In una ripresa ravvicinata proposta dall’agenzia ANSA, si infittisce il mistero sulla caduta dell’Eurofighter caduto a Terracina, uno schianto che è costato la vita al pilota Gabriele Orlandi. Nel video si vede chiaramente il tentativo del pilota, dopo la brusca picchiata, di virare per lambire l’acqua e riuscire a rimanere in quota, ma lo schianto appare violentissimo. Una manovra che appare inspiegabile a chi conosceva il pilota ed era consapevole della sua grande esperienza. Lo sgomento della gente che osservava l’esibizione rende chiaro come lo schianto sia stato del tutto inaspettato, né dall’aereo sembra fuoriuscire fumo né esserci nulla che possa lasciar presagire un grave guasto. Servirà un’attenta analisi del relitto dell’aereo per capire se ci sia stato un guasto meccanico dietro la tragedia, o se ci si possa trovare invece di fronte a un errore umano, un malore o una causa relativa a Gabriele Orlandi: è bastato comunque un attimo, come si vede chiaramente nel video, per perdere la vita in quella che doveva essere una giornata di festa. (agg. di Fabio Belli)
IL PASSATO DI GABRIELE ORLANDI NEGLI USA
Emergono nuovi dettagli sul passato importante e glorioso nel mondo militare per il pilota e capitano Gabriele Orlandi: nel 2015, come spiega lo speciale di Sky Tg24 sulla tragedia dell’Eurofight caduto durante l’Air Show di Terracina, il capitano si era trasferito Maryland per entrare nella scuola aerea della Marina americana. L’addestramento con i top gun statunitensi gli era valso l’abilitazione da pilota sperimentatore-collaudatore; a quel punto, Orlandi è tornato in Italia per entrare nel 311esimo Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare a Roma. Un’esperienza e un curriculum incredibile per un giovane militare gli era valso a quel punto la grande possibilità di diventare presentatore dell’Eurofighter, uno dei velivoli più avanzati di tutta Europa. Voli fatti prima di Terracina, tantissimi: problemi, nessuno, eppure ieri qualcosa è successo e ancora è tutto da scoprire in quella che è stata certamente l’esibizione più tragica e drammatica di questi ultimi anni di Air Show nel nostro Paese. (agg. di Niccolò Magnani)
IL CODACONS CHIEDE LO STOP DELLE ESIBIZIONI AREE
Non si placano le polemiche, consente in questi casi, sull’opportunità o meno di continuare a produrre esibizioni aree così spettacolari ma anche così pericolose come l’Air Show delle Frecce Tricolori. Con un lungo comunicato, il Codacons chiede di bandiere le esibizioni aree dopo la morte del capitano Gabriele Orlandi. Il Ministero della Difesa e il Governo Italiano hanno salutato commossi e ricordato nel lutto la famiglia del top gun, ma il problema e la polemica sul fronte incidenti resta ugualmente: «Non è la prima volta che nel nostro Paese si registrano tragedie durante esibizioni aeree e voli acrobatici», introduce la nota il presidente del Codacons Carlo Rienzi; «Appena due anni fa, nel 2015, un altro pilota perse la vita nel teramano nel corso di una manifestazione simile a quella di Terracina. Crediamo sia giunto il momento di vietare le esibizioni acrobatiche degli aerei in Italia, poiché i pericoli legati a tali manifestazioni sono troppi. È sufficiente un minimo errore per causare una tragedia, e i rischi non riguardano solo i piloti, ma coinvolgono anche il pubblico. Le istituzioni farebbero bene a riflettere sulla reale necessità di consentire ancora simili eventi nel nostro Paese, e la magistratura deve accertare se sulla tragedia di Terracina vi siano eventuali responsabilità da parte degli organizzatori dell’Air Show», conclude l’unione dei consumatori italiani, mentre intanto le indagini “doppie” sulla tragedia dell’Eurofighter di Terracina proseguono senza soste. (agg. di Niccolò Magnani)
IL MISTERO SUL CACCIA D’ECCELLENZA
Mentre proseguono le indagini sulla morte del povero pilota top gun Gabriele Orlandi, suscita sempre più stupore negativo per quanto avvenuto all’Air Show di Terracina 2017, specie per quel tipo di caccia Eurofighter, uno dei velivoli più d’eccellenza della Difesa Italiana. L’Eurofighter è un velivolo capace di raggiungere una velocità dichiarata di Mach 2, che corrisponde a oltre 2.400 chilometri orari: come spiega l’Agi, i piloti che guidano questo tipo di velivolo sono dotati di una tuta anti-G studiare per «ammortizzare, grazie a dei cuscinetti interni ad aria compressa, l’effetto della forza di gravità. Quando un pilota è sottoposto ad alti livelli di accelerazione gravitazionale, il sangue può venire spinto verso le gambe. La tuta dell’Eurofighter è specificamente studiata per utilizzare un sistema di cuscinetti ad aria compressa che prevengono questo effetto, ed evitano che il cervello rimanga a corto di sangue». La morte del capitano Orlandi però rappresenta un punto oscuro, finora, sulle reali motivazioni dell’incidente (qui sotto le tre principali). (agg. di Niccolò Magnani)
