Le chiamano truffe romantiche, ma si potrebbe anche definire delle vere e proprie tragedie affettive: quando si pensa che un’amore nato sul web, improvviso e con richieste di regali, esborsi e cifre economiche, possa essere tutto normale, è lì che inizia la prima fase della “follia”. Una folle tristezza per chi in questi anni ha perso soldi e serenità: a nessuno piace essere raggirato, ma se si gioca poi sui sentimenti il colpo è doppiamente letale. Triste pensare di trovare l’amore della vita via chat, e ancora più triste che approfitta di questo e compie raggiri come quelli che oggi verranno affrontati a Pomeriggio 5 nella seconda parte della trasmissione in diretta ora su Canale 5. Le truffe romantiche via web hanno ormai numeri davvero preoccupanti: come spiega La Nazione di Arezzo, ultimamente sono tantissime le ragazze rimaste vittime di sedicenti uomini maturi che sfruttando la “cotta” presa dalla ragazza/donna, tentano di estorcere soldi e gioielli. Come quel “bell’uomo, affascinante e militare operante in Afghanistan”, che per mesi seduce le sue vittime via chat fino a che, in totale controllo, arriva la richiesta di svariate migliaia di euro: un biglietto aereo per raggiungerle, un regalo da inviare, un prestito che “verrà subito restituito” e via dicendo. «La cifra richiesta, in genere, si aggira sui 300-400 euro, ma una donna di 50 anni, è arrivata a versare 20 mila euro. Un’altra ne ha versati sette mila», spiega la Nazione sul caso di alcune denunce arrivate contro un un aretino truffatore seriale.
ANZIANO MILITARE TRUFFATO DA GIOVANE SENEGALESE
Dalla Toscana a Padova, ogni parte d’Italia e non solo è soggetta al rischio di queste truffe amorose o romantiche, che di bello hanno purtroppo solo il nome: in Veneto una storia che ha coinvolto un povero anziano ex militare è durata addirittura cinque anni. Amicizia “tenera” scandita da regali, prestiti, pagamenti anticipati e quant’altro per ogni desiderata della giovane senegalese 28enne – Khoudia Sow classe 1989 e residenza a Vedelago nel Trevigiano – quando un giorno arriva la svolta. La ragazza telefona al 68enne ex colonnello dell’Esercito e gli riferisce di essere stata rapita dai pirati durante una gita in barca a Tenerife: «Ci hanno sequestrate durante la gita in barca per Tenerife, vogliono 50 mila euro o ci ammazzeranno», sono le parole di quella strana telefonata pubblicata all’epoca dei fatti dal Mattino di Padova. Il militare però inizia a dubitare, non sarà mica l’ennesima scusa per spillare soldi? E così infatti sarà, lui ci teneva davvero a quella ragazza. «E così ogni volta che chiedeva aiuto, era pronto a soddisfarla. Ma difficile credere a quella storia dei pirati dopo aver contattato anche la Farnesina che gli aveva negato aiuto in quanto la “vittima” non era cittadina italiana», spiega Il Mattino. La denuncia ai carabinieri, e il coraggio di quell’uomo deluso e affranto che chiama quella che per anni aveva considerato come una figlia: lei a quel punto ammette di essersi inventata tutta e di averlo voluto truffare per cifre che arrivavano fino a 50mila euro. Una conclusione tutt’altro che romantica, ovviamente.