In attesa dell’approfondimento di Quarto Grado sull’omicidio di Gloria Rosboch nel giorno della sentenza del processo di primo grado, arriva anche il commento a caldo da parte dei genitori della vittima. Dopo la rabbia della madre giunge anche lo sfogo del padre sulla decisione del giudice che ha condannato Gabriele Defilippi a 30 anni di reclusione e il complice ed amante Roberto Obert a 19. A detta di papà Ettore, infatti, la cosa peggiore sarebbe il modo in cui hanno strozzato la sua povera ed unica figlia. E’ quanto ha dichiarato ai microfoni de Il Messaggero. All’uscita dal Tribunale i genitori della vittima hanno manifestato entrambi la loro rabbia proprio per la pena troppo leggera alla luce del modo crudele in cui la professoressa fu uccisa. L’uomo ha dichiarato che fino alle 4:00 di notte non riusciva a chiudere occhio, in attesa della decisione del Tribunale di Ivrea che nel primo pomeriggio si è pronunciato sul destino dei due imputati, decidendo anche di rinviare a giudizio Caterina Abbattista, la cui prima udienza è fissata al prossimo 17 ottobre. La donna si è detta serena, come rivelato dall’inviata di Pomeriggio 5 in quanto certa di poter dimostrare nel corso del processo la sua innocenza rispetto al delitto di Gloria Rosboch. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA MAMMA CONTRO LA CONDANNA A DEFILIPPI
Alla Vita in Diretta è intervenuta la mamma di Gloria Rosboch, ancora scossa dopo la sentenza arrivata questa mattina contro Gabriele De Filippi che non ha visto rispettata la richiesta del pm (ergastolo): uno scandalo, seconda la donna anziana, che vede nei 30 inflitti a Gabriele De Filippi una sentenza troppo morbida. «Per me trent’anni sono pochi, perche’ lui ha meditato. Potevano essere trent’anni se avesse adoperato la pistola e sparato un colpo velocemente, ma ha lui non l’ha fatto. Ha comperato la corda, gliel’ha messa al collo e poi l’ha strozzata. Qui ci vuole coraggio», spiega mamma Marisa davanti ai microfoni Rai. «Io ho messo gli occhiali per non vederlo e mi auguro che non esca fuori – ha aggiunto la donna – perche’ quello ne ammazza altri. Per me non si merita nessuno sconto di pena, per me meritava l’ergastolo, perche’ ha fatto tutto meditando bene le cose». Ultim’ora invece sulla data del processo per Caterina Abbattista, la mamma di Gabriele: si terrà il 17 ottobre prossimo, come riferito in diretta a Pomeriggio 5 dall’inviata di Barbara D’Urso. (agg. di Niccolò Magnani)
SENTENZA GIP, “30 ANNI A GABRIELE, 19 A OBERT”
Si è chiusa con 30 anni a Gabriele De Filippi, 19 a Roberto Obert e il rinvio a giudizio per la mamma di Gabriele, Caterina Abbattista, la sentenza di primo grado del processo sull’omicidio di Gloria Rosboch. Secondo la decisione del gip del tribunale di Ivrea Alessandro Scialabba: avendo utilizzato il rito abbreviato, Gabriele ha evitato così l’ergastolo prendendo il massimo della pena possibile per questa tipologia di rito, appunto 30 anni di carcere. Secondo la ricostruzione del pm Giuseppe Ferrando, «Gloria Rosboch voleva denunciare Defilippi, suo ex allievo, per una truffa da 187 mila euro. La donna scomparve da Castellamonte il 13 gennaio 2016 e fu ritrovata il 19 febbraio successivo nella cisterna di una discarica abbandonata nelle campagne di Rivara, a pochi chilometri», spiega il report dell’Ansa. Intanto il primo commento arriva dalla mamma della povera professoressa uccisa brutalmente, «Per me questa sentenza è falsa, troppo bassa, l’ergastolo, così come richiesto dal pm, ci sembrava più adeguato», grida la donna accompagnata dal legale della famiglia Stefano Caniglia. Accolto invece il patteggiamento per Efisia Rossignoli, la telefonista della truffa: ha patteggiato un anno e undici mesi. (agg. di Niccolò Magnani)
VERSO L’ERGASTOLO?
