L’INDAGINE DI ALTROCONSUMO
Da un’indagine di Altroconsumo arriva la “bocciatura” per i latti di crescita, solitamente venduti con formulazioni speciali destinate ai bambini dopo l’anno di vita. L’associazione ha infatti fatto analizzare 12 diversi tipi di questi latti ed è emerso che, oltre al latte vaccino, contengono zucchero, aromi, maltodestrine, emulsionanti e oli vegetali. E gli oli raffinati possono rappresentare un rischio per la salute. Altroconsumo rileva che “queste sostanze sono conosciute come 3 Mcpd (3 monocloropropandiolo) e Ge (glicidil esteri): i primi sono considerati potenzialmente cancerogeni e tossici per i reni; i secondi sono accusati di essere genotossici e, con più probabilità dei primi, cancerogeni”. Dalle analisi condotte, tranne nel caso di due prodotti, tutti i latti contengono Ge, mentre 11 su 12 contengono 3 Mcpd.
IL CONSIGLIO SUL LATTE VACCINO
Come ricorda Adnkronos, Altroconsumo aveva analizzato i latti destinati ai neonati fino a sei mesi e in quel caso le cose erano andate decisamente meglio. “Sembra, dunque, che i produttori abbiano curato maggiormente la composizione del latte per i più piccoli, rispetto a quella di altri alimenti destinati all’infanzia, come appunto i latti 1-3 anni”, è la conclusione dell’associazione di consumatori, che consigliano quindi di utilizzare il latte di mucca, anche perché “il latte di crescita non è necessario per offrire ai bambini un’alimentazione sana e completa. E contiene zuccheri aggiunti, non adatti ai bimbi”. L’importante è non eccedere. Tra i 200 e i 400 millilitri possono bastare, altrimenti il rischio è di far assumere ai bambini troppo proteine.