Una tragedia che poteva essere evitata: emergono nuovi agghiaccianti particolari sul caso della bimba sbranata da due pitbull. Una donna ha raccontato a Pomeriggio 5 che il suo cane era stato aggredito al collo da uno dei due cani solo una settimana fa. «Il nonno ci aveva promesso che avrebbe dato via i cani se non avessimo denunciato. Erano pericolosi, io gli dissi di stare attento perché c’era la bambina. È successa una cosa inaudita», ha raccontato la donna. Ai microfoni del programma di Barbara d’Urso sono intervenuti anche i due carabinieri che sono intervenuti a Flero: «Abbiamo ricevuto la chiamata e siamo arrivati sul posto. I sanitari non riuscivano a entrare, perché i cani erano inferociti e giravano attorno al nonno che stava facendo da scudo. Ho provato a scavalcare, ma non ce l’ho fatta». Quindi il collega ha deciso di intervenire: «La situazione era drammatica, bisognava prestare soccorso, quindi abbiamo deciso per l’abbattimento degli animali. Non sapevo come stesse la bambina, i corpi erano coperti di sangue e i cani erano inferociti. Abbiamo aperto il cancello, sono entrati subito gli operatori del 118 e hanno provato a rianimare la bambina».



DISPOSTE ANALISI SUI DUE CANI

In una manciata di atroci istanti si è spenta a Flero, in provincia di Brescia, la vita della piccola Victoria, la bambina di 14 mesi sbranata da due pitbull. La vicenda verrà nuovamente approfondita da Pomeriggio 5 oggi, martedì 19 settembre. Il nonno ha provato a salvarla, e così un vicino di casa che non ha esitato a scavalcare la recinzione. Resta purtroppo il ricordo di quelle urla laceranti e della furia improvvisa di quei due cani. Il vicino prova a distrarli, il nonno fa inutilmente da scudo contro quella furia improvvisa, scalcando gli animali sempre più inferociti. Le ferite riportate dalla bimba sono troppo gravi: non ce la fa a sopravvivere. Il nonno invece riporta ferite tutto sommato non gravi, ma resta in ospedale perché è ancora sotto choc. E non si dà pace per la morte della nipotina. Ora risulta iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo: un atto dovuto, visto che la bambina era affidata a lui. Una vicenda tremenda che il sostituto Roberta Panico dovrà analizzare minuziosamente. 



PROFILI DI RESPONSABILITÀ ANCHE A CARICO DEI GENITORI?

Bisognerà capire anche se si possono configurare eventuali profili di responsabilità anche a carico dei genitori della piccola Victoria, visto che i due pitbull regolarmente chinati erano intestati a loro. I carabinieri, che interverranno oggi a Pomeriggio 5, li hanno abbattuti per far entrare nella villetta gli operatori del 118. Mamma Olga, rientrata a casa poco dopo la tragedia, ha accusato un malore dopo aver appreso della morte della figlia. Trasferita in ospedale, come riportato dal Corriere della Sera, è stata dimessa ieri pomeriggio. In Italia è rientrato anche il marito, Egi Zikaj, di origini albanesi e con un lavoro in Germania. Proprio il padre di Victoria adorava quei due pitbull, per i vicini era l’unico che riusciva a gestirli. Riferiscono infatti che nel quartiere erano stati segnalati comportamenti aggressivi dei due cani. Questi ultimi saranno sottoposti ad accertamenti specifici per verificare se soffrissero o meno di patologie croniche, come rabbia.

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