Se andate negli Stati Uniti, in Canada, e in molti altri paesi anglosassoni e chiedete patatine fritte sul menù troverete immancabilmente “french fries”, cioè “francesi fritte”. In realtà la guerra su chi ha inventato le patatine fritte per primo tra begli e francesi è ancora aperta sebbene il primo a usare il termine sembra sia stato l’allora presidente americano Thomas Jefferson che a una cena alla Casa Bianca nel 1802 chiese “patate servite alla maniera francese” da cui “french fries. Adesso il colpo di scena: le prime patatine fritte sarebbero state spagnole e a inventarne la ricetta sarebbe stata addirittura una santa, Teresa d’Avila. Lo sostiene un professore di storia dell’arte belga, Paul Ilegems, fondatore del museo delle patatine fritte, che cita una lettera che la santa inviò nel 1577 alla madre superiora di un convento di Siviglia, ringraziandola per aver inviato “patatine, ventriglio e sette limoni” (e anche del vino “molto buono”).
Il docente cita altri documenti del periodo da cui si ricava che le patatine fritte si usavano negli ospedali in quanto ricche di proprietà alimentari e curative. Ma lo stesso professore sostiene che gli inventori potrebbero essere stati dei pescatori belgi che friggevano insieme piccoli pesci e pezzetti di patate. In ogni caso i francesi rifiutano ogni tesi: le patatine fritte le vendevano loro dalla fine del XVIII secolo sul Pont Neuf di Parigi, preparate sul posto e vendute in appositi cartocci.