Potrebbe aver attuato un tentativo di depistaggio, il padre del 17enne che ha confessato di aver ucciso la giovane Noemi Durini, fidanzata 16enne di Specchia, in provincia di Lecce. E’ questo il sospetto della giornalista Paola Grauso, la stessa che ha realizzato l’intervista shock trasmessa ieri sera dalla trasmissione Chi l’ha visto ai due genitori del giovane arrestato. Entrambi non erano a conoscenza della sua confessione fino alla notizia data loro a telecamere accese dalla stessa giornalista. La Grauso ha raccolto le parole del padre, il quale ha rivelato quale fosse la versione fornita fino a quel momento dal figlio: a sua detta, la mattina della scomparsa di Noemi il figlio l’aveva incontrata ma poi l’avrebbe fatta scendere dalla sua auto prima che la 16enne salisse a bordo di un’altra vettura di colore scuro, “nera o blu” e si allontanasse. Una versione, questa, che in realtà il figlio non avrebbe mai reso agli inquirenti e che, a detta della giornalista di RaiTre suonerebbe come una sorta di depistaggio, come ribadito anche oggi nel corso del suo intervento nella striscia quotidiana della trasmissione del mercoledì condotta da Federica Sciarelli. Possibile che i genitori non conoscessero quanto compiuto dal figlio, nel momento in cui venivano intervistati? Dubbi, questi, di fronte ai quali il programma ha lasciato rispondere gli stessi spettatori, increduli alla visione del filmato ed alle parole dei due coniugi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DOCUMENTO CHOC IN TV

E’ un documento drammatico, quello trasmesso ieri sera nel corso della prima puntata stagionale di Chi l’ha visto, che ha aperto i battenti affrontando il caso di Noemi Durini, la 16enne di Specchia uccisa dal fidanzatino. Mentre il 17enne confessava il delitto della giovane, l’ignara giornalista Paola Grauso si trovava in casa dei genitori per realizzare un’intervista sulla tragica vicenda. Dopo circa 40 minuti e dopo aver ascoltato la versione dei coniugi contro la giovane Noemi, l’intervistatrice è stata raggiunta dalla notizia della confessione choc del ragazzo, tanto da non poterla tenere nascosta ai genitori, comunicandola, così, a telecamere accese. La reazione è stata emblematica: apparentemente incredula la madre, sotto choc il padre nell’apprendere che il responsabile di un omicidio terribile che ha sconvolto l’intero Salento, fosse proprio il figlio minorenne, del quale non sapevano neppure dove fosse in quel momento.



LE ACCUSE ALLA VITTIMA

Le telecamere di Chi l’ha visto hanno così registrato un documento importantissimo, ora al vaglio anche degli inquirenti e che racchiude la primissima reazione dei genitori del 17enne di fronte alla scoperta della sua confessione. Il tutto, prontamente ripreso dalle telecamere del programma di RaiTre. Mentre Paola Grauso poneva le sue domande ai due coniugi, non sapeva che il padre fosse già stato indagato per sequestro di persona e occultamento di cadavere. Ancor prima di fare ingresso nell’abitazione, è la madre del 17enne arrestato ad esordire: “Un anno di inferno abbiamo passato”. Da quel momento in poi saranno solo parole durissime quelle riservate alla giovane Noemi Durini, allora ancora data per scomparsa. E’ il padre, in particolare, ad aver preso la parola descrivendo una Noemi del tutto differente rispetto all’immagine trapelata dal racconto dei parenti e da quelle frasi pubblicate su Facebook e che suonavano come delle inascoltate richieste di aiuto. L’uomo ha rivelato che da quando il figlio iniziò a frequentare la 16enne di Specchia, poi divenuta la sua prima ragazza, ebbe tre TSO. “Era lei che comandava nel gruppo”, ha aggiunto l’uomo, rivelando come fosse sempre Noemi e non il contrario, a picchiare il 17enne in diverse occasioni. La giovane vittima è stata descritta come una ragazza cresciuta “allo stato brado”, prima di svelare quanto poi avrebbe ammesso oggi, in sede di interrogatorio, l’assassino reo confesso. “Addirittura incitava mio figlio affinché scannasse tutti e due”. Una 16enne, dunque, della quale in quel momento non si sapeva ancora dove fosse, stava per essere scambiata per una spietata mandante.



LA REAZIONE ALLA CONFESSIONE DEL FIGLIO

A quel punto è stata la giornalista a chiedere dove fosse il quel momento il figlio. La madre ha così espresso la sua preoccupazione ed alla domanda della Grauso, “Potrebbe essere in caserma?”, la replica del padre non è tardata ad arrivare: “No, non è in caserma perché è un minore e dovrebbero chiederlo a me”. Contrariamente alle sue parole, però, il giovane si trovava proprio sotto interrogatorio e confessava il delitto di Noemi. Dopo averne ricevuto la conferma sul suo cellulare, la giornalista ha così informato la coppia: “La ragazza è stata ritrovata”. Il padre del ragazzo non ha fatto in tempo a finire di esultare che è stato travolto dalla dura verità: “E’ morta e L. ha confessato”, ha aggiunto senza mezzi termini la giornalista. Da quel momento in poi la reazione dei genitori del ragazzo è incredibile. Sotto choc lui, mentre in lacrime accusa la famiglia della vittima: “Hanno creato un mostro e il mostro se l’è mangiato! Maledetti”. Poi l’urlo straziante della madre: “Siamo morti! Contenti?”. A lasciare la giornalista, la conduttrice di Chi l’ha visto e gli spettatori tutti, completamente interdetti, è stata l’assenza di delicatezza nei confronti di Noemi, anche dopo aver appreso della sua morte.