Nonostante il giovane 17enne accusato dell’omicidio della fidanzatina 16enne Noemi Durini abbia deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, a parlare è stato invece il suo avvocato difensore, Luigi Rella. All’uscita dalla comunità protetta in cui attualmente si trova il ragazzo, infatti, il legale ha parlato con i giornalisti. Stando a quanto riporta Blitz Quotidiano, la sua difesa ha commentato: “È un momento molto difficile, Lucio è molto pentito e molto segnato, non sta bene”. La sua condizione psico-fisica molto fragile era stata ribadita nei giorni scorsi anche dalla direttrice della struttura che teme per la sua salute. Intanto il Gip ha deciso di convalidare il fermo anche se a tale decisione si sono opposti i legali del fidanzato della 16enne uccisa. A loro detta, infatti, “non ci sono i presupposti del pericolo di fuga” ed hanno già annunciato che chiederanno la perizia psichiatrica al fine di stabilire se il giovane sia o meno in grado di intendere e di volere anche al momento dell’omicidio della povera Noemi Durini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LE PAROLE DEL PARROCO DI SPECCHIA

Quella che si è tragicamente delineata, dopo l’omicidio della giovane Noemi Durini, è una vera e propria faida tra famiglie. Il caso resta accesissimo soprattutto dopo il ritrovamento di tre bottigliette piene di benzina, ma fortunatamente non esplose, sul terrazzino della villetta della famiglia Marzo, dove abitano i genitori del 17enne assassino reo confesso. Una notizia emersa oggi ma tenuta segreta per non alimentare ulteriormente l’odio tra le due famiglie ma anche tra le due comunità salentine. A parlare oggi, come rivela l’agenzia di stampa Ansa, è anche il parroco Don Antonio De Giorgi, il quale prima di celebrare la consueta messa domenicale delle 9:30 ha voluto rivolgere un appello alla popolazione di Specchia, pubblicandolo sulla sua pagina Facebook: “Stiamo vivendo giorni terribili: la tragedia che ha colpito la nostra comunità e lo choc che ne è seguito ci chiama ad una prova dura e difficile”, ha esordito. “Invito tutti i cittadini e i parrocchiani di Specchia a mantenere la calma ed il controllo delle parole e delle azioni e a non commettere gesti di cui poi potrebbero pentirsi perché non è con la vendetta che si ottiene giustizia per la povera Noemi”, ha aggiunto, riferendosi proprio alle ultime notizie del giorno. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CONVALIDATO IL FERMO DEL 17ENNE

Lucio Marzo rimarrà in carcere: nonostante le parole “a zero” di ieri pomeriggio durante l’interrogatorio, il fidanzato 17enne reo confesso di Noemi Durini ha appena ricevuto la convalida del fermo dal gip del Tribunale dei minorenni di Lecce, Ada Colluto. È stato infatti convalidato l’arresto per l’omicidio volontario premeditato aggravato da crudeltà e da futili motivi per Lucio Marzo, il protagonista di una lunga e poco raccomandabile guerra tra famiglie a Specchia, con i due minorenni “protagonisti” del caso di cronaca nera purtroppo sempre più inquietante per novità, frasi non dette e “sfide” di paese. «Il giudice ha quindi emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di custodia cautelare e ha disposto il trasferimento del ragazzo in un istituto protetto per minorenni da individuarsi fuori dalla regione Puglia», spiega lo speciale di TgCom 24. (agg. di Niccolò Magnani)



MOLOTOV CONTRO LA CASA DEI MARZO

Il caso orrendo di Specchia purtroppo continua a offrire nuove e inquietanti evoluzioni dopo il brutale omicidio di Noemi Specchia: questa mattina si è venuto a sapere che nella notte tra venerdì e sanato sono state lanciate tre molotov contro la villetta del fidanzato di 17enne reo confesso e accusato di omicidio premeditato contro la giovanissima fidanzata. I genitori di Lucio Marzo si sono spaventati quando hanno visto entrare nella loro casa tre bottigliette piene di benzina che non sono esplose perché non erano accese. L’abitazione di trova a Montesardo, frazione di Alessano e in questi giorni è divenuto già teatro di altre spiacevoli “novità”, come la lite tra il padre di Noemi, Umberto Durini e Biagio Marzo, accusato dal primo di essere il vero omicida della figlia. Come deciso dalla disposizione del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, si è deciso di potenziare il servizio di sorveglianza anche davanti alla casa della famiglia di Noemi, a Specchia. Lo scontro tra le due famiglie è sempre più grave e la morte di Noemi può avere “acceso” una guerra a distanza di un bieco e ignobile livello che tra l’altro è tutto il contrario del rispetto per la morte di una 16enne. (agg. di Niccolò Magnani)

