Ha provato a salvare la nipotina di 18 mesi, ma le ferite riportate dalla piccola, azzannata da due pitbull, erano gravi e i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Se ne parla anche a Pomeriggio 5, dove verranno fornite le ultime notizie su questa tragedia avvenuta a Flero, in provincia di Brescia. Ad esempio ora il nonno, che è rimasto ferito nel tentativo di salvare la piccola Victoria, è ricoverato in ospedale, dove ha ricevuto la notizia di essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Brescia. Il nonno paterno della piccola è indagato per omicidio colposo per omessa custodia del minore. La bambina stava infatti giocando da sola in giardino quando è stata azzannata dai due pitbull. Nessuna ipotesi di reato invece nei confronti dei genitori della bambina, proprietari dei cani che sono stati abbattuti dai carabinieri durante il loro intervento. (agg. di Silvana Palazzo)



UN VICINO, “HO PROVATO AD AIUTARLI”

Non ci sono ancora indagati per omicidio colposo dopo la morte di una bambina di 18 mesi, uccisa da due pitbull di famiglia. Intanto prosegue l’inchiesta della Procura di Brescia, mentre il padre della piccola, che era in Germania per lavoro, è rientrato nella notte. La madre era fuori mentre la bambina era rimasta sola con il nonno paterno. Emergono altre dichiarazioni dei vicini: «Quegli animali sembravano impazziti», hanno raccontato al Giornale di Brescia. L’adrenalina in corpo e i colpi inferti dal nonno per proteggere la piccola Victoria hanno acuito la furia dei due pitbull. Uno dei vicini si è gettato oltre la recinzione nel disperato tentativo di soccorrere nonno e bambina. «Ho parlato ai cani per tenerli buoni e parevano essersi tranquillizzati, ma la piccola era già a terra sotto il nonno», che stava provando farle da scudo col proprio corpo. Poi sono arrivati i soccorritori, i carabinieri che hanno soppresso i due pitbull e infine la corsa al Civile, ma per la bimba non c’era più nulla da fare. (agg. di Silvana Palazzo)



IL SINDACO, “MAI RICEVUTO DENUNCE”

Cresce la rabbia dei vicini di casa della bimba di appena un anno, sbranata dai due pitbull tenuti in giardino. “Solo il papà della bambina sapeva gestire quei due cani”, raccontano alcuni testimoni, come riferisce oggi l’Ansa. Ma il papà, da tempo, era in Germania per motivi di lavoro. Ancora non è chiaro cosa abbia fatto scattare il raptus nei due cani che sono poi stati abbattuti. Certo è che per gli abitanti di Flero, quanto avvenuto era una “tragedia che si poteva evitare”, come hanno spiegato ai microfoni di SkyTg24. Stando al racconto di un vicino di casa, lo scorso 2 settembre era andato al comando di polizia municipale del paese per avvertire della presenza di due pitbull che correvano. “Avevano appena litigato con un altro cane e attaccato la proprietaria. Ma i carabinieri hanno detto che non potevano uscire perché non era loro competenza, di chiamare il canile o seguire i cani”, ha spiegato l’uomo. Non sarebbe della stessa idea il sindaco di Flero, Pietro Alberti, che ha invece commentato la vicenda asserendo: “Abbiamo sentito dire che i pitbull avrebbero aggredito altri cani, ma non abbiamo mai ricevuto denunce”. Quindi attacca la popolazione asserendo: “forse se la gente avesse denunciato e non solo parlato, si poteva intervenire per valutare l’atteggiamento dei cani”. Intanto risulta essere senza indagati, almeno per il momento, l’inchiesta della Procura di Brescia aperta per omicidio colposo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



INTERVIENE IL CODACONS

Che fosse una tragedia annunciata lo si era già capito subito dopo le prime testimonianze che hanno fatto seguito all’uccisione della bimba di un anno, azzannata dai due pitbull in giardino. Ora, a ribadirlo, come rivela l’agenzia di stampa Ansa, è anche il Codacons che afferma: “La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo deve essere affrontata una volta per tutte; da anni chiediamo di prendere provvedimenti ma le istituzioni rimangono immobili a guardare bambini sbranati da cani”. Ancora una volta viene ribadita la presenza di razze potenzialmente pericolose per l’uomo, non solo i pitbull ma anche i rottweiler che, per caratteristiche proprie tra cui potenza, robustezza, dentatura possono provocare ferite letali in caso di aggressione. Per tale ragione, ricalca l’associazione, “da anni chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi”. Differente è il discorso relativo al morso di un volpino, le cui conseguenze non sarebbero le medesime. “L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall’ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

I CANI GIÀ SEGNALATI IN PASSATO?