Nella giornata di oggi si chiuderà il primo doloroso capitolo relativo all’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante 49enne di Castellamonte uccisa il 13 gennaio 2016. A distanza di oltre un anno e mezzo da un delitto che sconvolse l’Italia intera, Quarto Grado seguirà, nella prima serata odierna, i retroscena della sentenza che andrà a chiudere ad Ivrea il processo di primo grado su uno dei casi di cronaca che ha caratterizzato l’intero 2016. Due i principali imputati per l’omicidio di Gloria Rosboch: da una parte il giovane Gabriele Defilippi, all’epoca dei fatti 22enne, ex allievo dell’insegnante ed artefice di una maxi truffa ai suoi danni. Dall’altra Roberto Obert, 53enne amante del primo, di Forno Canavese, lo stesso che contribuì nei giorni seguenti al delitto a far ritrovare il cadavere dell’insegnante in una discarica nei dintorni di Rivara, nel Torinese. Per mesi entrambi si sono addossati le colpe fino all’ultima udienza, quando il più giovane degli accusati ha deciso di assumersi tutte le responsabilità dell’atroce assassino di Gloria. A carico di Defilippi, il ragazzo dalle mille personalità, il pm di Ivrea aveva chiesto l’ergastolo, mentre per il complice 20 anni di reclusione. Quale sarà la decisione del giudice?
GLORIA ROSBOCH: LE ACCUSE A DEFILIPPI E OBERT
I genitori di Gloria Rosboch finalmente sapranno la verità sul delitto dell’amata ed unica figlia. Oggi, infatti, il giudice si esprimerà sui due imputati, responsabili dell’uccisione della professoressa di Castellamonte, pronunciando la sentenza con la quale si chiuderà il processo di primo grado a loro carico. Dopo un anno, alla fine Gabriele Defilippi ha smesso di addossare la colpa ad altre persone ed ha confessato il delitto: ha ucciso lui l’ex professoressa per una questione puramente economica. Lui che tanto amava la bella vita, con i 180 mila euro sottratti con l’inganno alla Rosboch aveva potuto godere di momenti di shopping sfrenato e forse serate all’insegna di alcol e droga insieme all’amico, amante e complice Obert. Quei soldi, però, che rappresentavano il tesoretto della famiglia Rosboch e che Gloria gli aveva affidato sei mesi prima cedendo alle promesse di una vita insieme all’estero, alla fine gli si erano ritorti contro: la donna lo aveva denunciato e questo aveva fatto sorgere in lui il desiderio di eliminare per sempre il “problema”. E così ha deciso di organizzare il suo piano mortale, facendo nuovamente cadere la donna nella sua ennesima trappola, l’ultima, prima di strangolarla. E’ stato lui ad agire, lo ha confessato dopo mesi di accuse all’amico Obert, entrambi arrestati poco più di un mese dopo il delitto, il 19 febbraio 2016. Ora uno rischia il carcere a vita, il secondo, grazie alla sua collaborazione con gli inquirenti, potrà cavarsela con una condanna a 20 anni. Ma cosa succederà, di fatto, oggi?
LE RICHIESTE DELLE DIFESE
La difesa di Gabriele Defilippi punterà tutto sull’infermità mentale – anche solo parziale – del suo giovane assistito al fine di evitargli l’ergastolo e chiedendo la sua assoluzione. Aspetto delicato, questo, e sul quale il giudice ha disposto una serie di perizie al fine di appurare che il ragazzo sia capace di intendere e di volere. Roberto Obert ha collaborato con gli inquirenti fornendo informazioni credibili e utili ai fini delle indagini, dunque la sua difesa confida in una pena meno severa rispetto a quella avanzata dal pm. Ci sono poi altri due personaggi che entrano nella vicenda. Si tratta di Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi e che ha scelto il rito ordinario. La sua difesa ha chiesto l’archiviazione della sua posizione per mancanza di prove del suo presunto coinvolgimento nel delitto di Gloria Rosboch. Al giudice la decisione se rinviarla o meno a giudizio. Infine, Efisia Rossignoli indagata per concorso nella truffa ai danni della professoressa uccisa ed in merito alla quale il giudice vaglierà la sua richiesta di patteggiamento.