Si sa, i funghi sono come gli uomini: spesso i più belli sono i più pericolosi. È bene quindi correre ai ripari. Se, nel caso del genere maschile non è cosa facile, in quello dei funghi è presto detto: basta ascoltare i consigli dell’Arma. Con l’arrivo dell’autunno, infatti, si riapre la stagione e, come tutti gli anni, sono molti gli appassionati che si avventurano nei boschi, incorrendo talvolta in spiacevoli episodi, quali smarrimenti, malori, ferite che in alcuni casi arrivano a conseguenze estreme. «Raccomandiamo particolare cautela! Gli ambienti naturali dove crescono i funghi possono nascondere dei pericoli», suggerisce il Colonnello Pierluigi Fedele, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Parma ed esperto micologo, il quale precisa che «negli ultimi anni sono più i decessi di cercatori che hanno avuto incidenti nei boschi di quelli avvelenati da funghi». Pare infatti che siano già diverse decine le richieste di soccorso pervenute al numero dei Carabinieri Forestale di Emergenza Ambientale 1515 da parte di cercatori di funghi che, a causa della scarsa conoscenza dei luoghi o delle condizioni climatiche avverse, si perdono nei boschi e a volte si feriscono anche gravemente: secondo i militari, infatti, non è il fungo velenoso a mietere più vittime, ma la superficialità di chi si azzarda alla sua conquista senza essere preparato (atteggiamento che, per altro, ricorda nuovamente quello del gentil sesso alla conquista del maschio tipico).



I CONSIGLI DEI CARABINIERI

Quindi, se siete appassionati di questa caccia, è bene che ascoltiate i preziosi consigli dei carabinieri. Del resto, uomo (e donna) avvisato, mezzo salvato. D’obbligo, prima di gettarsi all’avventura, documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie capacità fisiche. Guardare le previsioni meteo e dotarsi di attrezzatura adatta al trekking in aree boschive. Consigliata la comunicazione sui propri spostamenti, ma prima di tutto sarebbe bene evitare di inoltrarsi da soli in zone impervie. Veniamo poi, al consiglio più richiesto: cosa fare nel caso in cui, avvicinato il maschio (pardon, il fungo) si abbia qualche dubbio a suo proposito: intanto, astenersi sempre dalla raccolta di funghi dei quali non si è certi della commestibilità, in caso di dubbi, sottoporre il raccolto agli Ispettorati Micologici delle Aziende Sanitarie Locali. I funghi raccolti, devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati: l’utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco e la mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto. In ultimo ricordarsi alcune regole: il raccolto giornaliero non deve superare il limite previsto per legge e non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio. Nel caso in cui, nonostante i consigli, si abbiano ancora dubbi, contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale dell’Arma dei Carabinieri.



ALLA CONQUISTA DEL PORCINO: RICETTE E ALTRO

A dubbi sfatati, conquistato e raccolto l’oggetto del vostro desiderio, portato a casa sano e salvo, è giunto il momento di un’altra importante sfida: la conquista del palato del e con il belloccio. E lui si sa si presta davvero a tante possibilità. Così, se siete stati tanto fortunati da portarvi a casa dei porcini, sappiate che su di loro si dice che producano effetti miracolosi nel far ritrovare nuovo vigore alla coppia, soprattutto se mangiati crudi. Ecco dunque un piatto veloce, da accompagnare rigorosamente con un calice di buon vino bianco. Vi basteranno delle insalatine miste, mezza mela renetta, erbe aromatiche miste tritate finemente. Tagliate tutto, aggiungete i porcini, condite con olio, aceto sale e pepe. E, se volete un tocco in più, aggiungere anche del tartufo grattuggiato. Servite tutto a freddo, per aumentare la temperatura. Semplice ma gustosa e persino afrodisiaca.

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