Una storie terribile, quella che si è consumata nel Bresciano, dove una bimba di 13 mesi è stata azzannata ed uccisa dai due pitbull che erano nel giardino. Ferito anche il nonno che ha tentato in tutti i modi di salvare la nipotina, da sola con lui in casa al momento della tragedia. Stando alle indiscrezioni raccolte da Today.it, pare che i due cani fossero stati già segnalati in passato per la loro aggressività e pericolosità. Sebbene non vi siano conferme ufficiali, potrebbero aver già aggredito altri cani. A ciò si vanno ad aggiungere le segnalazioni dei vicini di casa soprattutto per il loro continuo abbaiare e ringhiare. A conferma delle ipotesi appena svelate, anche la testimonianza di un uomo che vive a soli 50 metri dal luogo della tragedia e che ha rivelato a Il Giorno: “Stavo rincasando quando ho visto alcune signore urlare con le mani tra i capelli ‘aiuto, quella bimba è fatta a pezzi’”. E sui due pitbull poi abbattuti, ha commentato: “Avevano già dato problemi, una volta avevano sbranato un cagnolino al parco. Ed erano incontenibili, spesso scappavano dal cortile e combinavano danni. Eravamo preoccupati”. Una tragedia, dunque, annunciata? (Aggiornamento di Emanuela Longo)

NIPOTE E NONNO AGGREDITI DAI DUE CANI

Una bambina di poco più di un anno è morta azzannata da due Pitbull, l’aggressione è avvenuta a Flero, in provincia di Brescia. Ferito anche il nonno della piccola: l’uomo, di nazionalità albanese, è stato portato in ospedale. I cani sarebbero proprio di proprietà del nonno, all’interno della cui villetta si è verificata la terribile vicenda. Erano le 19.30 circa quando i due Pitbull hanno attaccato la bimba di un anno e il nonno paterno. I vicini hanno subito allertato i soccorritori del 118, che però non riuscivano a superare il cancello della villetta, perché i due cani provavano ad aggredire anche loro. Quindi i medici e barellieri hanno chiamato i carabinieri, che dopo essere arrivati sul posto hanno abbattuto i cani a colpi di pistola. Purtroppo per la bambina non c’è stato nulla da fare, mentre il nonno, 63enne, è riuscito a sopravvivere all’attacco dei suoi cani: è stato soccorso e portato in ospedale.

IL NONNO MORSO A SUA VOLTA: RICOVERATO IN OSPEDALE

Tragedia a Flero, un piccolo centro in provincia di Brescia. La bambina di un anno, di origine straniera, Victoria, secondo quanto riportato da Il Messaggero, si trovava da sola con il nonno quando è uscita nel piccolo giardino per giocare con i suoi due cani. I pitbull però, l’hanno azzannata fino a ucciderla. Stando alla ricostruzione dei carabinieri, il nonno paterno della piccola ha provato a salvare la nipotina, ma è stato morso a sua volta. La piccola era figlia di una donna bresciana di 22 anni la quale non era in casa al momento della tragedia, e di un uomo di origini albanesi che lavora all’estero, in Germania. La famiglia abita in una villetta a schiera, nell’immediata periferia del paese. Solo dopo l’intervento dei Carabinieri, i quali sono stati costretti ad abbattere i due animali per poter accedere in casa, è giunta sul posto anche la madre della bimba azzannata a morte che, sotto choc, è stata anche lei ricoverata. Ancora non sarebbe chiaro cosa avrebbe scatenato il raptus dei due pitbull, intanto la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio e al vaglio ci sarebbe anche la posizione del nonno della bambina per omessa custodia della minore.