Sono trascorsi 24 anni dalla morte di Audrey Hepburn ma la celebre attrice britannica resta ancora un nome importante nella storia del cinema internazionale, al punto da guadagnarsi il manifesto della Festa del Cinema di Roma, tratto da una foto di scena di Cenerentola a Parigi, film del 1957. Ciò che però trapela dal libro scritto da Alexander Walker, dal titolo “Audrey, the real story”, è una storia del tutto differente rispetto a quella di color rosa a cui siamo stati abituati fino ad oggi. Come rivela il quotidiano indipendente fondato e diretto da Maurizio Belpietro, La Verità, c’è un’ombra nera che aleggia sulla vita e sulla carriera di Audrey Hepburn sin da bambina e che ha rischiato di annientare per sempre il grande successo poi ottenuto, da Risate in Paradiso a Vacanze romane, fino al suo ultimo film di Spielberg, Always – Per sempre. Secondo l’autore del libro, infatti, Audrey era figlia di genitori fascisti e questo avrebbe potuto interferire con la sua immensa carriera, ma fu invece destinato a restare per sempre nell’ombra, almeno fino ad oggi.



L’OMBRA NERA SULLA CARRIERA DELL’ATTRICE

Audrey Hepburn è nata in Belgio nel 1929, crescendo tra il suo paese natale, il Regno Unito ed i Paesi Bassi. Siamo nel periodo del regime nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale. La giovane Audrey iniziò a studiare danza, prima di approdare al cinema, dopo aver toccato anche il palco dei teatri. La sua vita prosegue tra gli Stati Uniti e l’Italia e sentimentalmente fu legata a due uomini, l’attore Mel Ferrer sposato in prime nozze e il conte Andrea Dotti, suo secondo marito. In tanti ebbero modo di incontrarla, conoscerla e frequentarla, come Lucherini che di lei ricorda, “Era timida”, citando quella volta che durante una festa se ne stette in disparte, malgrado gli sguardi fossero tutti su di lei. Le testimonianze di coloro che l’hanno conosciuta si sono moltiplicate negli anni, e da queste emersero somiglianze ma anche enormi differenze rispetto ai personaggi che Audrey interpretò nel corso della sua carriera. Una carriera che sì, si sarebbe potuta spegnere sul nascere proprio a causa dei suoi genitori, secondo il libro di Walker entrambi fascisti. Sia la madre che il padre, infatti, erano iscritti alla British union of fascists. Secondo le indiscrezioni, in seguito la madre, baronessa Ella van Hemstra, divorziò dal marito fascista, sebbene lo fosse anche lei. Il padre invece, Joseph Hepburn Ruston era a capo della redazione dell’agenzia di stampa tedesca Europa Korrespondenz a Londra. La loro reale separazione avvenne nel 1939 quando il padre fu arrestato e la madre tornò in Belgio insieme alla piccola Audrey. Solo quando la guerra finì, la baronessa portò la figlia a Londra, mentre il padre, dopo il carcere, si trasferì a Dublino. Siamo nel periodo degli esordi cinematografici di Audrey Hepburn. Prima che il suo nome iniziasse a splendere tra le stelle del cinema, le indiscrezioni sui genitori hanno rischiato di spegnere per sempre il suo astro, ma furono messe a tacere.

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