Il Tavistock Centre di Londra, l’unica clinica statale inglese che si occupa del cambiamento di sesso nei confronti dei minori, ha visto i suoi pazienti crescere in numero incredibile nel giro di un decennio. Nel 2009 infatti i casi trattati erano solo 97: nel 2016 ammontavano a 2016 casi, mentre il numero di bambini di 5 anni e anche meno sotto trattamento era salito da 6 a 32. I casi sono due: o fino a una decina di anni fa i genitori reprimevano e tenevano nascosta la volontà del figlio di cambiare sesso, o un certo tipo di mentalità che considera del tutto normale che un bambino di tre anni (come nel caso che vedremo dopo) sia in grado di capire di sentirsi un maschio seppur nato femmina o viceversa è dilagata. Cosa è cambiato in sostanza? Una mentalità che sostiene e spinge quelle che sono normali pulsioni in fase di adolescenza, quando il bambino non ha chiara la percezione del suo corpo come è normale? Verrebbe da dire questa seconda ipotesi, in quanto molte scuole inglesi fanno di tutto per sostenere e spingere questa mentalità. Diverse infatti sono le scuole elementari che hanno smesso di definire maschio o femmina gli alunni in base ai vestiti che indossano, mentre un’altra scuola nell’Essex ha vietato alle bambine di indossare le gonne in modo da rendere più facile l’inserimento del sempre più crescente numero di bambini transgender.



Siamo davanti a una vera violenza psicologica nei confronti dei più piccoli, dettata da una visione ideologica e imposta della realtà. Nell’ultimo caso del genere riportato dai media inglesi, si parla di Callie, una bambina di 3 anni che a quell’età dichiara apertamente ai genitori di sentirsi un maschietto. Per la madre nessun problema, anzi: meglio se ne sia accorto adesso che quando sarebbe stato più grande. In ogni caso per lei il transgenderismo di sua figlia “non è una scelta”. Nel giro di due anni Callie adesso è Dexter, naturalmente secondo la legge si aspettano i 16 anni prima di cominciare cure ormonali e il conseguente trapianto fisico. Con il sostegno dei genitori, degli insegnanti e degli assistenti sociali Callie/Dexter è stato ricoverato al centro di Tavistock diventando uno dei pazienti più giovani in assoluto. I medici hanno diagnosticato alla bimba di essere colpita dal disturbo di identità di genere e hanno dato l’ok alla trasformazione sessuale. Inutile dire che questi casi appartengono molto spesso a momentanee crisi di identità, che passano con l’evoluzione. Inutile dire che procedere al cambiamento di sesso a 5 anni di età sia qualcosa contrario a ogni insegnamento medico, educativo, psicologico. Ma questo è il futuro che è già cominciato.

Leggi anche

Louis Dassilva, avvocato: "Manca il Dna sul corpo? Elemento favorevole"/ "Potremmo chiedere la scarcerazione"Chiara Petrolini, il datore di lavoro: "Con i miei figli era amorevole"/ "C'è qualcosa che non torna"