Voi fareste guidare una persona che ha un quarto di cervello? E allora non dovreste aver problemi nell’impedire alle donne di farlo. La controversa teoria è dello sceicco Saad Al Hajry, presidente del Consiglio della fatwa della provincia di Amir, nel sud dell’Arabia Saudita. Una teoria che non dovrebbe indignare, visto che quello è l’unico Paese al mondo che non permette alle donne di guidare. Durante un incontro pubblico, riservato a un uditorio maschile, lo sceicco ha anche “difeso” il genere femminile: «Ovviamente non è colpa sua, ma è un aspetto fisiologico». Apriti cielo: le dichiarazioni hanno generato una reazione durissima, non solo tra le donne, sui social media  arabi, dove la campagna per la concessione del diritto alla guida alle saudite è tra le più popolari di sempre. Il video è stato condiviso e commentato sarcasticamente da tantissime persone su Twitter. Così è stato rievocata un’altra teoria, circolata un paio di anni fa, secondo cui le donne non possono guidare perché questo danneggia il loro sistema riproduttivo.



IN ARRIVO PATENTE PER LE DONNE, MA DAI 40 ANNI

Le parole dello sceicco Saad Al Hajry risultano ormai controcorrente in Arabia Saudita, visto che tra poco meno di un mese la Shura, l’organo consultivo della monarchia, si confronterà sulla proposta di concedere alle donne sopra i 40 anni la patente. Il principe ereditario Mohammed Bin Salman, che salirà al trono al posto del padre a breve secondo indiscrezioni sempre più frequenti, ha dunque aperto alla guida delle donne. I permessi però potrebbero essere concessi solo alle donne con più di 40 anni e solo nelle città, stando ai progetti circolati nel Regno. Il cambio di approccio comunque c’è: come riportato da Repubblica, una donna si è travestita da uomo per guidare qualche settimana fa, è stata fermata dalla polizia, ma non ha vissuto le settimane di isolamento e detenzione, che fino a due anni fa erano comuni.

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