Ora è arrivata anche la conferma scientifica dell’autopsia, anche se il motivo della morte della povera anziana nella casa di riposo di Como era ovvio già da giorni: è stato uccisa/si è uccisa soffocata con guanti in lattice infilati in bocca. Dato che soffriva di deficit cognitivo, è difficile pensare ad una volontà di togliersi la vita, per di più in quel modo assurdo e innaturale. Resta in piedi dunque la pista dell’omicidio, molto probabile operato proprio da qualcuno all’interno della struttura sanitaria. «E’ morta per soffocamento Dolores D., 91 anni, l’anziana non autosufficiente con deficit cognitivi e motori trovata morta nel tardo pomeriggio di domenica nel suo letto della casa di riposo Divina Provvidenza di Como»: l’avviso dell’esame autoptico non specifica ancora le possibili tracce rinvenute eventualmente sui guanti trovati in bocca alla povera donna. La Procura ormai escluse qualsiasi gesto volontario della donna e per questo ha aperto stamattina un fascicolo per omicidio.  Al momento del ritrovamento, effettuato da un’operatrice della casa di riposo, nella camera c’era anche la compagna di stanza, una 94 enne anche lei con deficit cognitivi che non ha potuto dare alcun contributo, purtroppo, alle indagini. (agg. di Niccolò Magnani)



IL GIALLO ALLA CASA DI RIPOSO

Giallo alla casa di riposo Divina Provvidenza di Como: la signora Dolores D., 91 anni, è stata trovata morta in circostanze alquanto inquietanti. Come riferisce Il Fatto Quotidiano, erano le 18:30 di domenica pomeriggio quando un’operatrice addetta a portare la cena nelle stanze della struttura si è trovata di fronte ad una scena che dimenticherà difficilmente: l’anziana paziente era morta e infilati in bocca aveva dei guanti in lattice. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio: al momento, infatti, l’ipotesi del suicidio viene esclusa. In primis per lo stato di salute della vittima: la donna, infatti, aveva problemi cognitivi ed è difficile ipotizzare che abbia avuto la lucidità di togliersi la vita soffocandosi. Inoltre c’è da considerare il materiale rinvenuto nella bocca della donna: guanti in lattice, facilmente reperibili in una struttura di questo tipo. Per questo non è da escludere che il presunto killer della povera Dolores si nasconda all’interno della stessa casa di riposo.



MORTA SOFFOCATA

Gli inquirenti che vorranno tentare di ricostruire la morte di Dolores D., purtroppo, non potranno contare sulla testimonianza della sua compagna di stanza all’interno della casa di riposo comasca. La vittima dormiva sì insieme ad un’altra paziente di 94 anni, ma questa soffriva a sua volta di problemi cognitivi e dunque non ha saputo fornire alcun dettaglio su quanto accaduto. L’autopsia, come riportato da La Vita in Diretta, ha chiarito che la donna è morta poco dopo aver consumato la sua merenda, uno yogurt, per soffocamento. Il timore che un evento del genere possa ripetersi è vivo soprattutto tra i parenti dei pazienti della struttura. Creata oltre un secolo fa per assistere ragazzi e anziani senza famiglia e senza casa, come si legge sul sito della Rsa, nella struttura lavorano quattro medici, nove infermieri e 40 operatori socio-sanitari. Un giallo definito “complicato” dallo stesso procuratore che adesso dovrà cercare di assicurare alla giustizia al più presto il killer della povera signora Dolores.

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