LE TRE IPOTESI SULLA MORTE DEL PILOTA
Sono fondamentalmente tre le ipotesi principali, al momento, per la morte di Gabriele Orlandi: due inchieste aperte dalla Procura di latina e dal’Aeronautica Militare che dovranno far luce sui fatti tragici dell’Ari Show Terracina di ieri dove il povero pilota italiano si è schiantato con il suo Eurofighter. In primo luogo un guasto meccanico: il motore che perde di potenze – vedere qui sotto -, un guasto ad un’altra parte del veicolo appena dopo il loop eseguito sulle teste meravigliate del pubblico di Terracina, oppure un cortocircuito che ha provocato prima la caduta e poi la mancata espulsione con paracadute in fase di picchiata. La seconda ipotesi riguarda ovviamente la possibilità di un malore dello stesso top gun: Orlandi era un pilota esperto, ancora giovane (36 anni) ma potrebbe essere rimasto vittima di un malore improvviso che ha provocato l’improvvisa e traumatica caduta. Da ultimo, l’errore umano: questo punto gli inquirenti lo ritengono meno probabile degli altri, anche perché non era certo la prima volta che Orlandi guidava il suo Eurofighter per evoluzioni incredibili durante le esibizioni delle Frecce Tricolori. Per di più, fino al loop eseguito, non vi erano state sbavature visibili, mentre di colpo la caduta eseguita consiglierebbe un qualcosa accaduto improvvisamente e senza che Gabriele potesse realmente reagire. (agg. di Niccolò Magnani)
IL MOTORE HA PERSO POTENZA?
Sono passate diverse ore dalla tragedia di Terracina (Latina) con le Frecce Tricolori che hanno terminato lo show nei cieli con l’orrendo schianto sul mare dell’Eurofighter dell’Areonautica Militare: ma ancora, ad oggi, non si conosce il reale motivo per cui il caccia sia improvvisamente crollato a terra schiantandosi contro l’acqua e non lasciando scampo al capitano 36enne Gabriele Orlandi. «L’Eurofighter stava facendo dei volteggi da solo e, arrivato quasi al termine dell’esibizione, si è schiantato in mare di punta, come se il motore avesse perso potenza», spiegano alcuni testimoni presenti ieri al Terracina Air Show. Secondo gli spettatori che erano molto vicini al luogo dell’impatto, non si è sentito alcun botto e il motore continuava a girare quanto il velivolo è finito sott’acqua. Le cause sono ancora in fase di studio per gli esperti, anche per capire come mai il pilota non sia riuscito a sganciarsi fuori con il paracadute: a vedere la velocità dell’incidente in effetti c’era davvero poco tempo e spazio per potersi sganciare, ma al momento non si sa neanche se Orlandi ci abbia provato o sia rimasto “sorpreso” da un’inconveniente tecnico che noi ancora non conosciamo. (agg. di Niccolò Magnani)
CHI ERA GABRIELE ORLANDI
L’intera Aeronautica militare italiana è in lutto dopo il grave incidente che si è verificato ieri a Terracina durante l’Air Show. Un Eurofighter è infatti caduto in mare mentre precedeva le esibizioni delle Frecce tricolori. Niente da fare per il pilota esperto Gabriele Orlandi, 36enne di Cesena. I testimoni non avevano visto nessuno lanciarsi con il paracadute e questo aveva sin da subito fatto temere il peggio per il pilota poi recuperato ormai privo di vita. Ma chi era Orlandi? Come rivela La Nazione, tra il 2010 ed il 2011 aveva studiato al 4° Stormo di Grosseto superando brillantemente il corso che gli avrebbe permesso poi l’abilitazione all’Eurofighter. Una persona molto sorridente, solare ed estremamente concentrato sul lavoro, aveva stretto legami profondi in Maremma ed anche per tale ragione il 4° Stormo di Grosseto si unisce all’immane lutto per morte inaspettata e che ha colto tutti alla sprovvista, compresa la famiglia del giovane pilota che ieri era in spiaggia, a Terracina, insieme a migliaia di persone, ad assistere allo spettacolo delle Frecce. Proprio a Grosseto, Orlandi era tornato lo scorso 25 giugno sempre in occasione dello show delle Frecce Tricolore incantando con le sue evoluzioni in volo. Al momento restano ancora sconosciute le cause che avrebbero portato alla rovinosa caduta e su questo l’Aereonautica ha già attivato tutte le pratiche per fare luce sulla tragedia. “Vicinanza e cordoglio” all’intera famiglia del pilota sono giunti anche da parte del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MALORE PER LA FIDANZATA
