Alessandro Di Battista era uno dei più attesi a Italia 5 stelle, la tre-giorni di kermesse in corso a Rimini che incoronerà Di Maio come nuovo capo politico del Movimento 5 Stelle. Eppure non ci sarà. Polemica nei confronti dell’indicazione di Grillo? Macché “Dibba” ha altro a cui pensare: tra poche ore sarà papà. Come ha raccontato attraverso un videomessaggio in cui è apparso visibilmente emozionato, il pentastellato era in procinto di raggiungere la località della riviera romagnola in macchina quando si sono rotte le acque di Sahra, la sua fidanzata, e sono stati costretti a cambiare direzione e a correre in ospedale. Di Battista aveva preparato il suo intervento e ha deciso di leggerlo in diretta Facebook ma si è trattenuto in video per circa 12 minuti, prima di congedarsi con una ragione più che seria:”Vi voglio davvero tanto bene. Adesso torno in ospedale, perché Sahra sta entrando in sala parto. Il nome non lo abbiamo ancora scelto“.



DI BATTISTA, “IO BATTITORE LIBERO”

Nel leggere il discorso preparato per la kermesse Italia 5 Stelle, Alessandro Di Battista ha chiarito di non sentirsi adatto “perlomeno per il momento”, al ruolo di premier e di pensare a se stesso come ad un “battitore libero”. Con queste parole Di Battista ha motivato la volontà di non candidarsi alle primarie che tra poco candideranno ufficialmente Luigi Di Maio a Palazzo Chigi per il M5s. Come riportato da TgCom24, il parlamentare pentastellato ha aggiunto:”Ognuno ha il suo ruolo. Voglio essere totalmente libero di portare avanti le battaglie in cui credo. Proprio perché mi sento responsabile so quello che posso e devo dare al M5s. In questi 4 anni e mezzo ho prodotto interrogazioni, denunce. Ho interpretato il ruolo da parlamentare in maniera fisica. Candidarsi a premier non è obbligatorio. E’ obbligatorio restare compatti (..).Ho fiducia in Luigi, anche lui si è caricato del Movimento nei momenti difficili. Dovete sostenerlo perché lo attaccheranno. Ci aspettano mesi di battaglia feroce. Proveranno in tutti i modi a fermarci. L’obiettivo dei partiti politici non è fermare la mafia, forte perché capace di trasformarsi. L’obiettivo dei partiti non è fermare la corruzione. Non è fermare la la povertà, mai così diffusa. Il loro unico obiettivo è fermare il M5s e il cambiamento, lo hanno fatto rieleggendo Napolitano, usando la ghigliottina boldriniana per regalare denari pubblici alle banche private. Mettendosi d’accordo ex fascisti ed ex comunisti. Lo stanno facendo ancora con una legge elettorale oscena scritta per impedire di governare al M5s e lanciare un Gentiloni bis che va bene al pd, a Berlusconi e al capitalismo finanziario il primo nemico da abbattere”.



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