IL MESSAGGIO DEL PONTEFICE
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, gli Arcangeli, Papa Francesco ha sottolineato la loro importanza e quella del ruolo che svolgono: «Stanno davanti al Signore per servirlo, per lodarlo e anche per contemplare la gloria del volto del Signore». Ma non sono solo contemplativi: «Dio li invia per accompagnarci sulla strada della vita», quindi hanno un ruolo importante «nel nostro cammino verso la salvezza». L’arcangelo Michele difende la Chiesa, facendo «la guerra al diavolo». Diverso il ruolo di Gabriele, portatore di buone notizie. Il terzo arcangelo che si festeggia oggi è Raffaele, che ci aiuta nel cammino della vita e a cui dobbiamo chiedere «di proteggerci dalla seduzione di fare il passo sbagliato». Il Pontefice, come riporta In Terris, ha suggerito una preghiera da rivolgere agli arcangeli: «Michele, aiutaci nella lotta; ognuno sa quale lotta ha nella propria vita oggi. Ognuno di noi sa la lotta principale, quella che fa rischiare la salvezza. Aiutaci. Gabriele, portaci notizie, portaci la Buona Notizia della salvezza, che Gesù è con noi, che Gesù ci ha salvato e dacci speranza. Raffaele, prendici per mano e aiutaci nel cammino per non sbagliare la strada, per non rimanere fermi. Sempre camminare, ma aiutati da te». (agg. di Silvana Palazzo)
I PRODIGI DI SAN MICHELE
San Michele è noto anche per le sue apparizioni a Monte Sant’Angelo, famosa località del Gargano. Si narra che nel V secolo l’Arcangelo Michele apparve in una grotta a 843 metri sopra il livello del mare, consacrando quel luogo a culto cristiano e promettendo la remissione dei peccati a quei credenti che vi si fossero recati per pregare. La grotta è diventata così meta di pellegrinaggi da ogni parte d’Europa, diventando così una “porta per il cielo”. Furono quattro le apparizioni di San Michele sul promontorio pugliese. La seconda è stata datata nel 492 d.C., ma gli storici fanno riferimento alla battaglia tra bizantini e longobardi del 662. E infatti fu detta l’apparizione “della vittoria”, perché la notte che precedeva il giorno della battaglia san Michele apparve in visione al vescovo Maiorano, a cui consigliò di attaccare i nemici all’ora quarta del giorno. La battaglia, come racconta In Terris, fu accompagnata da terremoti e saette, e si concluse con il successo di Grimoaldo I, duca di Benevento, “per volere di San Michele”. (agg. di Silvana Palazzo)
I TRE ARCANGELI: SAN MICHELE, SAN GABRIELE, SAN RAFFAELE
Nella giornata del 29 settembre la Chiesa Cattolica e il mondo cristiano ricordano ben tre santi, ovvero San Michele, San Gabriele e San Raffaele. Il primo è noto come il nemico di Satana, mentre gli altri due sono noti come l’annunciatore e colui che soccorre. Questa particolarità di celebrare ben tre santi in un sol giorno arriva dalla riforma liturgia che si è concretizzata sul finire degli anni ’70 del secolo scorso, visto che prima di allora, in questa giornata, si ricordava soltanto l’Arcangelo Gabriele. Oggi il 29 settembre è la giornata in cui il mondo cristiano celebra le figure dei tre arcangeli. Va primariamente detto che quella dell’arcangelo è una figura non tipica del cristianesimo, visto che si trova anche nella religione islamica ed ebraica. Per quanto riguarda gli arcangeli che il mondo cristiano ricorda oggi, va detto che nell’Antico Testamento vengono menzionati come semplici angeli, mentre nel Nuovo Testamento vengono descritti così come vengono venerati dal mondo cristiano ad oggi. Per quanto riguarda San Michele, va detto che la sua figura è nota per essere il patrono della polizia. Tra le città che gli dedicano festeggiamenti particolari si possono citare San Michele del Gargano e alcune realtà piemontesi, per rimanere all’interno dei confini italiani. La figura di San Gabriele è invece fondamentale nella storia del cristianesimo, visto che fu lui a comunicare a Maria che avrebbe dato alla luce il figlio del Signore. Il santo è il patrono di tutti i portoghesi ed è anche considerato figura di riferimento per quanti hanno problemi di vista e per tutti coloro che sono ammalati. Riguardo alla figura di San Michele, va invece detto che, specie per quanto riguarda le realtà mediterranee, risulta essere il patrono di tante città. Tra quelle italiane si possono ricordare ad esempio Sant’Arcangelo di Romagna e Bagnacavallo di Ravenna: per quanto concerne quest’ultima va detto che vi sono, a fine settembre, ben quattro giorni di festeggiamenti, che culminano con una imponente processione.
GLI ALTRI SANTI E BEATI DI OGGI
Ovviamente il 29 settembre è noto in tutto il mondo cristiano per essere dedicato a queste tre importantissime figure, di cui come si è potuto comprendere si sa pochissimo, essendo già citate nell’Antico Testamento. Ma in questa giornata vi sono altri santi e beati che vengono commemorati dalla Chiesa e da tutti coloro che si riconoscono nel mondo cristiano. Per quanto riguarda i santi si possono ad esempio citare San Grimoaldo di Pontecorvo e San Renato Goupil, mentre tra i beati meritano senza dubbio una menzione in questa sede Beato Dario Hernandez Morato e i Beati Paolo Bori Puig e Vincenzo Sales Genovés.