Una tragedia vera e propria quella accacduta oggi per la caduta dell’Eurofighter con a bordo il capitano Gabriele Orlandi a Terracina. Questi ha perso la vita davanti agli occhi della sua famiglia. Se prima erano state aperte delle possibilità sulla presenza dei suoi cari ora c’è la certezza come riportato da RaiNews.it. La fidanzata del pilota è stata colta da un malore con l’ambulanza che l’ha subito soccorsa. Purtroppo erano presenti anche i genitori di Gabriele Orlandi e hanno visto precipitare il ragazzo con l’Eurofighter in fondo al mare. Subito si è capita la gravità dell’accaduto anche se c’era la speranza di poter fare qualcosa per provare a salvare la vita di questi. Situazione complicata che da incidente diventa vera e propria tragedia, lasciando tutti senza parole. Un momento difficile da accettare e di cui su parlerà a lungo per capire soprattutto bene quali siano state le cause di questo terribile accadimento. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL PILOTA È DECEDUTO
Sono notizie drammatiche quelle che arrivano da Terracina, dopo la caduta di un Eurofighter dell’Aeronautica in mare. Secondo le ultime notizie rese note dal quotidiano La Stampa, il pilota del velivolo è morto ed il suo corpo sarebbe già stato recuperato dai mezzi di soccorso prontamente intervenuti subito dopo la tragedia. Stando a quanto rivelato da fonti militari, la vittima sarebbe un capitano di 36 anni, Gabriele Orlandi del Reparto Sperimentale dell’Aeronautica militare italiana. Pare che al momento della tragedia fosse presente anche la fidanzata intenta a seguire le fasi iniziali dell’Air Show e che, dopo aver assistito alla terribile scena abbia avuto un malore. Forse erano presenti anche i genitori del pilota morto. “Agghiacciante”: così i testimoni hanno riassunto la scena alla quale hanno assistito dalla spiaggia e che avrebbe dovuto anticipare le esibizioni delle Frecce Tricolori. “L’impatto è stato violento e non abbiamo visto alcun seggiolino essere espulso dall’abitacolo”, aveva confermato un testimone. Negli ultimi minuti pare che i piloti presenti a bordo del velivolo fossero due, entrambi inizialmente dati per dispersi, ma non ci sarebbero conferme in merito. Ancora ignote le cause dell’incidente mortale. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CACCIA MILITARE SI SCHIANTA IN MARE
Terribile incidente in volo, oggi, durante l’Air Show a Terracina che vedeva impegnate le Frecce Tricolori. Un caccia militare Eurofighter, infatti, è precipitato in mare. La notizia incredibile come riporta il quotidiano La Stampa, trova conferma presso la stessa Aeronautica militare. Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo era impegnato proprio durante una esibizione prima di collassare in mare. La sua esibizione avrebbe dovuto precedere quella delle Frecce Tricolori ma sarebbe caduto prima di portare a termine il suo programma lasciando interdetti gli spettatori che hanno assistito alla drammatica scena. A destare maggiore sgomento è stato il fatto che, durante la caduta del velivolo, il pilota non si sarebbe lanciato con il paracadute. L’incidente è avvenuto solo pochi minuti fa e in questi attimi stanno giungendo sul posto i soccorritori e le unità militari di ricerca.
PILOTA NON SI È LANCIATO
I testimoni interdetti hanno raccontato la scena alla quale hanno assistito all’agenzia di stampa Ansa, spiegando: “Il caccia stava facendo dei volteggi da solo e, arrivato quasi al termine dell’esibizione, si è schiantato in mare di punta, come se il motore avesse perso potenza. Non si è sentito un botto, ma il motore che continuava ancora a girare per un po’ quando il velivolo è finito sott’acqua”. Prontamente si sono diffusi i commenti su internet, in particolare sui social, di coloro che erano presenti e che attendevano le esibizioni delle Frecce al Terracina Air Show. La manifestazione, ovviamente, è stata annullata dopo l’incredibile incidente. Il maggior timore, ora, è proprio per il pilota che nessuno avrebbe visto nell’atto di lanciarsi dal velivolo mentre precipitava. In rete sono già diffusi i numerosi video che mostrano l’attimo in cui il caccia militare precipita in acqua.