Il Messico non ha purtroppo tregua: nuova scossa di terremoto questa mattina di grado M 5.7, dunque di nuovo molto alta, che ha colpito la costa sul Pacifico mietendo altri danni e si spera non provocando nuove conseguenze negative per feriti e sfollati. Le scosse devastanti dei giorni scorsi sono ancora nella coda del ciclone in Messico e dopo il nuovo terremoto ancora si temono nuovo danni. «L’epicentro è stato individuato nel mare, davanti alla costa di Paredon, ad una profondità di 60 chilometri», spiega l’istituto geologico americano. Intanto, dopo il sisma di M 7.1 e 6.2 dell’ultima settimana, il bilancio delle vittime è drammatico e allucinante: 307 morti e migliaia di feriti, oltre ai milioni rimasti senza casa e senza elettricità. Il capo della Difesa civile, Luis Felipe Puente, ha precisato che 169 persone hanno perso la vita nella capitale, 73 sono morte nello stato di Morelos, 45 a Puebla, 13 nello stato del Messico, 6 in quello di Guerrero e una a Oaxaca. (agg. di Niccolò Magnani)
SICILIA, SCOSSA M 3.3 A LAMPEDUSA E LINOSA
Nella notte appena passata si segnala un terremoto di media intensità che ha lambito la Sicilia presso le isole di Lampedusa e Linosa: alle ore 00.30 un forte sisma di grado M 3.3 sulla scala Richter ha colpito con un epicentro a circa 14 km delle splendide isole siciliane, provocando l’allerta del centro nazionale INGV ma senza particolare danno o conseguenza provocate. Il terremoto siciliano ha avuto un raggio di azione con ipocentro a circa 16 km di profondità sotto il livello del mare. Lampedusa e Linosa hanno avvertito senza alcun danno il terremoto, con alcune case delle 6600 persone che vivono ad oggi nella doppia isola di Sicilia. I danni non ci sono, come del resto mancano per fortuna anche nel sempre presente sciame sismico in centro Italia, con nuove scosse di minima intensità presso Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo.
SICILIA, SCOSSA DI M 2.3 SULLA COSTA RAGUSANA
Sempre in Sicilia, e sempre sul mare, questa mattina una nuova scossa di terremoto ha lambito la costa ragusana attorno alle ore 5.45, con una forza di magnitudo pari al grado 2.2 sulla scala Richter. Secondo le stime e i dati INGV l’ipocentro della scossa è stato di circa 14 km sotto il livello del mare, con latitudine 36.38 e longitudine 14.64. Non ci sono comuni vicini ad almeno 20 km di distanza, dunque le aree popolate più prossime al lieve sisma sono state il comune di Modica (55.km a sud), Ragusa (62 km a sud) e Gela, a 84 km a sudest. Non ci sono danni ovviamente e nemmeno conseguenze per l’ennesimo terremoto avvenuto in Sicilia, una delle zone più attive – anche se con minori intensità e nessun danno fisico – d’Italia per quanto riguarda i fenomeni sismici.