In mezzo a tante novità come i doodle di Google e la ruota della fortuna, spunta una domanda più che legittima: perché il compleanno di Google si festeggia il 27 settembre? Facile, direste voi, perché il 27 settembre 1998 il più grande motore di ricerca è stato fondato. Giusto? Sbagliato. I più informati sapranno che Google non è nato il 27 settembre 1998 ma bensì il 4 settembre 1998. E allora come si spiega una simile discrepanza? Come mai tutto il mondo ha deciso di celebrare oggi la grande idea partorita da Sergey Brin e Larry Page? Pochi sanno che, in realtà, il 27 settembre è una data importante, uno di quei momenti spartiacque nella storia di un progetto ambizioso (e vincente) come questo. In quel giorno del 1998, infatti, Google raggiunse il record di pagine indicizzate; un momento unico, quindi, da tenere bene a mente e da conservare per tempo immemorabile. Con i suoi doodle autoreferenziali Google ce lo sta ricordando, non c’è dubbio, ed è normale che sia così. Anno dopo anno la sua forza è cresciuta con una potenza incredibile, sbaragliando semplicemente tutta la concorrenza: perché esiste un prima e un dopo Google, inutile negarlo. (agg. Francesco Agostini)



SVELATI I SEGRETI

Non avete ancora scoperto tutti i “segreti” della ruota della fortuna per il compleanno di Google? Male (anzi, bene per il vostro lavoro, vuol dire che non vi siete ancora distratti abbastanza!), ma non vi preoccupate: ci pensiamo noi! Nel doodle che troverete fino a mezzanotte di oggi potete sbizzarrivi con una quantità incredibile di giochi, sfide, doodle interattivi degli anni passati in un compleanno che si pregusta davvero succoso per Google e per tutti i suoi appassionati e fedeli “conoscenti”. In particolare, si possono trovare una nuova versione di Snake fatta apposta per questo evento, un solitario con le carte, o ancora il gioco di Pac Man, il mitico e irraggiungibile tris, oltre a qualche esercizio di sana e robusta… respirazione! Un Google scatenato che riporta poi anche i migliori doodle animati della sua storia recente (da Beethoven alla Giornata della Terra, e così via). Insomma, se ancora non avete fatto la vostra pausa caffè.. questo è il momento! (agg. di Niccolò Magnani)



IL DOODLE CHE SI AUTOCITA

Nello scrivere l’articolo il nostro collega non poteva immaginarsi la “Ruota della fortuna per il compleanno di Google”: si chiedeva giustamente, per il compleanno di Google cosa si inventerà il motore di ricerca più famoso al mondo: ebbene, questa mattina ad un certo punto è spuntato il regalo, anzi l’autoregalo della Grande G. Un po’ come quei bambini cresciuti che hanno già tutto e che non si sa cosa potergli regalare, Google ha deciso di autofarselo il regalo, citandosi a sua volta – un po’ autoreferenziale questo Big G, va detto… –  con un doodle nel doodle, anzi con più doodle (loghi) nel doodle che vi appare se entrate nella pagina principale di Google. Al posto del solito logo appare una ruota interattiva che permette di giocare con il 19esimo compleanno del buon G.: in pratica, in base al simbolo che esce si aprono più giochi, tra cui tris, solitario e scale musicali. Inoltre, possono capitare vecchi doodle pubblicati per i precedenti compleanni oppure altri speciali loghi dedicati ad anniversari famosi e personaggi famosi. (agg. di Niccolò Magnani)



COSA SI INVENTERÀ GOOGLE?

Il 27 settembre è senz’altro un giorno particolarmente significativo per il web. Compie infatti 19 anni Google, il motore di ricerca da molti considerato “definitivo”, che ha saputo sbaragliare la concorrenza e di imporsi come sinonimo stesso di ricerca nel grande mare internettiano. Oggi Google ci ricorda 19 anni di successi con un doodle animato, la ruota della fortuna di Google. 19 anni per 19 grandi innovazioni da scoprire girando la ruota virtuale. Google è talmente importante per il web che il neologismo “googlare” si è imposto come vero e proprio termine principale usato per cercare qualcosa in rete. Larry Page e Sergey Brin sono i “papà” di Google, ovvero coloro che hanno lanciato nel loro quartier generale in un garage a Menlo Park, in California, un’idea chiamata “Backrub”, la fase embrionale di Google come lo conosciamo oggi. Solo successivamente è arrivata la scelta del nome, ispirato al “Gogol”, come viene chiamato un uno con cento zeri di seguito. Un concetto matematico che tende ad un “infinito finito”, a testimoniare come le informazioni che si potevano trovare tramite il motore di ricerca fossero appunto pressoché infinite, ma comunque organizzate ed intuitive. Un’idea vincente visto che in futuro nessun altro motore di ricerca sarà utilizzato come Google dagli utenti.

IL SEGRETO DELL’ALGORITMO

La scelta del logo, con le g in blu, una o rossa e una gialla, la l verde e la e rossa, si rivelerà particolarmente azzeccata, così come quella di stravolgerlo in occasioni di particolari ricorrenze con quello che viene ormai viene chiamato comunemente “Doodle”, ovvero una rivisitazione appunto del logo o un’animazione dedicata al personaggio del momento. Ad oggi sono 9000 i “Doodle” inventati, a partire da quello dedicato al festival “Burning Man”. Nel frattempo, visto il successo, la società cresce a dismisura e nel 2006 si sposta nell’attuale sede a Mountain View. L’intuizione geniale che ha permesso a Google di schiacciare giganti del settore come Altavista, Yahoo e Virgilio è la pertinenza delle pagine chiamate dal motore di ricerca. L’algoritmo di Google si basa sul pagerank, ovvero più una pagina viene citata su altri siti, più contiene argomenti interessanti. Un algoritmo che non accontenta tutti, ma che regala ordine e intuitività agli utenti come nessuno aveva fatto prima.

TRA ENORMI SUCCESSI E QUALCHE FLOP

Da lì in poi Google diventerà una società capace di inanellare grandi successi, come il sistema operativo per smartphone Android che diventerà il più diffuso al mondo, e il successo di Google Drive come tecnologia cloud per l’archiviazione non fisica di dati, in tutta sicurezza e con la possibilità di accedere dappertutto ai propri documenti. Senza dimenticare Gmail, in sistema di posta elettronica che offre gratuitamente 1 giga di spazio ed arriva a contare un miliardo e mezzo di utenti attivi. Ma ci sono anche i fallimenti, come il Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata che non decolleranno mai, e Google Plus, che prova a sfruttare i 2 miliardi di account Google attivi nel mondo per mettere in crisi Facebook, ma che resterà pesantemente sottoutilizzato. Nonostante questo, Google resta uno dei colossi dell’informatica in un mercato che negli ultimi dieci anni ha imposto una selezione pazzesca, e festeggerà in questo mercoledì 27 settembre i suoi 19 anni, naturalmente con un “Doodle” dedicato.