La parola d’ordine dell’antiterrorismo, in Italia, è sempre la stessa: prevenzione. Per questo motivo, come riportato da La Repubblica, dopo l’attentato di Barcellona, in cui un van ha falciato la folla sulle Ramblas, la Polizia ha pensato bene di controllare 27mila veicoli potenzialmente pericolosi, in particolare quelli collocati in prossimità dei centri storici delle grandi città, bersaglio preferito dei terroristi. Il bilancio dell’operazione denominata “Ultimo Miglio” dalla Polizia di Stato, dopo aver controllato mezzi pesanti di ogni tipo, da furgoni a camion, da van ad autobus, è di 24 arresti, 114 denunce e 157 automezzi sequestrati. L’operazione, imbastita dal Ministero dell’Interno, si è sviluppata nell’arco di 3 giorni, dal 28 al 30 agosto, ed è stata coordinata dal Servizio Controllo del Territorio della Polizia di Stato. D‘intesa con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, e grazie al coinvolgimento dei Reparti Prevenzione Crimine, delle volanti delle Questure e dei Commissariati di Polizia stradale, sono stati intensificati i posti di controllo in prossimità degli accessi ai centri storici al fine di identificarne i conducenti e verificarne le generalità attraverso le banche dati delle forze di polizia, compresa quella Schengen.



I RISULTATI

Sono stati importantissimi i risultati dell’operazione antiterrorismo “Ultimo miglio” condotta dalla Polizia in Italia negli ultimi giorni di agosto. Questo il resoconto riportato da La Repubblica:”27.043 automezzi sottoposti a verifica, 32.619 persone controllate (di cui 5.634 stranieri e 6.855 con precedenti di polizia), 24 arresti (la maggior parte per reati connessi a stupefacenti), 114 denunce, 157 automezzi sequestrati, 1.240 contravvenzioni elevate. Oltre 9.000 gli automezzi controllati al giorno e circa 10.800 le persone sottoposte a controlli in ognuna delle giornate. Tra queste ultime, il 21% è risultato avere precedenti di polizia“. Il direttore del Servizio controllo del territorio della Polizia di Stato, Maurizio Vallone, intervenendo ad Adnkronos ha riferito che il numero maggiore di controlli ha riguardato i mezzi pesanti diretti verso il centro storico di Roma, dal momento che “la Capitale può rappresentare un obiettivo politico particolare e più volte sui siti jihadisti sono state diffuse immagini del Colosseo“.

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