Ragazzine poco più che adolescenti, di buona famiglia, che si vendono su Internet: è questa la realtà virtuale descritta da Fabio Postiglione sul Corriere del Mezzogiorno. Il giornalista, che ha creato un profilo fake sulle principali App per adolescenti con il falso nome di Fabiola Senatore, ha scoperto e narra un mondo agghiacciante, fatto di ragazze della Napoli bene adescate e poi “comprate” per poche decine di euro, in cambio di foto erotiche, video hot, fino al sesso a pagamento in auto.
Postiglione ha prima caricato sul cellulare una serie di applicazioni gratuite per conversazioni più conosciute in Italia tra i giovanissimi che permettono l’iscrizione anche a minorenni. Come foto profilo ha scelto quella di una ragazza qualunque voltata di spalle e ripresa da lontano: con un click è diventato Fabiola, una ragazzina di 16 anni, studentessa al liceo classico Umberto. Basta una notte perché a Fabiola arrivino più di oltre cinquanta messaggi privati. E nonostante la ragazza specifichi di essere minorenne a chiunque la contatti, «Ho 16 anni e il 28 ottobre ne compirò 17», inizia la maratona di inviti e richieste di ogni tipo, anche sessuali. Non solo l’eta viene ignorata, ma sembra eccitare ancora di più i predatori virtuali.
«HO 38 ANNI, NON SONO VECCHIO PER TE»
Tra i tanti, Fabiola viene contattata da un 38enne che dice di essere di Avellino e che come foto profilo ha il disegno di una coppia che sembra fare sesso, ma è molto ambigua come tutta la sua conversazione. L’uomo chiede alla ragazza cosa sta facendo e lei, ingenua, replica che, vista l’ora tarda, è a letto, dorme. Lui, allora, commenta che a letto si possono fare tante cose e anche se Fabiola gli ricorda di essere minorenne, quello insiste: «Mica sono vecchio per te?». E così inizia l’invio di foto che durerà per sette giorni. L’avellinese, comunque, è solo uno dei tanti: in un’altra conversazione, un ragazzo esordisce spiegando di avere grandi doti sessuali e forme allettanti, e quando Fabiola cerca di moderare il tono, lui non demorde, cambia versione sulla sua età, da 36 a 22, per poi inviare la foto del suo sesso, spingendosi fino a farle una videochiamata mentre si masturba.
«10 EURO PER UNA FOTO, 20 PER UN INCONTRO: ANCHE SOLO SFREGAMENTI»
Chiusa la comunicazione, ecco affacciarsi a un’altra finestra virtuale un ragazzo di Casoria: è lui a spiegarle che esiste un mondo oscuro, nascosto ai tantissimi genitori, che ruota attorno ad innocue chat dove milioni di ragazzi si scambiano messaggi anonimi, senza lasciare i propri dati, senza numeri di telefono ma che nascondo giri particolari. Notanto la curiosità di Fabiola, forse intuendo un possibile interesse, spiega che anche a lui è capitato di comprare foto per dieci euro o di organizzare incontri per 20 euro. Non solo, entra nella spiegazione del tipo di incontro richiesto: «Anche solo sfregamenti o un completino intimo visto dal vivo. Basta che ti alzi un poco la maglietta e abbassi il pantaloncino. Io faccio solitamente una ricarica di dieci euro per poter fare acquisti on line, anche ricariche al cellulare ma è più rischioso perché devi darmi il tuo numero di cellulare». Quando Fabiola fa intendere che potrebbe interessarle e che potrebbe anche coinvolgere la sorella, quello inizia a proporre decine di alternative a prezzi che arrivano anche a 100 euro.
Tra tutti i ragazzi che hanno contattato la giovane, come racconta Senatore, solo uno di loro ha deciso di non proseguire nella chiacchierata perché Fabiola è minorenne. Sono centinaia le ragazze che vengono adescate in chat da uomini adulti: Fabiola non sembra nemmeno essere la più giovane, dal momento che ci sono anche tredicenni che si offrono.