Il metodo era semplice: farsi immortalare davanti alla storica Fontana di Trevi a Roma, un figlio che si faceva fotografare in scatti “turistici” dalla madre, ma che in realtà ne approfittava per derubare gli ignari passanti e tutti coloro che come lei si soffermavano per farsi fotografare davanti alla fontana. Un piano semplice ma efficace, con tasche e borse dei turisti che venivano sistematicamente alleggeriti con nonchalance dall’ineffabile coppia padre-figlio. Questo finché la polizia non è intervenuta arrestando Diego C, cileno che aveva praticamente preso residenza nella piazza davanti alla Fontana di Trevi, destando alla lunga più di qualche sospetto per le ripetute foto che si faceva scattare dalla madre. Che ha ovviamente protestato al momento dell’arresto che è avvenuto con i due praticamente colti in flagrante, anche se davanti al giudice, hanno rifiutato ogni addebito, sostenendo di essere innocenti e di non essere in piazza per rubare.
NON PROVATA LA COMPLICITA’ DELLA MADRE
Per il figlio Diego pesano però anche i precedenti, visto che un primo arresto per furto era arrivato già per il 25enne cileno nello scorso mese di luglio, segno di come il sudamericano fosse recidivo e di certo non estraneo a questo tipo di pratiche. Alla fine, avendo i due optato per il rito abbreviato come richiesto dal pubblico ministero che si è occupato del caso, ovvero Raimondo Orrù, per il ragazzo è arrivata una condanna a 10 mesi di reclusione, mentre la madre, che si è dichiarata non consapevole delle intenzioni del figlio e del fatto che stesse borseggiando i turisti mentre lei gli scattava le foto, ha subito una condanna a 4 mesi semplicemente per la resistenza a pubblico ufficiale opposta al momento dell’arresto, non essendo emersi elementi che provassero la complicità con il figlio Diego. Di sicuro i due non potranno più presentarsi con disinvoltura e la Fontana di Trevi, per un bel periodo di tempo, potranno guardarla solamente da lontano.