A Forlì è in corso una indagine che sta sconvolgendo l’opinione pubblica. Un sacerdote di sessant’anni, a Predappio (nella provincia di Forlì) è accusato di aver pesantemente maltrattato degli anziani che erano ospitati nella sua struttura definita ‘religioso-assistenziale’. Assieme al sacerdote, comunque, sarebbe coinvolta anche una sua stretta collaboratrice. La donna, di quarant’anni, sarebbe anch’essa responsabile dei medesimi maltrattamenti perpetrati nei confronti degli anziani ospitati nella struttura. Una vicenda difficile, certo, e ancora poco chiara: le indagini, infatti, si stanno compiendo in queste ore e molto dovrà essere ancora chiarito agli occhi degli inquirenti. Nel frattempo, la Polizia di Forlì ha emesso un’ordinanza di misura cautelare nei confronti del sacerdote sessantenne, con immediata interruzione dell’esercizio religioso-assistenziale. Per il momento, quindi, l’uomo non potrà portare avanti la sua struttura, in attesa che le indagini facciano il loro corso e diano chiarezza su una questione che sull’immediato appare nebulosa.
LE ACCUSE
Le accuse della Polizia nei confronti del sacerdote sessantenne e della donna quarantenne sono pesantissime. Tramite una nota, la Polizia ha fatto sapere che ‘entrambi sono ritenuti in concorso di maltrattamenti nei confronti degli anziani ospitati’. Anziani che non sono affatto pochi ma che, anzi, riempivano la struttura religioso-assistenziale del sacerdote e della donna, dato che erano almeno una trentina. Le indagini su questa torbida vicenda sono state portate avanti dalla Squadra Mobile di Forlì e dal Servizio Centrale Operativo. La vicenda di questo sacerdote sessantenne riaccende i riflettori su un problema piuttosto diffuso al giorno d’oggi, che vede coinvolti gli anziani nei centri assistenziali (ed è esattamente questo il caso) e i bambini agli asili. Non è certo nuova la notizia secondo cui categorie deboli (aggiungiamoci anche i disabili, spesso anche loro vittime di violenza) vengono maltrattate in modo aspro e assolutamente incivile. Le indagini al momento sono ancora in corso e il reato è tutto ancora da accertare: il sacerdote e la donna sono pronti a difendersi.