo per via delle sue numerose dichiarazioni contraddittorie tenute dal giorno della scomparsa di Noemi fino ad oggi. Qualche tempo, come viene raccontato da giorni, fa la madre della 16enne aveva segnalato alla magistratura minorile il ragazzo a causa del suo comportamento violento. Ora quel “l’ho uccisa io”, cambia tutto con la vicenda che da drammatica diviene definitivamente tragica. (agg. di Niccolò Magnani)

IL FIDANZATINO INTERROGATO

Il mistero continua ad interessare la scomparsa della 16enne Noemi Durini, una ragazza della provincia di Lecce, di Specchia. Le ultime tracce risalgono allo scorso 3 settembre, quando la ragazzina ha abbandonato la casa di famiglia verso le 5 del mattino. Secondo la Procura ci sarebbero delle possibilità che qualcuno possa aver fatto del male a Noemi, che possa averla rapita, e per questo sono stati aperti due fascicoli per sequestro di persona. Sia da parte della Magistratura ordinaria che da quella minorile, dato che il dubbio è che la 16enne possa essere vittima di un coetaneo. In particolare si sospetterebbe del fidanzato di Noemi Durini, a causa della loro relazione travagliata, come sottolinea Il Tempo. Questa sera, mercoledì 13 settembre 2017, Chi l’ha visto approfondirà nella sua prima puntata il caso di Noemi, per ripercorrere quanto avvenuto nelle ore prima della sua scomparsa. Secondo gli inquirenti, il ruolo del fidanzato non sarebbe da sottovalutare, dato che quella mattina i due sono stati visti a bordo di uno scooter in direzione della periferia del paesino. 

LE ULTIME TRACCE E LE PISTE

Importante l’impegno delle autorità nella ricerca di Noemi Durini, una ricerca senza sosta che prevede la collaborazione del Saf. Negli ultimi giorni si era sospettato addirittura ad una fine tragica per la 16enne, collegata ad un terrapieno fresco che secondo gli inquirenti appariva sospetto, ma che alla fine non ha portato ad alcun indizio. Si cerca dappertutto nelle zone vicine al paese d’origine della ragazzina, senza lasciare nulla di intentato. Si cerca nelle grotte, nei pozzi, nelle cisterne. Sintomo che gli investigatori stanno vagliando qualsiasi ipotesi, anche la più tragica. Non sarebbe la prima volta che Noemi Durini si allontana da casa, per via del rapporto conflittuale con la madre, ma nei casi precedenti si trattava di un’assenza provvisoria, che non superava i due giorni. Insospettisce soprattutto la decisione della ragazzina di lasciare a casa qualsiasi effetto personale, anche la piastra per capelli da cui non si separava mai. Secondo quanto riporta Il Tempo, sembra inoltre che il viaggio in scooter di Noemi e del fidanzatino non sia stato l’unico immortalato dalle telecamere dei dintorni. I due sarebbero saliti infatti a bordo di un’auto guidata dal 17enne.

INTERROGATO IL FIDANZATO DI 17 ANNI

Il parere degli inquirenti è che il fidanzato di Noemi Durini sia un ragazzo “a rischio” ed anche per questo è stato ascoltato in fretta. Durante l’interrogatorio, il 17enne avrebbe ammesso di aver lasciato la ragazzina al campo sportivo di un paese vicino a quello dell’abitazione ad Alessano. Un particolare che potrebbe indicare che Noemi possa aver incontrato qualcuno, una volta sola. Rimane tuttavia sospetto l’ultimo post pubblicato dalla 16enne sul proprio profilo Facebook, un’immagine che spesso viene condivisa sul web per portare avanti una campagna contro la violenza sulle donne. Si tratta di un caso oppure è un riferimento a qualcosa di tremendo che potrebbe essere accaduto a Noemi Durini? Intanto le ricerche, operate anche con l’ausilio dei cani molecolari, si sono concentrata anche nel perimetro attorno alla casa del 17enne, da cui tuttavia non sarebbero emersi nuovi particolari.