Il Miracolo di San Gennaro, con lo scioglimento del sangue del Santo, è sicuramente uno dei momenti di maggior raccoglimento e condivisione della vita nella città partenopea. Forse non tutti sanno ancora qual è la dinamica che porta al compimento del miracolo: a livello chimico c’è comunque una meccanica chiara, anche se ovviamente la Fede non conosce ragioni e accetta il mistero del miracolo del sangue secco nelle ampolle, ma che nelle date prestabilite si scioglie, annunciando buoni auspici per la città partenopea, al contrario di quanto succede nelle rarissime volte in cui il miracolo non si è verificato. In uno studio pubblicato ormai un quarto di secolo fa sulla rivista “Nature”, si parla infatti del fenomeno della tissotropia, ovvero dei materiali che, per caratteristiche chimiche, diventano fluidi se sottoposti ad una sollecitazione meccanica.  “Le sostanze tissotropiche sono gelatine in grado di diventare più fluide, passando persino dallo stato solido a quello liquido, quando sottoposte a sollecitazioni meccaniche come vibrazioni o microurti, e che poi solidificano nuovamente quando tornano allo stato di riposo”. Questa la definizione sulla rivista, che comporterebbe però il fatto che vi sia una sostanza di tipo tissotropica nelle ampolle, come lo stesso sangue dopo una mutazione “alchemica”. (agg. di Fabio Belli) 



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