PM, “OMICIDIO PREMEDITATO”

L’omicidio di Noemi Durini rappresenta ancora un rebus di difficile risoluzione, nonostante gli inquirenti stiano mettendo sotto torchio il fidanzato minorenne, L.M., nella speranza di riuscire a stabilire al più presto la verità. Nelle ultime ore, però, ad inchiodare il giovane alle sue responsabilità sarebbero arrivate anche le testimonianze di alcuni amici, che ai carabinieri avrebbero confermato le parole pronunciate dal minore nel mese di giugno, quando al culmine di un litigio il presunto killer avrebbe detto:”Se mi lasci ti ammazzo”. Gli inquirenti stanno anche cercando di verificare la versione del giovane, che dal primo momento ha dichiarato di aver ucciso Noemi per impedirle di realizzare il piano di sterminare la sua famiglia. Eppure, nell’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip di questa mattina, il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una mossa che potrebbe rivoltarsi contro lo stesso indiziato dal momento che la procura di Lecce gli contesta l’omicidio premeditato della sedicenne di Specchia, aggravato dalla crudeltà dai futili motivi (agg. di Dario D’Angelo)

GUERRA TRA FAMIGLIE

E’ guerra tra famiglie a Specchia tra i genitori di Noemi Durini, la ragazza uccisa dal fidanzato 17enne, Lucio Marzo, e i genitori del ragazzo. Uno scambio pubblico di accuse pesantissime, che fanno comprendere come tra le due famiglie assolutamente non corresse buon sangue anche prima del terribile epilogo che ha portato alla tragica morte della ragazza. Gli inquirenti stanno ancora indagando per cercare di comprendere quelle che saranno le varie responsabilità di una storia che presenta ancora molti punti oscuri. C’è infatti da chiarire il ruolo del padre del 17enne reo confesso, che potrebbe aver saputo del delitto prima della confessione di Lucio, e che potrebbe aver aiutato il ragazzo nell’occultamento del cadavere. Accuse gravissime, e la tensione che sta salendo tra le due famiglie sembrano confermare come quello del ragazzo nei confronti di Noemi potrebbe non essere stato un raptus improvviso, ma un gesto tragico al culmine di un’escalation di odio tra le due famiglie.

IMMA DURINI, PAROLE DI FUOCO A QUARTO GRADO

Imma Durini, la madre di Noemi, ha rilasciato parole di fuoco contro la famiglia Marzo ai microfondi di Quarto Grado, la trasmissione in onda su Rete 4: “Hanno calunniato mia figlia, che invece voleva fare la crocerossina con quel ragazzo. Queste persone hanno sempre mandato calunnie nei confronti di mia figlia e gli inquirenti lo sanno: prenderanno i tabulati e ci saranno le minacce vocali, telefoniche, con messaggi di Whatsapp o altri messaggi normali. Noemi era sempre allegra, educata e rispettosa. Così la devono ricordare, come la ricordiamo noi, non la vedo più entrare in casa per colpa loro. La devono pagare tutti in questa famiglia, tutti! Sono tutti complici! Gli assistenti sociali non sono intervenuti. Dal 19 luglio mi avevano promesso che sarebbero intervenuti per aiutarmi e fare un piano rieducativo per mia figlia… e invece non è successo. Perché vedendo la situazione con mia figlia che mi stava un po’ sfuggendo, ho chiesto aiuto ai servizi sociali, non perché mia figlia dovesse essere rinchiusa, ma perché mia figlia doveva essere aiutata insieme alla mamma”.

“LA FAMIGLIA DI NOEMI DURINI? GENTE PERICOLOSA”

Dichiarazioni che fanno seguito a quelle sempre rilasciate a Mediaset a Pomeriggio Cinque dalla madre del ragazzo, che ha affermato invece come Noemi fosse minacciosa e violenta a sua volta, tanto da essere stata espulsa dalla scuola che frequentava a causa di una rissa con un’altra ragazza. La madre del 17enne assassino di Noemi ha lanciato però un’accusa molto pesante, nello specifico, nei confronti della ragazza. “Noemi? So che ha fatto la colletta per comprare una pistola e uccidere me, mio marito e mia figlia dodicenne. E’ diabolica.” A sua volta la madre di Lucio ha parlato del padre di Noemi come una persona pericolosa, così come a Quarto Grado la madre di Noemi ha definito il padre del ragazzo un “delinquente, che voleva portare sulla cattiva strada anche il figlio e ci è riuscito.” Una situazione di grandissima tensione che testimonia anche i cattivi rapporti tra le famiglie in alcuni paesi in provincia di Lecce.